"Le ragazze del Pillar" di Radice e Turconi

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior

Il regalo più bello che ho ricevuto per Natale è stato Le ragazze del Pillar dei mitici Teresa Radice e Stefano Turconi, volume edito da BAO Publishing (che avevamo inserito qualche mese fa tra i nostri consigli per le opere da tenere d'occhio a Lucca Comics & Games 2019).
Quindi, dopo avere ringraziato chi me lo ha regalato, mi sembra doveroso rivolgere i miei ringraziamenti ai due autori per essere tornati a Plymouth a raccontarci delle adorate ragazze del Pillar to Post.


Adoro quel tipo di atmosfera, disegnata magistralmente da Stefano Turconi nei minimi particolari: mi sembra di essere davvero al Pillar to Post assieme alle ragazze del bordello già conosciute tra le pagine del mio graphic novel preferito, Il porto proibito (vincitore dei premi Gran Guinigi e Micheluzzi).
Le ragazze del Pillar è il primo volume di una serie aperta, al momento senza un finale previsto, composta da storie autoconclusive interconnesse tra loro: ogni volume contiene due racconti completi e a colori.
Le storie qui presenti, sceneggiate da Teresa Radice, narrano le avventure di June e Lizzie. Non voglio svelare altro delle trame perché riassumerle in poche parole non renderebbe giustizia all’incanto che si prova leggendo il libro.


Per me, che mi vanto di essere un’esperta di navigazione, è stata una gioia tornare ad approdare nel porto di Plymounth. Io che conosco quasi a memoria i romanzi di C.S. Forester e il mio eroe preferito durante l’infanzia è stato Horatio Hornblower, che sono in grado di sapere com’è fatta una fregata e cosa sono sartie, bompresso, mascone di dritta, fiocchi, randa e i nomi dei tre alberi e di tutte le vele e così via. Io posso veramente dire che gli abitanti della Casa Senza Nord non lasciano niente al caso: in questo libro (come nell'altro già citato) c’è una grandissima documentazione e uno studio di dettagli disegnati nei minimi particolari. Nelle ultime pagine c’è persino un extra, un prontuario di abbigliamento maschile e femminile, militare e civile nell’Inghilterra di inizio XIX secolo: pagine che lasciano stupefatti per la loro bellezza e precisione.


Ringrazio davvero i due autori: grazie per la vostra fantasia e l’amore che infondete nel vostro navigare.
Spero vivamente che torniate ancora a farci sentire le chiacchiere delle vostre ragazze del Pillar to Post, magari per raccontarci la storia di Tess o sapere quali ordini ha ricevuto il capitano della fregata Last Chance battente bandiera della East India Company.

Felice di avere solcato i vostri mari, vi saluto con una canzone di Francesco Guccini: Odysseus.

Ma se tu guardi un monte che è di faccia
Senti che ti sospinge un altro monte
Un’isola col mare che l’abbraccia
Ti chiama un’altra isola di fronte…



Nella speranza che ci chiamino presto le ragazze del Pillar to Post attirandoci al porto di Plymouth come fossero le sirene di Ulisse.

Adelaide


Le ragazze del Pillar 
Bao Publishing, 2019

Testi: Teresa Radice
Disegni: Stefano Turconi

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