Fumettocrazia Consiglia #14: I migliori fumetti Marvel e DC pubblicati a Giugno 2024


Vi sentite persi nella sconfinata lista di uscite mensili?
Nessun problema, Fumettocrazia Consiglia è la rubrica che ogni mese vi guiderà nella giungla delle nuove uscite delle Big Two pubblicate da Panini.


SUPERMAN: LOST

Un’operazione con la Justice League andata male e un Superman traumatizzato da venti anni disperso nello spazio più profondo. Da qui prende il via questa maxiserie dedicata al Boy Scout sceneggiata da Priest che, come spesso accade con l’autore precedentemente noto con il nome di James Christopher Owsley, mette il protagonista in una situazione complessa e dalla quale non è possibile uscire con raggi laser o velocità supersonica.
La sceneggiatura mette i lettori, soprattutto i fan di Superman, davanti ad un Clark diverso e distante dai canoni a cui siamo abituati; questa sensazione straniante ha però il grande pregio di aumentare la curiosità sul mistero attorno al quale si concentra la vicenda che Priest narra con il suo solito incedere metodico, quasi scientifico, che già avevamo apprezzato nella sua run su Deathstroke (vera e propria gemma nell’era Rebirth) di cui questa serie ripropone il team artistico.

Non è un caso quindi che Pagulayan, inchiostrato da Paz, sia così bravo nel gestire tavole che alternano rigide griglie in cui la narrazione ha un taglio quasi giornalistico a tavole areose in cui l’artista può permettersi di spaziare e mostrare i muscoli; rispetto alla sopracitata serie dedicata a Slade Wilson va notato anche come Pagulayan abbia ulteriormente affinato il proprio tratto migliorando tanto nelle forme dei corpi, scultoree senza mai risultare ipertrofiche, quanto nelle espressioni dei volti, caratteristica fondamentale in una serie che fa dell’aspetto emotivo il suo punto di forza.

Superman: Lost è in definitiva un esperimento unico che sfida il lettore a scoprire territori inesplorati sovvertendo le aspettative ed i cliché del genere: una lettura non immediata ma che saprà ampiamente ripagare quanti vorranno spingersi ai confini del cosmo con Superman.


Superman: Lost (2023) #1/10
Storia: Christopher Priest
Disegni: Carlo Pagulayan (chine di Jason Paz) - Lee Weeks - Will Conrad
Colori: Jeremy Cox
Lettering originale: Willie Schubert

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#151 The American Dream


POISON IVY 3: UNA STRANA ATTESA

Non è la prima volta che ci troviamo a consigliarvi questa serie e, spoiler, non sarà nemmeno l’ultima. Sì, perché Poison Ivy anche superata la boa del primo anno continua ad essere una testata interessante sotto molti punti di vista. Innanzi tutto G. Willow Wilson continua a tratteggiare Pamela come un personaggio tridimensionale e lontano dagli stereotipi che la caratterizzarono agli esordi e se nei primi numeri della serie il focus era stato soprattutto sul ruolo ecologista dell’ex-villain, negli episodi contenuti in questo volume trova maggior spazio il paludoso cast di comprimari che la sceneggiatrice affianca alla dottoressa Isley, che vanno ulteriormente a rinverdire il ruolo di (anti)eroina popolare che Willow Wilson le ha cucito addosso; la bravura della scrittrice si nota soprattutto nel modo in cui i chiari messaggi anticapitalisti ed ecologisti non sono mai vomitati addosso al lettore in modo didascalico ma sono sempre organicamente inseriti nell’identità della protagonista e delle vicende che la coinvolgono.

Non si può poi non citare nuovamente l’altissimo livello artistico che questa serie mantiene con una costanza rara nei fumetti seriali contemporanei: anche nei momenti in cui le consegne costringono il team alla ricerca di sostituti non viene mai perso il timbro artistico che Takara, artista titolare, le ha indelebilmente impresso; ecco quindi che sia March, con le sue forme sinuose e provocanti, quanto Jones, con ombre e oscurità inquietanti, e Vecchio, con la sua forte impronta cartoonish, riescono a cogliere singoli aspetti e momenti di una testata multiforme e capace di cambiare pur rimanendo fedele a sé stessa.

Le vere star sono però, ancora una volta, Takara e Prianto. La coppia mostra nuovamente di essere l'unica a saper amalgamare tutte queste anime diverse grazie ad un tratto mutevole: pulito ed essenziale nelle scene con Pamela, istintivo e caotico in quelle con Poison Ivy.

Questa serie rimane quindi un must read grazie ad una chiara caratterizzazione della protagonista, ad un cast allargato ben costruito e ad un’identità artistica chiara e riconoscibile.


Poison Ivy (2022) #13/18
Storia: G. Willow Wilson
Disegni: Marcio Takara - Guillem March - Kelley Jones - Luana Vecchio
Colori: Arif Prianto - José Villarrubia - Luana Vecchio
Lettering originale: Hassan Otsmane-Elhaou

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#122 Il frigorifero nella stanza


IMMORTAL X-MEN 1: ODIATI E TEMUTI

Kieron GIllen torna a scrivere gli X-Men, succedendo a Jonathan Hickman come narratore principale delle trame politiche della nuova nazione mutante di Krakoa.

