Retrocomics - Speciale lista 2024

Il fumetto dell'anno e il fumetto che ha cambiato la loro vita: cinque voci si raccontano

Torna l’appuntamento con la lista di Natale di Retrocomics: ho chiesto a cinque persone che stimo e apprezzo di segnalare non solo il loro fumetto preferito del 2024 ma anche un fumetto che portano nel cuore.

Iniziamo.


VIRGINIA BUA

Fumettista, illustratrice, tatuatrice… Insomma artista a 360° che ama spaziare nei generi e nelle forme. Attualmente sta lavorando ad alcuni progetti, oltre a convivere con un furetto.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Dunque, il miglior fumetto che ho letto quest'anno è Heartbreak Hotel - Il posto dei cuori infranti di Agnese Innocente e Micol Arianna Beltramini.

Heartbreak Hotel

Ho adorato lo stile grafico e la palette per poi affezionarmi profondamente alla storia, raccontata con una delicatezza e una semplicità che ho amato. Non vorrei fare troppo spoiler, ma per me l'aver raccontato i cuori spezzati dei protagonisti senza fare una " gerarchia del dolore" è estremamente importante. Quando ero ragazzina, persi mio padre e tutte le mie amiche del liceo iniziarono a sentirsi terribilmente in colpa a raccontarmi che stavano male per un* ragazz* o avevano litigato brutalmente coi genitori ecc... Lo trovai estremamente ingiusto. Non capivo esattamente perché al tempo, ma chiesi di raccontarmi, perché una cosa che fa star male è una cosa che fa star male. Davvero non credo che il dolore debba dividere o creare sensi di colpa inutili... Nel dolore c'è ancora più bisogno di connessione. Proprio come nell'hotel, in cui i ragazzi affrontano da soli i loro traumi, ma non sono i soliti lì... 


Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.

Per quanto riguarda i fumetti che mi hanno spinto a fare questo mestiere... Credo siano davvero tanti. Sono dislessica, e mia madre se ne accorse subito... Amavo le storie ma avevo estrema difficoltà nella lettura... Iniziò a comprarmi libri illustrati e fumetti! Topolino e paperino ovviamente.

Ricordo che sfogliando la serie de "I promessi paperi" o altre storie di Topolino a spasso nella storia ho pensato "ecco vedi?! Voglio fare questo!... Disegnare le storie!" Gli adulti erano entusiasti, l'importante era che fosse un hobby... Ovviamente.

Crescendo al liceo leggevo Dylan Dog e disegnavo... E trovai Mater Morbi, coi disegni di Carnevale… Scosse qualcosa di molto profondo, probabilmente legato alla malattia di mio padre e a tante sfaccettature del mio vissuto... e mi aiutò a fare pace con "la malattia" come concetto umano.

Mater Morbi

E lì capii che era quello che volevo fare ,ancora, anche io... Raccontare storie.


ED LAVALLEE

Scrive fumetti dalla fine degli anni '90, ha autopubblicato il suo primo fumetto, Archeon, tramite Digital Webbing nel 2002. Uno dei più interessanti sceneggiatori della scena indie statunitense e non solo: i suoi lavori sono stati pubblicati anche in America Latina e in Francia.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

È una domanda difficile per me, ma dovendo scegliere allora credo che la risposta sia la nuova serie di Conan il Barbaro della Titan.

Conan il Barbaro

La scrittura di Zub e l'arte di De La Torre catturano perfettamente l'essenza della vecchia rivista Savage Sword of Conan della mia infanzia. Un gran bel fumetto!

Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.

Il fumetto che mi ha spinto a diventare un creatore è FAFHRD AND THE GRAY MOUSER, scritto da Howard Chaykin e disegnato da Mike Mignola, pubblicato originariamente da Epic Comics. 

Fafhrd e il Gray Mouser

Per me, questo è l'inizio di tutto. La narrazione visiva di Mignola è unica nel suo genere. C'era qualcosa in questa storia che la mia mente ha sempre rielaborato e che mi ha accompagnato per tutti questi anni. Ogni volta che ho bisogno di ispirazione, mi rivolgo a Mignola.


VAGA - VALENTINA GALLUCCIO

Ama la danza e il fumetto. La sua opera prima, Dog, è uno degli esordi più interessanti negli ultimi anni che la colloca tra le nuovi voci del panorama editoriale.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Il miglior fumetto che ho letto quest’anno è senza dubbio MOR storia per le mie madri di Sara Garagnani, arrivato a me in un modo abbastanza particolare. Lo scorso giugno, mentre ero a Bisceglie per presentare DOG, ho incontrato Caparezza che mi ha detto: “devi assolutamente leggere MOR.” 

