Retrocomics: 6 titoli Vertigo da (ri)scoprire (+2)

Consigli su alcune perle da recuperare dell'iconica etichetta DC

1993 - 2020.

Ventisette anni. Tanto è durato, ufficialmente, il viaggio della Vertigo, ovvero l’etichetta più irriverente, più importante e più talentuosa del panorama editoriale occidentale. E tutto questo lo dobbiamo a Karen Berger, vera mente creativa dietro la creazione della Vertigo e artefice di aver modificato il fumetto statunitense “importando” alcuni sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman, Grant Morrison Peter Milligan.

Qui potete leggere l’articolo scritto da Andrea Gagliardi che vi racconta in modo esaustivo la vita editoriale di questa iconica etichetta. In questo pezzo corale vogliamo consigliarvi alcuni dei fumetti più interessanti che uscirono per la Vertigo: sono scelte dettate unicamente dal nostro gusto personale (n.d.r; come sempre ho cercato di editare il meno possibile gli interventi dei miei compagni di viaggio per lasciare intatta la loro voce).

Si comincia! 


GIOVANNI CAMPODONICO

FLEX MENTALLO


AUTORI

Sceneggiatura: Grant Morrison
Disegni: Frank Quitely
Colori: Tom McCraw (prima edizione) / Peter Doherty (edizione ricolorata)
Lettering: Ellie De Ville

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1996 - Miniserie di 4 albi

BREVE STORIA DEL FUMETTO

In un mondo molto simile al nostro, dove i supereroi forse esistono, o forse sono solo una buffa fantasia, Wally Sage sta pensando di togliersi la vita. 

Tutto questo, mentre sullo sfondo un omone che omaggia le vecchie pubblicità dei fumetti anni 50 di miracolosi corsi per diventare palestrati, dotato del potere di cambiare la realtà semplicemente flettendo i suoi muscoli, chiamato Flex Mentallo cerca di scoprire la verità su una misteriosa mente criminale che vuole distruggere il mondo. 

E, giusto per non farsi mancare nulla, Flex è letteralmente uscito da un fumetto, che Wally aveva creato in gioventù.

MOTIVO DELLA SCELTA

Perché sotto la sua patina di stupidera, sotto la mole infinita di citazioni e strizzatine d'occhio al mondo dei fumetti di supereroi americani, sotto una lettera d'amore ad un mondo così strano fatto di contraddizioni e turbe adolescenziali, sotto una storia disegnata da uno dei più grandi di tutti i tempi che può davvero fare di tutto (da un omone gigante ad uno fatto di carta come fosse un origami), c'è un omaggio alla fantasia tutta, e uno dei più bei messaggi di speranza che io abbia mai visto messo su carta. Un messaggio che i più romantici di voi potranno unire all'idea del pedagogista Paulo Freire, che dice che è vero, la vita è fatta di speranza. Ma la speranza, la si conquista lottando. 

EDIZIONE ITALIANA



MATTIA MIRARCO

ENIGMA

AUTORI

Sceneggiatura: Peter Milligan
Disegni: Duncan Fegredo
Colori: Sherilyn Van Valkenburgh

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1993 - Miniserie di 8 albi

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Il protagonista è Michael Smith, un uomo ordinario che all’improvviso, a causa di una lucertola gigante - come, scusa? -, si ritrova in una situazione di pericolo mortale. A salvarlo è un misterioso supereroe, Enigma, sbucato fuori direttamente dalle tavole di un fumetto della sua infanzia. Michael è talmente affascinato da questa apparizione provvidenziale da mettersi in testa un desiderio incontrollabile: rintracciare il suo salvatore. Così, proprio come Alice che insegue il Bianconiglio, inizia per il protagonista un viaggio al limite del reale, profondamente immerso in un'atmosfera onirica, che lo porterà a scoperte inaspettate, soprattutto su sé stesso.

