Dampyr #222 - Il suicidio di Aleister Crowley
Il senso di Boselli per l'inquietudine
È curioso come proprio recentemente (e per recentemente intendiamo questa estate) si sia riacceso un vivo interesse per il sodalizio tra queste due figure. Ci riferiamo al lungo e attento articolo scritto da Andrea Scarabelli per il suo blog lo scorso 4 giugno; o a quello di Claudio Gallo edito da La Stampa l'8 giugno; fino ai pezzi scritti da Luca Negri e da Giulia Ciarapica rispettivamente per ereticamente.net il primo (il 12 giugno) e per Il Foglio il secondo (17 giugno).
Tutto questo perché, lo scorso maggio, è stato pubblicato il volume La
bocca dell'inferno, Fernando Pessoa - Aleister Crowley, con la curatela
italiana di Marco Pasi per le edizioni Federico Tozzi in Saluzzo.
Per la prima volta sono a disposizione di lettori, critici e
appassionati i documenti relativi all'incontro tra i due, la
corrispondenza integrale e il famigerato romanzo scritto da Pessoa sulla
vicenda.
Sarebbe bello poter chiedere a Mauro Boselli quanto tempo addietro
la storia dampyriana, incentrata appunto su questi due personaggi che adesso si trovano nuovamente sotto i riflettori, sia stata concepita,
scritta e, infine, realizzata.
In ogni caso ci sembra interessante annotare come ancora una volta il fumetto si dimostra un mezzo espressivo
perfettamente in grado di cogliere quanto di più vivo smuove il mondo
della cultura in senso lato.
D'altra parte, non ci sono solo Crowley e Pessoa in questa storia. L'enigma legato alla misteriosa scomparsa di Crowley, realmente avvenuta nel 1930 tra le acque della "Boca do Inferno", fa da filo conduttore a una vicenda che si ricollega ai Grandi Antichi lovecraftiani (gia apparsi diverse volte nella saga dampyriana) e alla terrificante città di R’lyeh, altro tassello dell'immaginario del visionario autore di Providence.
Oltre ai tanti riferimenti, il pregio dei primi due terzi dell'episodio consiste nell'essere riusciti a rievocare tra le pagine di un fumetto l'atmosfera di una città, Lisbona, e a rendere vivo il suo cuore pulsante, tra malinconia e fado (le tradizionali e note canzoni portoghesi).
La storia, di per sé, non è una delle avventure dampyriane più avvincenti composte dal Boss, a causa dello spazio assai limitato per l'action (relegato sostanzialmente alle scene finali), ma rappresenta un'affascinante ricostruzione storico-letteraria in pieno Boselli style in cui convergono tutte le più grandi passioni del nostro instancabile autore: la letteratura, la storia e, immancabilmente, l'orrore.
Oltre ai tanti riferimenti, il pregio dei primi due terzi dell'episodio consiste nell'essere riusciti a rievocare tra le pagine di un fumetto l'atmosfera di una città, Lisbona, e a rendere vivo il suo cuore pulsante, tra malinconia e fado (le tradizionali e note canzoni portoghesi).
La storia, di per sé, non è una delle avventure dampyriane più avvincenti composte dal Boss, a causa dello spazio assai limitato per l'action (relegato sostanzialmente alle scene finali), ma rappresenta un'affascinante ricostruzione storico-letteraria in pieno Boselli style in cui convergono tutte le più grandi passioni del nostro instancabile autore: la letteratura, la storia e, immancabilmente, l'orrore.
Visivamente Michele Cropera realizza una prova che esalta le scene in cui emerge il lato fantastico, tra mostri (ovviamente lovecraftiani), ambientazioni ben curate e geometrie paradossali escheriane. L'evoluzione stilistica più recente ha condotto l'ex disegnatore di Lazarus Ledd a utilizzare ampi tratteggi nell'inchiostrazione, con risultati non continuativamente efficaci ma di notevole atmosfera.
Un episodio dunque interessante e culturalmente stimoltante, non esente da difetti ma globalmente al di sopra della media qualitativa della testata.
Un episodio dunque interessante e culturalmente stimoltante, non esente da difetti ma globalmente al di sopra della media qualitativa della testata.
Rolando Veloci & il Sommo
Dampyr: "Il suicidio di Aleister Crowley"
NUMERO: 222
DATA: settembre 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Michele Cropera
COPERTINA: Enea Riboldi
Tutte le immagini © 2018 Sergio Bonelli Editore.