L’ho messo nella lista dei fumetti da comprare ma prima che potessi farlo, me l’ha portato proprio lui al Bicomix un paio di mesi più tardi. 

MOR storia per le mie madri

Ci ho messo un po’ prima di leggerlo perché volevo avere la concentrazione necessaria per dedicarmi a questo tipo di racconto o probabilmente, avendo intuito come mi sarei sentita nel leggerlo, stavo solo procrastinando il dolore che mi avrebbe provocato. 

A prescindere dal tipo di scrittura o disegno, credo sia interessante proprio la ricerca che l’autrice ha fatto per poter recuperare pezzi del suo passato e del passato della sua famiglia, analizzando i punti di “deboli” di ogni rapporto e cercando infine di rompere, con la comprensione ed il perdono, una catena di sofferenza rafforzata da anni di comportamenti familiari disfunzionali.

Il fumetto che ti ha segnato e che ti ha spinto a fare questo mestiere.

Sono tanti i fumetti che mi hanno spinta a fare questo mestiere ma se dovessi scegliere un autore più che un fumetto, direi Gipi. Quando studiavo illustrazione, Luca Russo, uno dei miei professori, ci chiedeva di fare copie d’autore di illustratori come Mattotti, Moebius, Dave McKean e molti altri. All’interno delle tavole da presentare a lezione, io inserivo sempre Gipi e ricordo che una volta Luca mi disse: “forse dovresti fare fumetti più che illustrazioni.”

Aveva ragione. 


LA SCIMMIA BLU

Legge fumetti. Capisce di fumetti. Scrive di fumetti. Questo e non solo è La Scimmia Blu, con una grande passione per le produzioni asiatiche ma anche e soprattutto per i fumetti di qualità.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Se devo scegliere il più significativo è senza dubbio “Yokohama Shopping Blog”, recuperato nella sua interezza non senza qualche difficoltà. 

Yokohama Shopping Blog

È un tramonto dell'umanità visto da occhi immortali, a cavallo tra diverse percezioni di “tempo”. A un certo punto neanche tu sai quantificare gli anni trascorsi: il calendario si dilata con l'alta marea, con l'erba che cresce e il movimento delle nuvole. È uno sguardo dolcissimo che perde via via connotazioni antropocentriche in un abbraccio panico che segue il ritmo della natura. Ci penso ancora ogni sera.

Il fumetto che ti ha segnato.

Scelta ardua, non c'è che dire. Sono molti i titoli significativi in vari periodi della mia vita, a cominciare dalle strisce dei Peanuts e di B.C. passando per Berserk, Sunny and go on. Una grande folgorazione degli ultimi anni è stato “Il troll dei vermi” di Sam Alden, pubblicato più di 10 anni fa da Delebile Edizioni. L'ho letto qualcosa come 20 volte in un pomeriggio, non riuscivo a lasciarlo andare. È costruito con una maestria disarmante, sotto tutti i punti di vista.

Il troll dei vermi

Poche pagine densissime che dimostrano quanto si può raccontare attraverso i fumetti, anche i più brevi.


MOONY.RADIOBOOKS

Lettrice onnivora con una predilezione per il fantastico. Quando non è a scuola a insegnare ai bambini che la lettura non è una perdita tempo, la si può trovare in giro a comprare altri libri, manga, candele e oggetti vari rendendo la sua abitazione simile a quella di Smaug.

Il miglior fumetto che hai letto quest'anno.

Devo sinceramente ammettere che quest’anno non ho letto così tanti fumetti come negli anni precedenti, ma quello che mi ha trafitto l’animo quest’anno è stato Non mi dimenticare di Alix Garin.

Non mi dimenticare

Ne ho amato lo stile grafico e le emozioni che mi ha trasmesso ogni pagina. Sarà che l’ho letto in un periodo sempre particolare per me, però … non è un’opera facile da dimenticare.

Il fumetto che ti ha segnato.

È un qualcosa di difficile a cui rispondere perché in primis ci sta Topolino con certi volumi o storie in particolare. Ma andrò sul sicuro con quello che ha segnato un punto di svolta, e ormai due anni fa, e mi ha riportata nel mondo del fumetto: “Nonostante tutto” di Jordi Lafebre.

Nonostante tutto

Anche questo volume edito in casa Bao Publishing si è annidato comodamente nel mio cuore, con la sua peculiare modalità di lettura e le tavole meravigliose.


Due note finali del custode della rubrica. La prima è che, come al solito, ho editato molto poco delle risposte ricevute, così da poter trasmettere a tutti i lettori “le voci” originali. La seconda è che ringrazio chi ha partecipato per la disponibilità e gentilezza.

Luca Frigerio


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