Altro giro, altra corsa: la collana YEA continua a stupire
Tre recenti uscite della collana Young & Adults di Gallucci Balloon
Continua la nostra serie di articoli dedicata alla collana YEA - Young & Adults di Gallucci Balloon (trovate i pezzi precedenti qui). Ad oggi, dodici volumi pubblicati, tra cui segnaliamo la recente uscita Si torna sempre dove si è stati male, di Isotta Santinelli. Un progetto solido e consapevole, la cui principale missione è ricordarci “l’altra faccia del fumetto”: quella divertente, folle, a tratti psichedelica, che ci ha fatti innamorare da piccoli.
Notizia recente è la fine della direzione artistica della collana da parte di Lorenzo La Neve. Riportiamo le sue parole, prese dal profilo Instagram:
«Ciao! Volevo comunicarvi che la mia direzione artistica per la collana YEA di Gallucci Balloon si ferma qui. È stato un onore e un gran divertimento curare questi tredici volumi, che sono un po’ una summa di tutto ciò che amo nei fumetti e di quello che vorrei vedere di più nelle nostre librerie (…) YEA non finisce qui: ci sono ancora dei volumi che ho curato in uscita che dobbiamo annunciare, e sono tra i migliori dell’intera collana! Spero di tutto cuore che qualcun altro possa prendere le redini del progetto al posto mio».
Non possiamo che condividere la speranza finale.
Detto ciò, oggi parliamo di tre tra le più recenti uscite di casa YEA: Le Fantavolose Avventure di Sir Edmondo e Mela Marcia (Lara Vitti), Bermuda (Roberto D’Agnano) e Gabotteo & Palloncino - La Notte della Nuvola Vivente (Lorenzo Mò). Peraltro i primi due dei titoli in questione sono in nomination come Miglior fumetto per un pubblico giovane al Premio Carlo Boscarato 2025 del Treviso Comic Book Festival.
Le fantavolose avventure di Sir Edmondo e Mela Marcia (Lara Vitti)
Alla ricerca di nuovi talenti: la “vita” di Lorenzo La Neve è questa. Prima per Gallucci Balloon, ora per Gigaciao, sempre per BMR Production. Nel corso della sua attività come insegnante di sceneggiatura presso la Scuola Romana dei Fumetti entra in contatto con Lara Vitti, una studentessa. In lui scatta qualcosa e, senza perdere tempo, mette in piedi un piano “diabolico”: a insaputa di lei, Lorenzo ha già deciso cosa fare del progetto editoriale che stanno curando come esercizio. Diventerà un fumetto targato BMR. Finisce l’anno scolastico, glielo propone. Lara accetta. Sir Edmondo e Mela Marcia vedono così la luce, in forma di autoproduzione, in occasione di Lucca Comics & Games 2024. Ma Lorenzo non si ferma qui. Il progetto, secondo lui, merita un’ulteriore spinta, ed è così che i due personaggi trovano una seconda casa all’interno della collana YEA di Gallucci Balloon, in un cartonato che, per l’occasione, è stato anche colorato dalla stessa Lara (il brossurato BMR era in bianco e nero). Incredibili, a volte, i viaggi che fanno i progetti editoriali.
Ma chi sono, e cosa fanno, Sir Edmondo e Mela Marcia? Il primo è un cavaliere, il secondo il suo scudiero. Il loro obiettivo? Diventare eroi. Il loro vero obiettivo? Sempre diventare eroi, direbbe Edmondo, onesto quanto incapace e ingenuo. Mela Marcia, d’altro canto, non è dello stesso parere. Fare lo scudiero è, infatti, solo una copertura! L’infame vuole uccidere il cavaliere e rubargli tutti i suoi averi, per darsi finalmente alla vita beata. Il “problema” è che tutti i suoi tentativi finiscono, in un modo o nell’altro, per aiutare Edmondo nelle sue avventure.
Un incipit perfetto per raccontare avventure bizzarre, comiche e divertenti, con quel pizzico di psichedelia ad amalgamare il tutto. Lara Vitti riesce a dare nuova linfa vitale al classico duo eroe ingenuo/alleato subdolo, calandolo in un contesto fantasy in cui gli stereotipi vengono ribaltati attraverso l’uso del grottesco. Il fumetto è pregno di quella comicità che costituisce l’ossatura di opere come Rick and Morty o Pinky and the Brain, rimanendo comunque fresco e intrattenente, particolare tutt’altro che scontato. Ciò avviene attraverso un tratto morbido che fa della sintesi il suo punto di forza. I colori, aggiunti nell’edizione YEA, accompagnano perfettamente il racconto, trasmettendone le sensazioni ancor prima dei disegni e delle parole dei personaggi. Un’ultima cosa: Le Fantavolose Avventure di Sir Edmondo e Mela Marcia è un esordio. Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che si tratta di un’ottima partenza.
