Raccontare i sentimenti: intervista a Lorenzo Coltellacci e Tamara Tantalo
Abbiamo intervistato Lorenzo Coltellacci e Tamara Tantalo a Lucca Comics & Games 2023, per parlare di Come fosse successo, la poetica storia di un amore possibile, approdato in Italia grazie a Tunué dopo la pubblicazione in Francia per Sarbacane.
Ciao Lorenzo e Tamara, innanzitutto grazie per la disponibilità e per averci concesso questa intervista. Come sta andando questa esperienza lucchese?
Lorenzo: Bagnata. A parte gli scherzi, nonostante le difficoltà a me piace sempre tornare a Lucca. È caotico, ma è un caos che abbraccia piuttosto che respingere. È una delle prime fiere in cui abbiamo l’occasione di portare il nuovo libro e per ora sta andando bene, e di questo ne sono molto felice. Tamara: Confermo tutto quello detto da Lorenzo. Sono molto contenta di vedere che i lettori stanno apprezzando Come fosse successo. Oggi è il mio primo giorno ed è già una bellissima esperienza.
In Come fosse successo, la penna poetica di Lorenzo sembra perfettamente integrata allo stile sognante ed etereo di Tamara. Come è avvenuto il vostro incontro?
Lorenzo: Avevo bisogno di un/una disegnatore/disegnatrice che fosse in grado di dare forma a questa storia molto sognante e malinconica. Mi serviva un tratto che già dal disegno esprimesse la giusta atmosfera. Nella mia cartellina di Instagram dove salvo tutti i disegnatori che mi piacciono e che potrei contattare avevo notato Tamara. Mi sembrava perfetta per questo tipo di storia, e così l'ho contattata. Lei poi è andata ben oltre tutto ciò che potessi sperare.
Tamara: Quando Lorenzo mi ha contattato venivo da un momento in cui avevo appena concluso una serie di lavori di “manodopera”, dove non è che avessi esattamente la possibilità di esprimermi appieno, di essere me stessa. Il progetto di Lorenzo è stato come una specie di faro. Ho detto di sì quasi subito: la storia mi piaceva, il modo di lavorare di Lorenzo pure, e quindi mi sono buttata.
Come fosse successo parla di sentimenti, ricordi, amori giovanili e vite possibili. Quanto è difficile trattare questi argomenti senza risultare banale o scadere nel già visto?
Lorenzo: Quando si parla di sentimenti il rischio di cadere nel retorico e nel banale è sempre dietro l’angolo. Il modo migliore per evitarlo è essere sinceri con se stessi e quindi con il lettore. Devi scavare dentro di te e cercare di metabolizzare quelle sensazioni, quei sentimenti, senza mai semplificare. Viceversa bisogna cercare l’approfondimento, lo svisceramento di determinati rimorsi, rimpianti, delusioni, situazioni. In sostanza devi essere reale, guardare intorno a te e dentro di te.
I dialoghi sono precisi, realistici, mai troppo forzati, a tratti toccanti ed emozionanti. C'è qualcosa di autobiografico nella voce dei personaggi?
Lorenzo: Anche per i dialoghi si ritorna a quanto appena detto: è importante che siano veri e per esserlo bisogna attingere dal vissuto. Li considero una parte fondamentale del fumetto e occupano molto del mio lavoro. Ormai non uso più didascalie: per quanto mi riguarda il fumetto funziona perfettamente con immagini, balloon e spazi bianchi. Questi tre elementi sono tutto ciò che mi serve. Poche parole ben piazzate, evitando lunghi spiegoni che appesantiscono il tutto. Un espediente molto utile che adotto sempre per i miei dialoghi è, appena finisco di scriverli, di leggerli ad alta voce in casa. È un ottimo trucco per capire se sono credibili. Sai, nella testa funziona tutto benissimo, ma già sentendoli rimbombare nella stanza ti puoi rendere conto se ciò che hai scritto tiene oppure se è qualcosa di un po’ finto.
