Letture seriali: Carisma - L'indagine dell'anima
ImagoVerso. È questo il nome che designa il Multiverso ideato da Fabio Guaglione, regista e sceneggiatore di pellicole come Mine e Ride, e che ho ospitato in questa mia umile rubrica sin dal primo appuntamento per Panini Comics, Quarantine Prophets.
Un progetto multimediale, destinato a rompere i confini della tavola a fumetti e farsi altro, in primis romanzi e poi magari chissà - perché no? - approdare anche sugli schermi, piccoli o grandi.
Un primo esempio di questa ramificazione è stato il libro Futuro Fragile, scritto da Luca Speranzoni, che riprendeva e sviluppava ulteriormente lo sfondo delle vicende del succitato Quarantine Prophets.
Poi l'ImagoVerso si è espanso con Carisma e Carnivalia, arrivando di recente all'ultimo tassello, IF - Fondazione Immaginaria, che dovrebbe finalmente collegare tutte queste storie a fumetti solo in apparenza indipendenti le une con le altre, edite sempre da Panini Comics e di cui trovate le varie recensioni qui su Gli Audaci (inclusa quella futura su IF).
Come detto, tutte queste storie, nate sulle nuvolette parlanti, avranno poi modo di tornare in prosa, di presentare personaggi e situazioni sotto una veste letteraria, uguale ma diversa, dove il compito di evocare atmosfere e sensazioni spetta solo alle parole e alla bravura degli scrittori.
Ad occuparsi di questa branca dell'ImagoVerso è La Corte Editore, che ha mandato alle stampe Carisma - L'Indagine dell'Anima e prossimamente presenterà anche Quarantine Prophets - La Prigione dei Profeti e Carnivalia - Schiavi della Maschera.
Tutta questa introduzione, necessaria e doverosa, per questa Lettura Seriale diversa dal solito, perché stavolta vi parlerò di un romanzo... Beh, non grafico, perché L'Indagine dell'Anima, scritto, come già fu per il Carisma fumetto, sempre da Silvia Mericone e Maria Rita Porretto (su soggetto di Guaglione), è non solo una vicenda appassionante, ma un vero e proprio sequel de La Scienza dell'Anima, che poi è il motivo per cui ne sono rimasto colpito al punto da volerne scrivere qui, dove solitamente ci si occupa solo della Nona Arte.
Ma siccome alle volte fa bene anche provare a sperimentare, questa è l'occasione perfetta per vedere e comprendere come l'ImagoVerso possa davvero rivelarsi una parentesi molto particolare e da approfondire nel panorama editoriale nostrano.
Perciò forse sarebbe bene ritornare per un attimo al citato La Scienza dell'Anima, a quel Fumetto sul quale abbiamo fatto la conoscenza di Clara De Martini, di Padre Jacques e di Erik.
Il genere, ma immagino che la copertina sia di suo un valido indizio, è l'Orrore, in particolare quel tipo di storie che trattano l'annoso tema delle Possessioni, affrontato però in questo caso anche attraverso la lente della Scienza, in contrapposizione alla Fede cieca, perché tutto è spiegabile, basta solo sapere dove guardare, cambiando prospettiva.
Due lati di una questione spinosa, rappresentati dalla brillante neuroscienziata De Martini e dallo stoico esorcista Jacques, ed in mezzo Erik, questo ragazzo tormentato, in possesso di un dono che è più una maledizione, e che gli ha già causato sin troppo dolore e tormento.
Insieme, dovranno trovare la giusta chiave per salvare una ragazza "posseduta", ma che forse invece nasconde dentro di sé un trauma che aspetta solo di emergere e trovare soddisfazione, in una vicenda che riesce con abilità a tenere il piede in due staffe, non facendo pendere l'ago della bilancia troppo a favore del fantastico quanto piuttosto nel razionale, concedendosi solo una piccola ombra di grigio rappresentata proprio da Erik, e da questo dono del "Carisma", che Padre Jacques vorrebbe insegnargli ad usare.