L’approccio alla serie è però quello tipico dello scrittore inglese, per certi versi antitetico a quello dell’autore di HoX/PoX: incentrato sui personaggi e sulle loro interazioni e idiosincrasie e come esse influiscono sul funzionamento del Concilio Silente, un lavoro che parte dal Pantheon visto in The Wicked and the Divine, la sua opera indie più famosa, ma evolve attraverso una riflessione più focalizzata sulla politica e meno sui media e l’arte, il tutto ovviamente in salsa Marvel.

Anche dal punto di vista formale il fumetto riflette questo approccio narrativo con ogni numero incentrato sul punto di vista di ciascuno dei membri del concilio stesso partendo con i due personaggi a cui lo scrittore di Generation Hope è storicamente più legato: Sinistro e, appunto, Hope stessa e continuando poi con una grande varietà di storie diverse, dai futuri possibili di Destiny fino ad una storia del vero Sherlock Holmes, sì, proprio lui.

Intrighi, alleanze, tradimenti, profezie e continui colpi di scena sono gli ingredienti di una storia che esplora sia il cuore marcio della nazione, con i compromessi necessari a portarla avanti, sia i suoi ideali migliori, che ispirano il cambiamento in vecchi zeloti come Exodus o il sacrificio in nome del futuro nei suoi migliori membri come Nightcrawler.

Ad illustrare il tutto come artista principale il brasiliano Lucas Werneck, il cui stile fatto di corpi e volti bellissimi, da modelli o divinità greche, si sposa benissimo con la narrazione fatta di tanti dialoghi in cui le espressioni dei visi giocano un ruolo fondamentale. Ad alternarsi con lui Michele Bandini, ottimo complemento con le sue linee morbide e rotonde. In entrambi i casi i colori accesi scelti da David Curiel valorizzano le matite e rinforzano anche visivamente le differenze tra le diverse personalità al centro del governo.

Un must-read che dimostra le potenzialità dell’esperimento krakoano anche senza il suo architetto principale.


Immortal X-Men #1-10
Storia: Kieron Gillen
Disegni: Lucas Werneck e Michele Bandini
Colori: David Curiel E Dijjo Lima
Lettering originale: Clayton Cowles

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#103 Peccati mutanti


IL PAUROSO SPIDER-MAN: IL LADRO DEL SONNO

Torna Juan Ferreyra ad illustrare una miniserie dell’amichevole Uomo Ragno di quartiere e tornano le atmosfere horror per Peter Parker.

Questa volta alla scrittura troviamo Saladin Ahmed, che sostituisce Taboo e B.Earl, il duo dietro la precedente storia con Ferreyra. L’attuale scrittore di Daredevil porta una maggiore esperienza all’interno dell’universo Marvel, lasciando da parte l’ambientazione losangelina e un cast totalmente nuovo per tornare a New York e ad esplorare le paure di Peter nei confronti dei suoi affetti più cari attraverso una domanda: cosa succederebbe se il mondo si dimenticasse della tua esistenza?.

A dominare è la sensazione di costante pericolo in cui è immerso il protagonista e che si risolve (chissà) solo nel finale, grazie ad una narrazione interna paranoica e alla costante apparizione di nuovi pericoli e trappole, con qualche richiamo a periodi e nemici passati.

La stella del volume è l’arte di Juan Ferreyra: il suo stile dipinto ricco di dettagli parte con griglie regolari e costruzioni semplici nelle scene di ambientazione quotidiana per accelerare poi quando necessario con vignette diagonali e costruzioni ardite e doppie con straordinario uso dell’effetto De Luca quando l’azione irrompe nella narrazione.

I dettagli poi dati alle scene e alle creature più spaventose come sangue, denti marci, volti scavati e occhi spiritati, uniti ad una palette fatta di rossi e colori scuri con un forte uso delle ombre ravvivano l’atmosfera di terrore, regalandoci un’altra storia fuori dal canone standard di Spider-Man e per questo originale soprattutto dal punto di vista artistico.


Spine-Tingling Spider-Man (2023) #0-4
Storia: Saladin Ahmed
Disegni e Colori: Juan Ferreyra
Lettering originale: Joe Sabino e Joe Caramagna

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#154 Poor Beasts


HONORABLE MENTIONS

DC Pride 2024


In questo volume Panini pubblica lo speciale antologico Pride 2023: un’ottima occasione per celebrare LGBTQIA+ dell’Universo DC. Tante belle storie su cui spicca quella introduttiva illustrata da Hayden Sherman in cui Grant Morrison fa il suo ritorno sulle pagine della Distinta Concorrenza.


Fantastici Quattro 16

I bambini sono tornati e questo significa che devono andare a scuola! Un esperimento di scienze preso troppo sul serio da Valeria è l’occasione per Ryan North di esplorare un’altra parte della famiglia numero uno di casa Marvel mostrando ancora una volta la sua straordinaria abilità di mescolare scienza, umorismo e affetto per i personaggi.


Ultimate Spider-Man 4

Ad alternarsi con Marco Checchetto arriva David Messina e Jonathan Hickman ne approfitta per approfondire la figura di Harry Osborn e di sua moglie... Gwen Stacy?! Un numero tutto incentrato attorno ad un tavolo, in cui il dialogo e lo scambio di idee diventano avvincenti come una scazzottata tra le vie di New York.

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