Retrocomics 10 – Il 1981

Prosegue lo sguardo al passato del mondo del fumetto con alcuni titoli del 1981

Retrocomics entra in doppia cifra e lo fa ricordando il 1981, anno in cui:

Esce Ultima I: The First Age of Darkness, il primo di una serie che acquisterà grande importanza nel panorama videoludico.

Debutta al cinema Giallo in casa Muppet, unico film dei Muppet diretto da Jim Henson.

Elias Canetti vince il premio Nobel per la letteratura.

Ma a noi interessano i fumetti usciti in quegli anni, quindi partiamo subito.

(Ah! L’unico criterio seguito per la scelta dei tre fumetti è il mio gusto personale, a prescindere dai dati di vendita o altro.)


OCCHI DI GATTO

La scelta era tra Touch di Mitsuru Adachi e Cat’s Eye (Occhi di gatto, da noi): considerando che nell’articolo sul 1980 avevamo già parlato di un’opera del Maestro Adachi, ci concentreremo sul manga di Tsukasa Hojo.

È praticamente il suo primo lavoro serializzato, pubblicato sulla più iconica delle rivista manga, Weekly Shōnen Jump, edita da Shueisha, rivista che ospiterà negli anni Ottanta opere come Dragon Ball, Hokuto no Ken e molti altri capolavori.

Ma Occhi di gatto sarà all’altezza di questi titoli? No, assolutamente. 

Anche se migliorerà notevolmente nel proseguio del fumetto, il tratto è ancora acerbo, la storia - per usare un eufemismo - è zoppicante, non avendo un centro di gravità permanente e le tre sorelle protagoniste, che dovrebbero avere tutte e tre la stessa importanza, hanno peso differente essendo due di loro sempre un po’ sacrificate rispetto alla terza.

Tuttavia il fumetto otterrà un grande successo, vendendo più di venti milioni di copie e sarà per l’autore una palestra per la creazione dell’opera principale di Hojo, quel City Hunter che nel periodo 85-91 venderà più di cinquanta milioni di copie e vedrà al lavoro, come assistente, un giovane Takehiko Inoue.


NEXUS

Per la scelta del comics del 1981 ho avuto un annoso problema: le alternative erano Love and Rockets o Nexus, Los Bros Hernandez o Mike Baron & Steve Rude. Ho scelto il secondo perché, oltre ad essere un’interessantissima opera sci-fi, ho deciso di dediacare a Love and Rockets un articolo approfondito essendo una delle mie serie preferite di tutti i tempi.

Parliamo, dunque, di questo supereroe cosmico che avrà una travagliatissima vita editoriale.

Nexus debutta come una mini in tre numeri in bianco e nero, con un tratto fortemente debitore del lavoro di Alex Toth su Space Ghost e con una trama che subirà vari reboot (vi consiglio, Nexus: The Origin che potrete trovare in italiano su quello splendido tentativo che fu Hyperion, rivista pubblicata da Star Comics).

È un fumetto con un cast di personaggi assurdi, composto in larga parte da alieni di ogni tipo con forti personalità e utilizzati per veicolare una pesante critica sulla società di quegli anni ed evidenziandone le storture capitalistiche e consumistiche - chiaramente filtrate da un occhio nordamericano. 

Il tratto di Steve Rude, da acerbo si affina molto velocemente trovando una sua dimensione  estremamente elegante: basti immaginare la finezza con cui raffigura i suoi personaggi femminili.

L’episodio editoriale di Nexus ben rappresenta lo scenario fumettistico statunitense di quegli anni: la presenza di case indie, indipendenti rispetto a Marvel e DC, che avranno una fine ingloriosa pur avendo proposto fumetti splendidi e lanciato al contempo molti autori.


FRANK CAPPA

In Italia arriverà solo nel 1982 grazie a L’Eternauta per poi passare su Lanciostory e sulla collana Euracomix.

Di cosa sto parlando? Di Frank Cappa di Manfred Sommer, autore spagnolo che i lettori di Tex dovrebbero ricordarsi...

Ma chi è Frank Cappa? È un reporter che documenta alcune delle guerre del ventesimo secolo, uno dei periodi più sanguinosi e devastanti della storia, dall’Asia all’Africa lo troviamo a confrontarsi con l’orrore della violenza e dell’odio. 

Sommer evita i facili sentimentalismi mostrando scene di una durezza insopportabile ma necessarie a testimoniare a cosa può arrivare l’essere umano quando smette di considerare l’altro un suo simile.

Alcuni vi diranno che è un fumetto minore, io vi dico solo di leggerlo anche per ricordarvi che molti dei conflitti in giro per il pianeta sono fomentati dal cosiddetto “mondo civile”.


Al prossimo appuntamento per il 1982, anno in cui esordiranno opere come Akira o Wolverine...

Luca Frigerio

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