Già, il "Carisma". Come poterlo definire? Per usare il senso comune, potremmo dire che è un ascendente sugli altri, che può esprimersi come saggezza, autorità o fascino. In senso più religioso, una dote sovrannaturale, concessa da Dio per il Bene. Ma in modo più prosaico (e più utile alla nostra storia), quel punto di contatto tra la Fede e la Scienza, tra lo spiegabile e il terreno, e ciò che invece il raziocinio non riesce ad afferrare, non ancora.
E quando una persona, invece che possedere quella capacità, ne è vinto e la subisce, sotto quale etichetta lo si potrebbe classificare, se non forse quella di "Posseduto"?
Insomma, La Scienza dell'Anima ci presentava tutto questo, con l'incedere di una serie procedurale, trovando il modo di far confluire varie influenze di genere, anche registiche e fumettistiche, grazie all'ausilio potente del disegno, opera del valente Lorenzo Zaghi, e si concludeva, con quel tipico finale semi-chiuso di molte storie televisive, con quello spiraglio lasciato volutamente, che vedeva Clara e Jacques alle prese con la possibilità di collaborare ancora insieme, in nome della creazione di un "Dipartimento di Scienze dell'Anima".
Ed è qui, esattamente da questo ideale punto, che li ritroviamo nel romanzo L'Indagine dell'Anima, in quello che è un vero e proprio seguito, pensato però per essere, in grossa e larga parte, idealmente fruibile anche a chi non avesse letto il fumetto.
Il compito di cui si sono fatte carico Mericone e Porretto è difatti sin troppo gravoso, per certi versi: sarebbe stato molto più facile proseguire a fumetti, ma in nome della dichiarata multimedialità dell'ImagoVerso, ecco la possibilità di capire se e come Carisma possa ugualmente funzionare in prosa. Riuscendoci davvero molto bene.
L' "indagine", in questo caso è quella sul caso di Francesca Leonetti, terapeuta rea di aver aggredito un suo paziente. A rendere peculiare la cosa, una sostanza nerastra e oleosa che la dottoressa ha vomitato in bocca all'uomo, e il fatto che Francesca non abbia coscienza di cosa sia veramente accaduto in quei pochi, fulminei, minuti, come se qualcun altro stesse usando il suo corpo.
E siccome le vie del Signore sono infinite quanto quelle dell'ImagoVerso, la Leonetti è anche una vecchia amica di Clara, e quando riceve la sua richiesta di aiuto, non può né vuole tirarsi indietro, capendo subito di trovarsi ancora una volta in una situazione in cui le conoscenze mediche dovranno scontrarsi con quelle meno razionali di Padre Jacques...
Se da un lato perdiamo la componente grafica, dall'altro le due autrici riescono a compensare sia con un ottimo ritmo, scandito da capitoli brevi, che con un costante memorandum temporale all'inizio di ognuno, per sapere dove e a che ora sta accadendo quanto leggiamo.
Un ottimo ritmo, dicevo, e una efficace capacità di unire sintesi e descrizione, rendendo tutti i personaggi narrativamente efficaci, tanto quanto lo sono nelle pagine a fumetti.
Ma, in caso la vostra Fantasia dovesse venir meno nel figurarveli nella mente, vi basterà buttare un occhio alle ultime pagine del volume dove troverete un piccolo preview de La Scienza dell'Anima, così da capire meglio le sembianze di Clara e Jacques.
Anche perché il notevole sforzo di Mericone e Porretto è davvero ripagato dal fatto che i due Carisma possono essere letti in modo indipendente, eppure al tempo stesso collegati in modo da regalare ad ogni lettore un'esperienza appagante.
Chi ama i romanzi, si troverà di fronte una storia di genere costruita in continua alternanza tra Mistero e Fede, tra verità scientifica - da cui si denota il sempre mirabile lavoro di ricerca che serve a rendere credibile il tutto - e quel desiderio dell'inspiegabile di oppugnare ogni cosa in nome del colpo di scena e dell'incredibile.
Ne consegue una narrazione fatta di indizi, momenti drammatici e altri più introspettivi, in cui il passato di Clara viene scandagliato in profondità, incluso quel trauma dal quale non riesce a liberarsi né dimenticare, permettendoci di conoscerla meglio e di capire quale rapporto la leghi a Francesca e quanto solida sia stata davvero la loro amicizia.