MOTIVO DELLA SCELTA

Enigma è un’opera incredibile, una perla nascosta passata un po’ in sordina poiché eclissata dagli altri successi dell’etichetta Vertigo. Insomma, dovrebbe riprendersi il lustro che gli spetta. E se ancora non vi fidate, leggete cosa scrive Grant Morrison (Animal Man, Doom Patrol, The Invisibles) in prefazione: “Enigma è molto, molto meglio di quanto io possa mai sperare di scrivere. Smettete di leggere questa robaccia, adesso. Leggetevi Enigma, piuttosto, e scoprite la Verità”. Convinti, ora?

EDIZIONE ITALIANA


CRISTIANO BRIGNOLA

THE INVISIBLES

AUTORI

Sceneggiatura: Grant Morrison
Disegni: AA.VV.
Lettering: AA.VV.

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1994-2000 in tre serie da 25, 22 e 12 numeri

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Cosa succederebbe se TUTTE le teorie di cospirazione fossero vere, se ci trovassimo in mezzo a una guerra occulta tra servitori di arconti disumani e punkettoni anarchisti che mescolano chaosmagick ed esplosivi? 

Tra Buddha metropolitani, evocazioni di John Lennon, complotti su scala mondiale, viaggi nel tempo, bombolette spray, entità in maschere da carnevale e spillette bianche, Invisibles è un’immersione nella psichedelia tale da farti venire il dubbio di essere parte, tu che leggi, di un rituale magico intessuto dall’autore stesso e dai suoi personaggi.

MOTIVO DELLA SCELTA

Raccontare in poche righe perché Invisibles è così fondamentale è semplice e complesso al tempo stesso. Ha un equilibrio quasi perfetto, riuscendo a stare tra le trovate lisergiche del fumetto sperimentale e la trama appassionante, l’evoluzione dei personaggi, di quello più pop. Soprattutto è uno dei fumetti che ti parla in modo diverso a seconda della tua età: a vent’anni, vuoi essere uno stiloso terrorista dell’occulto come King Mob; a quaranta ti accorgi che in questa cavalcata su vignette nella chaosmagick ti viene chiesto di mettere in discussione tutto, anche gli “eroi” della storia e il motivo per cui ti sembrano così affascinanti.

Quello che resta uguale a entrambe le età è che la parola magica più potente di tutte è sempre la stessa: «No.»

EDIZIONE ITALIANA


GIORGIO CERAGIOLI (FUMETTOCRAZIA)

DOOM PATROL (vol. 2)

AUTORI

Sceneggiatura: Rachel Pollack
Disegni: AA.VV.
Lettering: AA.VV.

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

Da Gennaio 1993 a Febbraio 1995 - albi 64/87

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Nata dalle menti di Arnold Drake, Bob Haney e Bruno Premiani nel 1963, il team degli eroi più strani del mondo si era sempre contraddistinto per una storia editoriale fatta di alti e (soprattutto) bassi, tutto questo però cambiò nel 1989 quando la testata venne affidata a Grant Morrison e Richard Case. Liberi dall’approvazione del CCA il duo rivoluzionerà la testata inondando le pagine di dadaismo e storie sempre più lontane dal canone supereroistico e segnando indelebilmente la storia dei supereroi che non volevano esserlo. Quando lo sceneggiatore scozzese abbandonò la testata a fine 1992 DC scelse di affidare a Rachel Pollack a partire dal numero 64. Con la nuova etichetta Vertigo in bella mostra, Pollack si inserirà nel solco tracciato da Morrison scendendo ancora più in profondità nelle teste dello strampalato gruppo guidato da Niles Caulder. Durante i due anni alla guida della testata la sceneggiatrice esplorerà ulteriormente alcuni dei temi già presenti nella gestione Morrison, come l’identità sessuale e i tormenti interiori dei protagonisti, spingendosi ancora più in là ed esplorando la tematica, tutt’ora tabù, della transessualità con la creazione della prima supereroina transessuale della storia, Coagula A.K.A. Kate Godwin.

MOTIVO DELLA SCELTA

Perché la run di Pollack e non quella di Morrison e Case? Tecnicismi a parte (la seconda è stata “retconnata” sotto l’etichetta Vertigo solo nelle future ristampe pur avendone tutti i connotati), la gestione Pollack ha il pregio di riuscire a replicare quella formula magica capace di fondere una dimensione intima toccante, attraverso l’approfondimento psicologico di un gruppo di freak fortemente traumatizzati, con avventure fantastiche frutto dell’immaginazione straordinaria di una sceneggiatrice a cui il mondo del fumetto non ha mai dato il merito che avrebbe meritato. 