La colonna sonora, dai Killers ai Talking Heads, dai Bombay Circle a Paolo Conte, è un elemento importante della storia e si inserisce perfettamente nella narrazione.
Lorenzo: La colonna sonora serve semplicemente da rafforzativo, e la scelta dei brani dipende ovviamente dall’atmosfera che volevo dare a ciò che stavo raccontando in quel momento. Le canzoni accompagnano gli stati d’animo dei protagonisti così come i punti della svolta della storia: servono a rendere il tutto più reale.
Quanto è difficile riportare su carta le emozioni dei protagonisti, in una storia poi dove i sentimenti sono parte fondamentale dello svolgimento del plot?
Tamara: Non è semplice, anche perché rappresentare i sentimenti significa prima di tutto percepirli. Solo così puoi trasmetterli ai tuoi disegni. Detto questo se ci pensiamo tutte le storie d’amore un po’ si assomigliano: ognuna è diversa dall’altra ma qualcosa di simile si ritrova sempre. Magari certe situazioni le hai vissute in modo diverso, ma i sentimenti li riconosci. Questo è stato il punto di partenza da cui sono partita. Ho messo molta cura e attenzione nelle espressioni dei personaggi proprio per veicolare qualcosa in cui tutti, anche solo parzialmente, possano identificarsi.
Colpisce, sin dalle prime pagine, la narrazione in parallelo tra passato e presente, in cui ogni segmento temporale ha la sua caratterizzazione cromatica: l'azzurro scolorito di un presente malinconico e il giallo ocra di un passato verso cui provare nostalgia. Cosa vi ha portato verso queste scelte precise nella colorazione?
Tamara: La scelta dei colori è stata quasi spontanea. Avevo bisogno di suddividere presente e passato e quindi già da questo sono stata trascinata subito verso il giallo e l’azzurro come colori predominanti. Sentendo poi che la storia mi comunicava molta malinconia, per rappresentare questo presente in cui il protagonista, Francesco, non riesce a trovarsi avevo bisogno di colori spenti, più grigi. Per il passato invece ho utilizzato un giallo acceso, perfetto per rappresentare gioia, nostalgia, essendo il “luogo” dove Francesco vorrebbe tornare. L’ocra (e le sue sfumature) se ci pensiamo inoltre rimanda subito alle vecchie foto sbiadite, quindi è stata proprio una scelta naturale e quasi immediata.
Questa storia è approdata inizialmente nelle librerie francesi. Come si è poi giunti alla sua pubblicazione in Italia per Tunué?
Lorenzo: Come fosse successo è una storia pensata per il mercato francese, visto anche lo stile di Tamara. La voglia di portarla in Italia c’era comunque fin da subito, perché questo significa partecipare a fiere come Lucca Comics & Games e avere un riscontro vicino e diretto coi lettori. Io con Tunué avevo già fatto due libri: con loro sto facendo un percorso. Glielo abbiamo fatto leggere ed è piaciuto molto. Come fosse successo inoltre si inserisce benissimo nel catalogo Tunué: rientra nel tipo di storie che vuole raccontare la casa editrice. Il connubio è stato quindi perfetto.
Tornerete a lavorare insieme, visto il bel sodalizio che avete creato su queste pagine? Potete già anticiparci qualcosa dei vostri prossimi lavori?
Lorenzo: L’intenzione è quella di continuare a fare cose insieme. Abbiamo delle idee e stiamo cercando di vedere dove possono portarci.
Tamara: Le idee ci sono, la voglia anche. Mi sono trovata benissimo a lavorare con Lorenzo e non vedo l’ora di vedere cosa ci riserverà il futuro.
Grazie mille per la disponibilità, vi facciamo ancora i complimenti per il vostro splendido lavoro.
Intervista a cura di Andrea Martinelli, con il contributo di Giuseppe Lamola (il Sommo Audace), realizzata dal vivo durante Lucca Comics & Games 2023
Gli autori