Ci consente poi di comprendere meglio i suoi dilemmi etici e quanto questa nuova vicenda li stresserà al limite, portandola a fare una scelta che inevitabilmente aprirà ad un nuovo capitolo futuro, in cui il rapporto con Padre Jacques e sopratutto con Erik si farà più forte e profondo, in nome di una confidenza e di una ineluttabile presa di coscienza.
Già, Erik. Idealmente, questo personaggio era un rischio tanto quanto la prima volta che lo abbiamo incontrato nel fumetto, eppure le due scrittrici riescono a ripresentare al meglio anche lui, senza snaturarlo o rendere la sua presenza come estranea alla vera e propria narrazione. Anzi, il suo intervento, inutile dirlo, sarà ancora una volta risolutivo.
Il tutto, appunto, senza mai far sentire chi ha acquistato il romanzo, magari incuriosito dalla copertina, magari dallo strillone "Creato da Fabio Guaglione" o dalla sinossi che potrebbe aver solleticato la sua passione per esorcismi et similia, come se fosse in medias res, quanto piuttosto regalandogli un ottimo "punto di inizio ideale".
E chi invece conosce Carisma sin dalla sua prima apparizione sugli scaffali, e ha una copia de La Scienza dell'Anima che fa capolino dalla libreria? Per loro, come detto, c'è un vero e proprio seguito, dove quanto detto sinora non suona mai ridondante o ripetitivo, proprio perché Mericone e Porretto hanno lavorato di fino sullo stile, sulle parole da usare e come usarle, per scrivere qualcosa che fosse agile e dal fascino intatto, mai noioso, anche per chi già aveva stretto la mano alla De Martini e si fosse trovato davanti all'indisponente grugno clericale di Padre Jacques.
Per loro è un ritrovarsi, diverso ma uguale, dove nuovi dettagli vengono divulgati, certe sottotrame portate avanti e persino a compimento, il tutto senza far rimpiangere, anche solo per un attimo, l'assenza dei disegni, mantenendo alta l'attenzione e anzi, ancora una volta, lasciando il profondo desiderio di vedere questi personaggi poter diventare qualcos'altro, chissà, magari una serie televisiva.
Come se queste due opere, insieme e in una certa misura, fossero un prologo e successivamente l'ImagoVerso fosse destinato ad evolvere in nuove forme.
Naturalmente, c'è chi potrebbe questionare che si poteva "lasciare le cose come stavano", e continuare a proporre cartonati a fumetti, invece di "obbligare" chi volesse avere il seguito della storia a leggere un romanzo (ho usato le virgolette perché sono termini che, spesso utilizzati nei commenti social, lasciano poi - come in questo caso - il tempo che trovano), dimenticandosi che, sin dalla sua creazione e dai suoi primi passi, l'ImagoVerso si è prefissato l'obiettivo di abbracciare e scandagliare vari modi di presentare storie e personaggi, in nome di una grande domanda che, finalmente, dovrebbe avere risposta.
Come si collega tutto questo al "Grande Disegno"? Esorcismi e Possessioni, Superpoteri, Maschere maledette. Avventure diversissime, dei generi più disparate, legate dal filo sottile della creatività libera e citazionista, ma presentate come propaggini di un Multiverso interconnesso.
Questo compito spetta a IF - Fondazione Immaginaria, un ultimo tassello, il più importante, quello che annoderà tutti i fili e ne dipanerà molti altri, anch'esso presentato in doppia forma, una fumettistica, sempre per Panini Comics, e una letteraria, sempre per La Corte Editore, e la doppia firma di Guaglione e Maurizio Temporin.
Ne riparleremo, certamente, e a quel punto, capiremo quanto potente sia la forza di quest'idea, sin dove può spingersi l'immaginazione, e se davvero questo progetto ripagherà l'enorme fiducia accordatagli sin dal principio.
Perché è questa la Magia delle Storie: ci affascinano, ci intrattengono e vanno dove vogliono loro. Noi possiamo fruirne, ingabbiandole nei modi più diversi, che siano pagine, vignette o fotogrammi, ma è quando permettiamo loro di raccontarsi, che si aprono nuove diramazioni creative, e non sai più a quel punto sin dove potresti arrivare.
Ma è anche un viaggio che capisci di non volerti assolutamente perdere!