Perché sei qui? - Un viaggio nella fragilità umana

Sei storie brevi che parlano di salute mentale dal punto di vista di una psicologa

Recentemente sugli scaffali delle librerie e fumetterie italiane è arrivata una piccola perla: il graphic novel Perché sei qui?, scritto e ideato dalla psicologa Francesca Picozzi, disegnato da Greta Xella e pubblicato da Tunué.

Picozzi, terapeuta e sessuologa molto seguita sui social per la sua divulgazione sulla salute mentale, ha ideato questo progetto alcuni anni fa, portando nel fumetto un’originale visione del benessere psicologico di matrice puramente clinica, permettendo così all’opera di differenziarsi da altre già impegnate sul tema, come Il Nao di Brown o Tutta sola al centro della Terra. Greta Xella, fumettista e illustratrice nota per i suoi lavori come Karmapolis (2016) e Figlia di Luna (2021), ha dato vita visivamente alle parole di questa storia. 

Ma come si sono incontrate? Hanno raccontato di aver avuto una sorta di imprinting durante il Lucca Comics di qualche anno fa, e finalmente il loro progetto ha visto la luce lo scorso settembre.

Un fumetto delicato

Pur avendo come nucleo la salute mentale, in realtà sono molti altri gli aspetti che vi orbitano attorno. Infatti, traspare a ogni pagina l’importanza di prendersi cura di sé, dei propri dolori e delle proprie ferite: Picozzi cerca, da buona terapeuta, di riportare sempre tutto verso una nuova prospettiva. I disturbi psicologici che ci affliggono, oppure le grandi paure che proviamo, anche se sono molto dolorose, non arrivano mai per farci del male, ma arrivano piuttosto per portarci un messaggio e per salvarci. Questo forse è un po’ il cuore del libro: un messaggio di speranza, perché tuttɜ possiamo farcela.

Il fumetto è composto da sei brevi storie, dove lɜ protagonistɜ sono tuttɜ in un momento diverso della terapia e in una fase specifica della loro vita.

Se c’è una cosa che colpisce del fumetto è l’estrema delicatezza e cura con cui vengono affrontati temi profondi e dolorosi come l’autolesionismo, i disturbi alimentari, ma anche la paura per il futuro, ognuno con la propria dignità e bisogno d’ascolto. 

Alla fine di ciascuna storia ci sono alcune pagine scritte da Francesca Picozzi in cui troviamo degli approfondimenti utili su cosa sia l’ansia, cosa siano i disturbi alimentari etc., creando uno spazio sicuro per la riflessione e libero da pregiudizi e tabù.

Umanità e fragilità

Alcune storie escono dal modo classico con cui si parla di salute mentale e aprono a una visione più olistica e moderna. Ad esempio, una storia racconta di un ragazzo adolescente che sta per avere la sua prima esperienza sessuale, ma è spaventato. Il libro affronta, così, anche gli stereotipi sulla mascolinità che spesso i giovani ragazzi (maschi) sono costretti ad affrontare. “Cos’è un vero uomo?” e le risposte in cui si imbattono sono spesso stereotipate e figlie della vecchia scuola della mascolinità tossica.

Smontare queste idee per alfabetizzare emotivamente e sentimentalmente i più giovani è un passaggio fondamentale, motivo per cui il volume può essere inserito anche nel canone dei fumetti di formazione. Ma, anche se originariamente pensato per l’età dell’adolescenza, questo fumetto in realtà può parlare a tuttɜ: chi non ha mai provato ansia? Chi non ha mai avuto paura del futuro?  

Come in una delle ultime storie, dove un ragazzo, che è prossimo alla Laurea e non sa cosa farà dopo, grazie alla terapia riesce a cambiare prospettiva, passando dalla domanda spaventosa “Cosa voglio fare da grande?” a una più rassicurante: “Chi voglio essere da grande?”. La terapia mostra il suo potere nel disfare i nodi della mente ponendosi nuove domande o provando a spostare un po’ lo sguardo. Si fa spazio nelle nervature del pensiero, nei varchi aperti, nelle parti scoperte e spesso, con poche semplici parole, aiuta a sciogliere macigni di pensieri.

Il titolo è esemplificativo della modalità di racconto: “Perché sei qui?”, una domanda posta aɜ  pazienti, ma anche a chi legge la storia. Un insieme di racconti brevi che riesce a toccare corde universali, rendendosi accessibile e utile anche a lettori e lettrici più adultɜ.

Anche l’ultima storia ci spiazza perché riporta a una dimensione di umanità le persone che si occupano di salute mentale per professione, come gli psicologi e le psicologhe. Anche loro uman ɜ, con dolori, paure e fragilità. Prima di aiutare le altre persone, devono affrontare il proprio dolore.

I disegni di Greta Xella sono essenziali per veicolare le emozioni dei protagonisti. Il suo uso del colore è particolarmente efficace: i toni scuri dominano nei momenti di crisi, rappresentando visivamente la crescita della paura e dell'ansia, mentre i colori più accesi ritornano nelle fasi di guarigione e serenità. Questo gioco cromatico rende tangibile il viaggio interiore dei personaggi, accompagnando chi legge in un percorso emotivo profondo.

Perché sei qui? è una lettura di 140 pagine commovente e toccante, capace di farci riflettere e di invitarci a non temere di chiedere aiuto. 

Dietro ogni “Perché sei qui?” si cela una storia che merita di essere ascoltata. Quindi, buona lettura... e tenete a portata di mano dei fazzoletti, preferibilmente con gli unicorni (poi magari leggendo capirete perché!).

Marta Bello


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