EDIZIONE ITALIANA


FABRIZIO NOCERINO

SCALPED

AUTORI

Sceneggiatura: Jason Aaron
Disegni: R.M. Guéra, AA.VV.
Colori: AA.VV.
Lettering: Phil Balsman, Steve Wands

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

2007-2012 - Serie di 60 albi

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Scalped è un noir ambientato nella riserva indiana immaginaria di Prairie Rose nel South Dakota; il protagonista è Dashiell "Dash" Bad Horse, un nativo americano che affronta un brusco ritorno a casa e si trova giocoforza invischiato in un mondo di crimine, corruzione e violenza.

Dash, agente sotto copertura dell'FBI, viene incaricato di indagare su Lincoln Red Crow, il potente e spietato capo della riserva e presidente del casinò appena costruito, un progetto volto a risollevare l’economia del luogo ma che nasconde traffici illeciti e violazioni - una facciata splendida e commerciale nata da spargimenti di sangue, eredità contaminate e diritti calpestati. Come l’intera vicenda che andremo a leggere, Dash è un protagonista tutt’altro che puro: è complesso, cinico, arrabbiato. Il rapporto con le sue radici è tormentato quanto il difficile rapporto con la madre, una leader attivista nativa. La dicotomia tra uomo di legge e la sua appartenenza alla comunità Oglala Lakota giocherà la parte del leone lungo tutta la vita editoriale della serie.

MOTIVO DELLA SCELTA

Il secondo rinascimento Vertigo - o meglio, la naturale evoluzione dell’etichetta una volta esaurita la linfa creativa della British Invasion - fu un trampolino di lancio per diversi autori attualmente al vertice del comicdom statunitense. I primi passi di Jason Aaron erano bagnati nel sangue e nello sporco raccontato in Scalped, un thriller noir ruvido agli angoli e ancor più grezzo una volta esposte le sue viscere. Esaltato dalle matite ruvide che solo un grande artista centroeuropeo come Guéra può firmare e dai colori opachi del sole spento di Lee Loughridge, il racconto di Aaron ferisce a fondo e tocca punti dolenti della comunità nativo-americana impossibili da ignorare.

Lungo tutti i suoi sessanta numeri, Scalped illustra con crudele dovizia di dettagli il sogno della frontiera ormai infranto in un deserto di corruzione, il vecchio West decaduto in una frontiera del patetico e dell’ignobile dove è molto difficile - quasi impossibile - trovare figure positive. Tutti gli autori sposano la visione corale di una città al centro dell’orizzonte, dove le ombre si stagliano lunghe e il male, quello più meschino e ripugnante, sguazza tra tossicodipendenza, gioco d’azzardo, proiettili e vendette.

EDIZIONE ITALIANA


GIOVANNI CAMPODONICO

NEVADA

AUTORI

Sceneggiatura: Steve Gerber
Disegni: Phil Winslade - Steve Leialoha
Colori: Nathan Eyring
Lettering: John E. Workman

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1998 - Miniserie di 6 albi

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Nevada è una ballerina di Las Vegas, che nel suo numero è accompagnata dal suo struzzo domestico, chiamato Bolero. Una vita un poco anormale, che in poco tempo diventa sempre più strana quando tutto intorno a Nevada iniziano ad avvenire strani omicidi, ed un misteriosa figura nell'ombra, con una testa molto particolare (letteralmente), trama alla spalle della nostra eroina, che ha davanti a sé un destino molto più grande di quanto si immagini.

MOTIVO DELLA SCELTA

Se è esistita la Vertigo, di sicuro è merito della visione illuminata del team editoriale, del coraggio dei suoi autori, e della voglia di fare cose nuove. Ma è anche un poco merito di Steve Gerber, un gigante della controcultura, che ha scritto negli anni uno dei numeri di un fumetto quasi mainstream più strani e toccanti che il mondo ricordi, una lettera a se stesso, dove si apriva con i suoi fedeli lettori... e dove per fare un poco di azione faceva picchiare una ballerina con uno struzzo ed una lampada. 

