L’improvvisatore - Il vero senso del jazz

Come la musica e la poesia raccontano l’essenza della vita, secondo Sualzo


In una notte sfortunata un jazzista scapestrato incontra una poetessa. Come può questo semplice incontro cambiare le vite di due persone? Ce lo ha raccontato Sualzo ne L’improvvisatore, già pubblicato nel 2009 da Rizzoli-Lizard e ristampato, dopo ben quindici anni, a settembre 2024 da Tunué.
Per chi ancora non lo conoscesse, Sualzo, all’anagrafe Antonio Vincenti, si descrive come un sassofonista mancato, oltre a essere un fumettista e un illustratore. Da tempo autore di libri per ragazzi, ha collaborato con le maggiori case editrici italiane e le sue opere sono state tradotte in numerosi Paesi all’estero. Proprio con L’improvvisatore ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura al Festi’BD di Moulins del 2009.
“Cosa fanno i bambini di così diverso dai grandi? Fuggono le responsabilità. Sono sfrontati. Dicono bugie. Dicono molte bugie.”
Il fumetto parla della storia di Elia Sabaz, un sassofonista “dalla parlantina sciolta”, innamorato delle donne e della bella vita. Di notte tenta di sbarcare il lunario con il suo gruppo di amici jazzisti, di giorno insegna in una scuola elementare, con buona pace del direttore, ormai arreso a dover avere a che fare con un bambinone svogliato, bugiardo e perennemente in ritardo.


Una sera Elia ha un ingaggio alla festa di un noto produttore cinematografico, ma la sfortuna vuole che non riesca a prendere in tempo il battello che lo avrebbe dovuto portare a destinazione. Mentre si scapicolla per raggiungere la festa, si imbatte nei “Faraoni del Casentino”, un gruppo musicale a cui aveva fatto l’autostop. Credendo di aver perso la sua grande occasione, quando i Faraoni gli chiedono di esibirsi con loro alla sagra del paese accetta di buon grado, suonando il sassofono tutta la sera. A fine concerto incontra Giuditta, un’aspirante poetessa che lavora al bar come cameriera, per pagarsi gli studi. Sarà proprio grazie a lei che Elia scoprirà il fascino e l’intensità della poesia, che inizierà ad amare al pari, se non più, della musica jazz.
“Se non senti più la musica, la poesia non vive. E se non vive, non è niente.”
Lo stile grafico di Sualzo in questo fumetto è molto diverso rispetto alle sue opere più recenti. Facendo un confronto con Dove c’è più luce, il suo ultimo graphic novel pubblicato a settembre 2023 da Tunué, è lampante lo sforzo compiuto in questi quindici anni nel ricercare una forma di espressione personale e più consona alla vicenda da raccontare. In Dove c’è più luce la linea e le forme sono più solide rispetto al suo esordio, il tratteggio è usato in modo sicuro, dona forza e profondità alle scene più emotive. Se prima la tecnica di colorazione era un po’ acerba, in seguito è variata nell’utilizzo di un’unica tinta monocroma per dare coerenza visiva alle immagini. Questo miglioramento generale del disegno è visibile anche in questo volume, poiché è stato integrato con degli “alternate takes”, cioè tre capitoli inediti che proseguono la storia di Sabaz esattamente da dove era stata interrotta. Queste nuove parti non vanno a snaturare l’opera originaria, anzi la arricchiscono dandole armonia grafica e visiva. Ne beneficia anche la storia, che ne trae un senso di maggiore completezza, aggiungendo nuove sfumature alla trama e al personaggio di Sabaz, senza alterare la sostanza generale. Una piccola chicca che sicuramente gradiranno sia i lettori affezionati sia i nuovi arrivati.

Nonostante il tempo trascorso dalla sua prima uscita, L'improvvisatore è ancora fresco e attuale, grazie alla presenza di un protagonista che, con i suoi mille difetti, risulta concreto e credibile, a tratti quasi detestabile in certi suoi atteggiamenti. Se inizialmente l’incontro e la successiva separazione con Giuditta sembreranno una maledizione per Elia, il musicista imparerà ad accettare il destino e trarne il meglio. L’incontro con una persona così diversa da lui, per carattere e per passioni, fa conoscere a Elia un inedito lato di sé che non sapeva di avere. Forse per la prima volta in vita sua comprende uno dei veri significati dello stare insieme: scoprire sé stessi attraverso gli occhi degli altri, trovando lati inaspettati del suo io più profondo.


Grandi protagoniste del racconto, infine, sono la poesia e la musica. La poesia non solo è il grande amore di Giuditta e il nuovo oggetto di studio per Elia, ma è anche elemento fondamentale nella narrazione. All’interno della vicenda, la poesia è il mezzo con cui i personaggi esprimono e vivono le loro emozioni, invece al di fuori serve da introduzione comune a ogni capitolo. Anche la musica è presente su più livelli: oltre alla rappresentazione grafica dei musicisti e dei luoghi in cui si esibiscono, la musica permea totalmente il modo di vivere di Sabaz. Chi suona il jazz sa quanto sia importante intuire la nota giusta al momento giusto, fidarsi del proprio istinto per accompagnare le note suonate dai propri compagni, per creare melodie e armonie inaspettate. Così per Sualzo l’essenza del vivere è il saper cogliere l’attimo, creare occasioni anche lì dove pare che non ce ne siano, prendere la vita come viene e adattarsi a essa per trarne il meglio anche quando sembra impossibile.

Claudia Carrozzino

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