I tre cani

Una stupenda versione della fiaba popolare, dedicata alla donna


I tre cani è un volume firmato da Samuel Daveti e Laura Camelli, edito dall’associazione Mammaiuto, che raccoglie i singoli episodi pubblicati online sul sito del collettivo. Sul blog abbiamo accennato in più occasioni alla bellezza di questa storia, riadattamento a fumetti di una fiaba di Italo Calvino, inserendola tra i nostri consigli per i regali di Natale e assegnandole il premio come Miglior autoproduzione del 2018 agli Audaci Awards.
È arrivato ora il momento di parlarne più approfonditamente.


Mi ha colpito molto questa nuova versione della celebre fiaba popolare. Sin da subito ne ho apprezzato differenze e analogie rispetto alla versione originale: qui a far da padrone ai cani fatati c'è una donna.
Pomeria infatti vive in una casetta fra i campi e tutte le sere aspetta l’arrivo del marito, Senio, il quale ogni volta le promette che la porterà in città e la ricoprirà d’oro, mentre invece pensa soltanto a farsi dare i soldi dell’eredità per spenderli a suo piacimento. Pomeria si sente sola e spesso vaga per le campagne. Un giorno incontra un uomo con tre cani e ne compra uno in cambio degli orecchini. Quando torna a casa, Senio si arrabbia nel vedere la bestia e la convince a restituirlo. Ma il cane dà coraggio a Pomeria, che finisce per ribellarsi acquistando tutti e tre i cani fatati, ovvero i mitici Spaccamuro, Spezzaferro e Schiantacatene
Non vi racconto tutta la fiaba, che sono sicura apprezzerete molto in questa nuova versione, voglio solo dirvi che i tre cani conferiscono a Pomeria il coraggio per ribellarsi a suo marito, facendole finalmente assaporare il valore della sua nuova libertà. 
I due autori hanno reso originale anche il finale: Pomeria compie un’azione che è l’esatto contrario di quella che viene narrata nella fiaba a cui si ispira l'opera, rendendola così nuova anche nel suo significato più profondo.



Mi sono piaciute molto le tavole in bianco e nero e lo stile grafico della Came. I personaggi sono delineati con pochi segni, ma i tratteggi dell'autrice toscana restituiscono l’eleganza del movimento e mettono in risalto il carattere dei personaggi. Usando sempre contrasti forti fra il nero e il bianco, la Came realizza immagini di paesaggi che sanno rendere l’idea dell’ambiente con pochi elementi essenziali.

Faccio quindi i miei complimenti a Laura Camelli e a Samuel Daveti per aver creduto nel loro lavoro pubblicando questo splendido volume e spero che collettivi come Mammaiuto, dove lo scopo principale è fare fumetti per il piacere di farli, riescano a  portare avanti ancora tante iniziative belle come questa.

Voglio ringraziare anch’io la mitica zia Betty che leggeva al piccolo Sam il volume due dei quindici (per chi non conosce i quindici, è quello dedicato alle fiabe), dove la versione della fiaba popolare I tre cani è ad opera di Italo Calvino. Anche io l’ho letto spesso con le mie sorelle da piccola e poi ho fatto lo stesso con mia figlia: ho sempre pensato che le fiabe aiutino a crescere e a sognare.
Ci tengo anche ad elogiare l’accurata scelta dei nomi dei personaggi, che li rendono fiabeschi e intriganti.



In chiusura, la canzone giusta da abbinare alla lettura di questo volume è Quattro cani di Francesco De Gregori (anche se c’è un cane di troppo): 
Il primo è un cane di guerra e nella bocca ossi non ha e nemmeno violenza
vive addosso ai muri e non parla mai…
Il secondo è un bastardo che conosce la fame e la tranquillità
ogni volta che muore gli rinasce la coda…
Il terzo è una cagna quasi sempre si nega qualche volta si da’ e semina i figli nel mondo
perché è del mondo che sono figli, i figli…
Adelaide



I tre cani
(Riadattamento a fumetti di una fiaba popolare)

Testi: Samuel Daveti
Disegni: Laura Camelli
Mammaiuto, 2018

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