Bermuda (Roberto D’Agnano)
Non è un libro BMR, ma è come se lo fosse. Bermuda, infatti, è interamente realizzato dalla squadra BMR: Roberto D’Agnano ai testi e ai disegni, Drugo (Mattia Secci) e Federico Gaddi ai colori, Lorenzo La Neve all’art direction. Siamo al centro del terribile triangolo delle Bermuda, dove, si sa, accadono cose strane. Mitja è un simpatico ragazzino, forse un po’ pazzo, che vive all’interno di quello che, un tempo, era un aeroplano. I suoi amici sono parecchio strani: dei veri e propri umanoidi, un camaleonte, una medusa e un koala dai poteri psichici. Nonostante le stranezze, i tre se la spassano alla grande con lui, per quanto i genitori abbiano ordinato loro di starne alla larga. Tutti gli adulti lo credono un demone, e per questo sono costretti a frequentarlo in segreto. Una notte, però, accade qualcosa che cambierà la vita di Mitja: una navicella si schianta lungo la riva e ne scende una delle divinità adorate dagli umanoidi che abitano l’isola. Cosa succederà adesso?
Roberto D’Agnano mette in piedi un’avventura tanto divertente quanto toccante, riuscendo a raccontare in maniera assolutamente non stucchevole o scontata quanto sia difficile trovare il proprio posto nel mondo, essere compresi. Non è solo Mitja, infatti, a dover superare un pregiudizio, un destino che sembra già scritto. Tutti e quattro i protagonisti devono confrontarsi con ciò che il mondo si aspetta da loro, e non è detto che questo corrisponda a ciò che desiderano.
D’Agnano decide di optare per una scrittura semplice, fresca e accattivante, che non lesina citazioni al mondo di Internet come a quello dei videogiochi. Una scelta vincente per veicolare una tematica ingombrante in modo silente, celato. Il tutto in mezzo a una marea di momenti divertenti e adrenalinici, in cui l’autore ha potuto sfogare appieno il proprio talento da disegnatore, caratterizzato dall’uso di colori accesi, acidi e da un tratto cartoonesco e immediato. Ciò che più rimane impresso è sicuramente l’uso del paneling, tra piani sequenza alla Gianni De Luca e vignette che si fondono tra loro, con i bordi che, talvolta, diventano essi stessi materia viva utilizzabile dai personaggi.
Bermuda è una piccola chicca, un fumetto perfetto per chi, dalla nona arte, ricerca quello che può essere da sempre: divertimento assoluto.
Gabotteo & Palloncino - La notte della nuvola vivente (Lorenzo Mò)
Gabotteo & Palloncino: atto secondo. Tornano i nuovi personaggi di Lorenzo Mò, dopo essere stati gli apripista della collana YEA di Gallucci Balloon. A riguardo, abbiamo avuto modo di intervistare l’autore proprio in occasione dell’uscita del primo volume. Ma veniamo a loro: per chi non li conoscesse, Gabotteo e Palloncino sono, rispettivamente, un giocattolo umanoide di plastica e, letteralmente, un palloncino a forma di cagnolino. Da oggetti inanimati diventano eroi grazie a una pistola smarrita da Zaffrao, un alieno goffo quanto simpatico e cordiale, con il quale i due stringeranno amicizia.
La loro prima avventura li ha visti tentare di recuperare l’invenzione di cui sopra, in fuga costante dal professor Hamburger e il suo tirapiedi. Il ritmo del racconto, così come la linea e il paneling, prendono a piene mani dai classici del fumetto francobelga, Asterix di Goscinny e Uderzo in primis. Un’avventura frenetica, tra capovolgimenti di fronte e imprevisti, condita dai classici colpi di scena che, in un fumetto popolare, non possono mai mancare.
Con Gabotteo & Palloncino - La notte della nuvola vivente Lorenzo Mò decide, invece, di cambiare rotta. Esteticamente mantiene sempre lo stesso stile, la stessa palette, ma il tono e la tipologia di racconto sono differenti. Se in Gabotteo & Palloncino contro il temibile professor Hamburger era l’azione al centro di tutto, in questo secondo volume l'autore rallenta per dedicare più spazio alla presentazione del suo nuovo personaggio. Si tratta di Anita, una bomba atomica la cui essenza, proprio come Gabotteo e Palloncino, ha preso vita grazie alla tecnologia del pianeta di Zaffrao. Per quanto la storia prenda il via con i tre alla ricerca dell’astronave di quest’ultimo, il tutto si focalizzerà presto sul personaggio di Anita: chi è? Da dove viene? Perché esiste?
Sarebbe stato facile riproporre la medesima formula, ma Lorenzo Mò ha scelto invece di rinunciare un po’ alla frenesia per affrontare una tematica sempreverde, qualcosa che tutti, grandi e piccini, dovremmo sempre tenere a mente. Con l’avventura di Anita, Lorenzo ci ricorda quanto sia importante imparare ad andare oltre le apparenze, e lo fa in una maniera divertente, originale e insolita. Dopotutto, anche una bomba atomica può essere amichevole: basta conoscerla.
Andrea Martinelli