Sodoma 1985 - Un ritratto intimo e coraggioso di Furuya

Un’antologia di cinque racconti che rappresenta un necessario rito di passaggio nella carriera dell'artista

La collana Doku, selezione di manga contemporaneo di Coconino Press, vanta numerosi volumi unici interessanti. Uno dei più recenti è Sodoma 1985 di Furuya Usamaru, un’antologia di cinque racconti pubblicati tra il 2015 ed il 2021 che mostra un inaspettato ritratto intimo e coraggioso del suo autore.

La raccolta si apre con Adolescenti, racconto originale scritto nel 1911 dal prolifico autore giapponese di genere erotico-decadente, Tanizaki Jun'Ichiro. Viscerale e cupo, mette al centro della scena una figura femminile dalla bellezza inquietante e gioca con le pulsioni dell'età del cambiamento per stordire il lettore prima di colpirlo con un rovesciamento delle parti fatto a regola d'arte.

I disegni si soffermano spesso sulle espressioni dei giovani che rimangono irretiti dalle loro stesse sevizie e generano un racconto parallelo narrato con il linguaggio del corpo più profondo dei semplici dialoghi.

Lasciato il genere erotico sadomasochista, ci troviamo davanti un racconto completamente differente. Le minacce di Somakill è infatti un thriller psicologico dallo spiccato stile comico. Tre studenti devono scoprire chi si nasconde dietro le minacce di morte ricevute da uno di loro su una piattaforma social e tra scenette comiche, colpi di scena e la classica rivelazione del colpevole con giro pagina d'effetto, si può dire che sia il racconto più semplice e “normale” della raccolta.

Divertente, sempre in bilico tra tensione e comicità, mostra la versatilità di Furuya nel sapersi destreggiare anche con tematiche più leggere.

Il terzo racconto, Morte ad Azabujuban, è un omaggio al film Morte a Venezia di Luchino Visconti (a sua volta tratto dal romanzo di Thomas Mann, La Morte a Venezia). Il punto di vista in questa versione è quello del ragazzo dall'aspetto angelico che scopre la morbosa e combattuta attenzione che gli riserva un professore, leggendo per caso il blog di quest'ultimo.

Anche in questo racconto la tensione sessuale è venata di colpevolezza e soggiogata alla natura manipolatrice di quello che inizialmente viene fatto passare per l'elemento fragile della dinamica relazionale.

I disegni in particolare aiutano a costruire l’erroneo dualismo di preda e predatore tra lo studente ed il professore che sembra instaurarsi nel racconto, focalizzandosi sullo sguardo mansueto del primo, contrapposto a quello apparentemente rapace del secondo. Ennesimo archetipo delle storie di Furuya dove la bellezza è spesso sinonimo di ferocia e pericolo.

Pubblicato insieme a Morte ad Azabujuban, La Studentessa è basato sull'omonimo racconto di Daizai Osamu.

Qua la tematica principale è l'apatia verso la società e la paura di cambiare raggiungendo l'età adulta, tema quest'ultimo approfondito dall'autore in un altro volume unico altrettanto particolare che è Plastic Girl.

Tutta la vicenda si svolge nell'arco di una giornata e mostra i cambiamenti di umore della giovane nel corso degli eventi che si susseguono.

La griglia è libera e le inquadrature mostrano la storia con sequenze brevi come se fossero frame di un film, donando respiro alle pagine e ritmandone il tempo di lettura.

La Studentessa racconta il nichilismo di chi si sente attraversare dalla vita senza possibilità di controllo, mostrando solo nel finale una timida possibilità di cambiamento.

Infine arriviamo all'ultimo racconto che dà anche il nome alla raccolta: Sodoma 1985.

Diviso in due parti, Sodoma 1985 è il più autobiografico tra i racconti dell'autore. Partendo dalla voglia di evasione provata in adolescenza da chi vive da sempre in una piccola realtà di provincia, il racconto prende il largo e narra il difficile percorso per trovare se stessi ed il proprio posto nel mondo.

All'interno della storia sono numerosissimi gli omaggi alle grandi passioni del mangaka, dalla musica al cinema, fino ovviamente alle sue serie manga preferite ed alla scoperta di quegli autori che poi ne influenzeranno la carriera artistica.

Nonostante la difficoltà di dover raccontare le proprie origini, Sodoma 1985 è un racconto sorprendentemente divertente, che non manca di strappare qualche risata al lettore durante gli aneddoti più assurdi, mostrati con disegni da comicità slapstick.

L'autore ci congeda nell'ultima pagina del volume raccontando l'affetto che prova per le storie selezionate e spiegando che nel caso di Sodoma 1985 si è trattato di un necessario rito di passaggio per voltare pagina nella sua carriera e poter passare alla fase successiva del suo lavoro creativo.

Qualunque linea vorrà tracciare in futuro, la sua eccentricità ed il suo lirismo sapranno certamente catturare l'attenzione del pubblico, che ne seguirà evoluzioni e mutamenti in ogni mondo che vorrà esplorare.

Simon Savelli


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