Orfani: Sam #8
Il labirinto dei ricordi
Nel nuovo numero della sesta stagione di Orfani, Roberto Recchioni e Michele Monteleone riportano sotto i riflettori Jsana Juric, da sempre uno dei personaggi più affascinanti dell'intera saga, che si trova a fare i conti con il proprio passato.
Come spesso accade in Orfani, la cornice della storia è tecnologico-ludica: per andare avanti e uscire letteralmente da questa situazione scomoda, la Juric deve sbloccare le sue (tante) vite e passare da un livello a quello successivo. Il cuore della vicenda è invece emotivo e profondo, in quanto questo percorso la porta ad affrontare i momenti più dolorosi del suo passato e a lottare contro tutto quello che potrebbe farla crollare. Immancabilmente, ciò si tramuta in una vendetta verso coloro che l'hanno fatta soffrire.
Un episodio davvero intenso e per gran parte introspettivo, che ci restituisce appieno una delle personalità più intriganti della saga, una figura che mancava da un po' e senza la quale effettivamente Orfani avrebbe perso vigore.
Nel nuovo numero della sesta stagione di Orfani, Roberto Recchioni e Michele Monteleone riportano sotto i riflettori Jsana Juric, da sempre uno dei personaggi più affascinanti dell'intera saga, che si trova a fare i conti con il proprio passato.
Da un punto di vista puramente narrativo, Cuore di drago rappresenta un piccolo passo indietro, necessario e interessante. La trama riparte infatti con eventi ambientati un mese prima rispetto al finale del numero precedente. Dunque, Ringo non si è ancora tuffato nel Gateway alla ricerca di Sam. Seguiamo invece le vicende della ex presidentessa Juric, che si è risvegliata in un nuovo corpo sintetico. Sorvegliata a vista dal governatore Garland e dal generale Petrov, la "Madre Severa" cerca di ritrovare se stessa e di familiarizzare con questa nuova condizione, tentando al contempo di rompere i blocchi mentali che le impediscono di fuggire da quella che per lei è una vera e propria prigionia.
Questo numero intesse evidenti legami con la mini-stagione omonima dedicata alla Juric sceneggiata da Paola Barbato (uno dei punti più alti dell'intera epopea di Orfani): i richiami sono frequenti e piccole importanti variazioni vengono apportate ai ricordi già noti. Ancora una volta, sebbene sia ovvio provare una certa repulsione verso la crudeltà della rossa ex Imperatrice oscura, il lettore viene portato, un po' in segreto e un po' meno, a provare anche un pizzico di ammirazione verso la sua ostinata e insopprimibile determinazione (pur disapprovandone razionalmente le scelte).
Una storia piena di momenti metafisici, la cui resa visiva è ovviamente un elemento non indifferente. Tanti i disegnatori coinvolti nella realizzazione dell'albo: Francesca Vartuli, Nicolò Assirelli, Pierluigi Minotti, Manuel Bracchi, Antonello Becciu e Fernando Proietti. Fortunatamente la trama è suddivisa in scene con ambientazioni e collocazioni temporali variegate, per cui c'è ampio spazio per l'inserimento di stili e atmosfere differenti. In particolare le sequenze affidate ad Assirelli sono molto evocative e le soluzioni adottate risultano spesso di notevole impatto, come la discesa della Juric dentro se stessa (pag. 14), le distorsioni geometriche à la Escher (pagg. 24/25) e la trasformazione del cervello in un labirinto (pag. 66).
Una storia piena di momenti metafisici, la cui resa visiva è ovviamente un elemento non indifferente. Tanti i disegnatori coinvolti nella realizzazione dell'albo: Francesca Vartuli, Nicolò Assirelli, Pierluigi Minotti, Manuel Bracchi, Antonello Becciu e Fernando Proietti. Fortunatamente la trama è suddivisa in scene con ambientazioni e collocazioni temporali variegate, per cui c'è ampio spazio per l'inserimento di stili e atmosfere differenti. In particolare le sequenze affidate ad Assirelli sono molto evocative e le soluzioni adottate risultano spesso di notevole impatto, come la discesa della Juric dentro se stessa (pag. 14), le distorsioni geometriche à la Escher (pagg. 24/25) e la trasformazione del cervello in un labirinto (pag. 66).
Un episodio davvero intenso e per gran parte introspettivo, che ci restituisce appieno una delle personalità più intriganti della saga, una figura che mancava da un po' e senza la quale effettivamente Orfani avrebbe perso vigore.
Il sommo audace
Orfani Sam: Cuore di drago
NUMERO: 8
DATA: febbraio 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Carmine Di Giandomenico (colori di Giovanna Niro)
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Michele Monteleone e Roberto Recchioni
DISEGNI E CHINE: Nicolò Assirelli, Francesca Vartuli, Pierluigi Minotti, Manuel Bracchi, Antonello Becciu, Fernando Proietti
COLORI: Stefania Aquaro, Alessia Pastorello, Adele Matera
Tutte le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.