Samuel Stern #33, ovvero: non smettere di stupirsi

I giochi di Barney, una storia con un finale... a sorpresa!

Samuel Stern continua a stupirci.

Proprio quando si potrebbe pensare che i binari narrativi della serie siano ormai consolidati, quando sembrerebbe facile provare a intuire quali saranno le prossime fermate di questo viaggio nell'orrore, reale e sovrannaturale, gli autori riescono a spiazzarci ancora, giocando con chi legge in maniera alquanto riuscita.

Gli sceneggiatori responsabili di gran parte delle storie in corso, ovvero Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago (i primi due co-creatori del personaggio, il terzo ormai stabilmente al loro fianco) intrecciano passato e presente in una storia che sembra partire dal classico "caso" che il demonologo di Edimburgo deve cercare di risolvere con le sue peculiari capacità.

Una donna, Vanessa, si rivolge prima a Padre Duncan e poi a Samuel per provare a capire se ci siano davvero delle presenze che tormentano (e rischiano di uccidere, in vario modo) la sua famiglia. L'indagine conduce verso un luogo apparentemente innocuo, il negozio di giocattoli di tale Barney, legato a filo doppio anche con il passato del libraio Angus Derryleng. Ovviamente il fatto che il nostro Angus abbia avuto a che fare con il giocattolaio difficilmente può rappresentare una semplice coincidenza, permettendo piuttosto a queste pagine di svelare alcune "sincronie" e di approfondire simbologie che potrebbero rivelarsi importanti anche in futuro.

Già, perché quella che apparentemente sembrava una storia a sé stante, si dimostra invece un nuovo importante tassello nella costruzione della continuity sterniana. L'episodio infatti, come preannuncia lo stesso Fumasoli nell'introduzione dell'albo, "comincia a parlare della lunga run che arriverà tra qualche mese" e che si preannuncia come "una run sofferta, che ci porterà ai margini della fine del mondo per come lo conosciamo e che cambierà la vita della nostra combriccola di Edimburgo".

La trama si sviluppa in maniera avvincente, dinamica, svelando man mano i vari misteri solo per poi aprirne di nuovi. Uno, in particolare, nell'ultima pagina del racconto, è una sorpresa talmente enorme che faremmo un peccato a svelarla ma certamente lascia in campo tutta una serie di quesiti (narrativi ma anche editoriali e produttivi) che non vediamo l'ora di vedere risolti.

Un ulteriore prezioso contributo alla riuscita della storia è fornito da Pierluigi Minotti, disegnatore che aveva già lavorato in Bugs su Mostri e Gangster (nonché su altre serie come BattagliaCaput Mundi per Cosmo, Orfani Sam per Bonelli e David Murphy per Panini), qui particolarmente a suo agio nella rappresentazione dei volti dei personaggi, delle ombre che li attanagliano e delle emozioni che li animano, giocando bene con i chiaroscuri. Lo stile sintetico ed efficace di Minotti è assolutamente funzionale al racconto, peraltro con un buon utilizzo dei toni di grigio per le scene ambientate nel passato e, anche se è alla sua prima prova su Samuel Stern, lascia con il desiderio di vederlo ancora alla prova su queste pagine.

Insomma, non smettiamo di stupirci nel leggere la serie mensile targata Bugs (che presto sarà accompagnata dalla "sorellina" Kalya). E speriamo di continuare ancora a lungo a sorprenderci (in positivo)!

Il Sommo Audace - Giuseppe Lamola



I giochi di Barney - Samuel Stern #33

Bugs Comics, luglio 2022

Testi: Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago
Disegni: Pierluigi Minotti
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo


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