Alice ha spezzato le catene 21 - PTSD Radio, Il flagello di Dio, Assorted Crisis Events
Tornano i consigli senza confini
Wrong, in a sense too far gone from love
Strong, I haven't felt like this in so long
Wrong, in a sense too far gone from love” *
Arriva la primavera, fioriscono i festival di fumetto. Alice preferisce quelli indie perché si girano meglio, si trovano un sacco di fumetti interessanti e solitamente la birra è migliore e costa di meno.
In questa puntata si parla di un manga, un fumetto francese e uno americano: non abbiamo confini, solo il nostro gusto ci limita e ci struttura.
Ci si vede in giro!
CRISTIANO BRIGNOLA CONSIGLIA:
PTSD RADIO - MASAAKI NAKAYAMA
PTSD Radio è un manga molto atipico nella struttura narrativa: inizia con piccoli episodi disturbanti, completamente scollegati tra loro. Per la loro tematica, molto vicina alle creepypasta, e per la loro struttura potrebbero benissimo rendere anche su web: le puntate sono infatti brevissime e l’orrore puntato, oltre che su anatomie distorte, su una tensione progressiva che esplode sul finale. Andando avanti ci si accorge che tutti gli episodi sono collegati da una trama più grande e spaventosa, che però nell’ultimo volume cede posto a ciò che davvero ha fatto guadagnare a questo fumetto l’appellativo di manga maledetto: una parte “autobiografica” in cui l’autore racconta di episodi inquietanti proprio durante la realizzazione di PTSD Radio. Una maledizione che si trasmette anche a chi il racconto lo fruisce, con tanto di avvertenze di non proseguire nella lettura.
Ve lo dico con tutta la disarmante sincerità possibile: era tutto narrato in modo così convincente che a quel punto io me la sono fatta addosso e ho stoppato la lettura. E in un’opera horror, questa confessione non è forse più convincente di una recensione?
GIUSEPPE LAMOLA (IL SOMMO) CONSIGLIA:
IL FLAGELLO DI DIO. UN'AVVENTURA ROCAMBOLESCA DI ATTILA L'UNNO - MANU LARCENET E DANIEL CASANAVE
Accanto a opere drammatiche e ben note quali Blast, Il rapporto di Brodeck o La Strada, Manu Larcenet si è espresso spesso e volentieri nel corso della sua carriera anche con un registro comico e a tratti grottesco.
Ne sono un esempio i cinque volumi autoconclusivi delle "avventure rocambolesche", pubblicati in origine nel mercato franco-belga tra il 2002 e il 2009 (e in Italia per Coconino nel 2018-2019): biografie fantastiche e sui generis su personalità famose come Freud o Van Gogh o figure leggendarie come Robin Hood, calate in situazioni spiazzanti. Così il padre della psicoanalisi approda nel selvaggio west, il pittore olandese si ritrova nelle trincee della Grande guerra, l'eroe di Sherwood è affetto da Alzheimer e via dicendo.
Larcenet riesce a stravolgere le aspettative e a divertire, rendendo tanto folli quanto sfiziose e strampalate queste storie, in grado di affrontare temi universali con inusuale ed incredibile profondità. Uno degli esempi più significativi è Il flagello di Dio, in cui Larcenet e Casanave raccontano cosa succede al Re degli Unni dopo aver conquistato e saccheggiato tutte le terre conosciute ed esserne diventato il padrone. Tra la depressione e la ricerca di un senso ulteriore, Attila arriva a cercare (e a voler affrontare a duello) persino Dio, continuando per il resto della vita a porsi domande filosofiche sull'esistenza. Non è solo l'ironia a rendere speciali queste pagine, ma anche l'immaginifica rappresentazione della tormentata e dolente natura umana.
FABRIZIO NOCERINO CONSIGLIA:
ASSORTED CRISIS EVENTS - DENIZ CAMP, ERIC ZAWADZKI, JORDIE BELLAIRE, HASSAN OUTSMANE-ELHAOU
L’essere umano è una macchina complessa che misura la realtà circostante attraverso diversi elementi: spazio e tempo sono componenti imprescindibili dell’esperienza, punti di riferimento essenziali. Ma quando uno di questi inizia a implodere su se stesso, tutto ciò che conosciamo comincia a sgretolarsi, autodistruggendosi irreparabilmente e rimuovendo qualsiasi ancoraggio alla nostra percezione del mondo.
Non fatevi ingannare dalla premessa: sebbene la distorsione e la distruzione del Tempo come macroconcetto siano centrali nella trama, Assorted Crisis Events di Deniz Camp, Eric Zawadzki, Jordie Bellaire e Hassan Otsmane-Elhaou sceglie di concentrarsi sull’esperienza umana in un mondo al limite della realtà. Nel primo capitolo di questa serie antologica, Camp sfrutta la sua sensibilità narrativa per raccontare la storia di Ashley, una giovane ragazza incapace di adattarsi a un tempo incerto. Nulla è più come sembra, i sensi diventano narratori inaffidabili e la distinzione tra realtà e illusione si fa sempre più sfumata.
Mentre l’autore ci fa vivere la Crisi titolare in prima persona attraverso gli occhi di Ashley, con una scrittura che non rinuncia a una sottile vena ironica, Zawadzki rende l’esperienza di lettura memorabile grazie a una scrupolosa attenzione ai dettagli: dalle ricche ambientazioni ai costumi, fino alla recitazione dei personaggi. La sua gestione della tavola è metodica e coinvolgente, capace di dare al tempo una forma di caos strutturato, scomponendolo e rendendolo paradossalmente leggibile nonostante la sua imprevedibilità. Ottimo il contributo di Bellaire, colorista ormai infallibile, e il lettering ispirato di Otsmane-Elhaou, capace di raccontare tanto con scelte calibrate alla perfezione.
Un debutto di grande impatto, una lettura imprescindibile per questa primavera in casa Image Comics.
A presto.
Rubrica a cura di Luca Frigerio
* tratto da Got me wrong degli Alice In Chains.