Ecco, Nevada nasce da qui, nasce da un gioco, da uno scherzo, e dalla voglia di un gigante del fumetto occidentale, che è stato per anni ispiratore di tutta la generazione della “prima Vertigo”, che invece di stare seduto sugli allori prova a dare un'altra zampata in un mondo di fumetti nuovo ed accattivante, e non risulta per nulla fuori posto. Anzi. 

Nevada è un fumetto di una rara sensibilità, profondità, condita con una buona dose di cinismo. Nevada è forse un'opera che ogni tanto gioca molto, troppo sulla sua bizzarria intrinseca, facendoti un attimo perdere il filo del suo messaggio, che è forse fin troppo semplice, ma non per questo meno convincente. Perché, per dirla con una metafora scema, ma calibrata, in un mondo di fumetti che nascondono la testa sotto la sabbia, Nevada l'ha alzata, senza paura. 

EDIZIONE ITALIANA



BONUS TRACKS


CRISTIANO BRIGNOLA

HELLBLAZER

AUTORI

Sceneggiatura: Jamie Delano
Disegni: AA.VV.
Lettering: AA.VV.

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1988-1991 in una run da 40 albi

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Il ciclo di Hellblazer di Jamie Delano raccoglie le prime storie dell’occultista inglese John Constantine, raccogliendo l’eredità dello Swamp Thing di Alan Moore e buttandolo nella realtà degli infernali anni Ottanta, tra demoni malati di yuppismo, guerra delle Falkland e una Thatcher più disumana che mai. 

MOTIVO DELLA SCELTA

Anche se tecnicamente antecedente alla creazione dell'etichetta vera e propria, Hellblazer di Delano è un titolo Vertigo sia per protagonista che atmosfere, oltre a essere uno dei fumetti più dichiaratamente politici e di sinistra di quegli anni, qualcosa di molto più vicino all’underground che a un marchio DC Comics. Non si scende a compromessi in storie che sono una satira all’Inghilterra iper capitalista degli Ottanta, senza paura di mostrare volti, nomi e cognomi dei propri bersagli, compresi politici al governo all’epoca. Constantine sa benissimo che i mostri siamo noi ma, a differenza di un Indagatore dell’Incubo di nostra conoscenza, non è certo la persona adatta a giudicare gli altri. Stropicciato e perdente, senza quella “coolness” che gli metteranno gli autori successivi, John è un Aleister Crowley della classe operaia, un Philip Marlowe dell’occulto che – tra un’evocazione demoniaca e una sventata apocalisse – cerca senza successo di aggiustare una vita allo sfascio.

EDIZIONE ITALIANA


LUCA FRIGERIO

ROGAN GOSH

AUTORI

Sceneggiatura: Peter Milligan
Disegni: Brendan McCarthy
Lettering: Tom Frame

PERIODO E DURATA DELLA PUBBLICAZIONE

1994 - Volume unico

BREVE STORIA DEL FUMETTO

Rudyard Kipling + Oppio + India + Follia totale + Viaggi nel tempo.

MOTIVO DELLA SCELTA

È un fumetto inizialmente serializzato su 2000 AD - la rivista a fumetti più iconica e importante della Gran Bretagna. Nel 1994 la Vertigo ha pubblicato un volume che raccoglie il fumetto intero. Il sodalizio tra Milligan e McCarthy qui è al suo apice e alla sua prova più complessa cercando di gestire un trip lisergico che spazia tra luoghi/tempo senza una soluzione di continuità. 

Funziona tutto perfettamente? Assolutamente no: forse il solo Morrison di The Invisibles sarebbe riuscito a reggere la rotta di un fumetto simile ma l’esperienza che creano i due autori è notevole e esemplifica esattamente cosa fosse il fumetto Vertigo dei primi anni novanta.

EDIZIONE ITALIANA

Non è mai stato pubblicato in Italia e anche in lingua originale è difficile trovarlo a prezzi onesti. Ma ne vale la pena!


A presto con una nuova puntata di questo dossier Vertigo.

Luca Frigerio


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