Letture seriali: Zagor/Flash - La Scure e il Fulmine

Correre, più veloci della Fantasia


Per un curioso caso editoriale, in questi ultimi giorni, ho avuto il piacere di immergermi, con occhi pieni di stupore, in due escursioni nel Fumetto che celebra il suo incanto più giocoso, quello che non si fa ingabbiare, quello che diventa espressione di divertimento e omaggio, con l'immaginazione del bambino dentro di noi che prende le redini e va dove vuole, facendo scontrare mondi ed idee solo in apparenza antitetici.
E se di Crossover vi ho già parlato, adesso è la volta di concedere questo mio piccolo palcoscenico, qui sul blog de Gli Audaci, ad un incontro che attendevamo sin dal suo annuncio, in quel di Lucca Comics & Games 2018.
Ne è passato di tempo e inchiostro sotto i ponti da allora, ma adesso eccoci qua, con questo bel volume cartonato appena proposto da SBE, che racchiude La Scure e il Fulmine, ovvero il team-up tra Zagor e Flash, due degli Eroi più popolari di Sergio Bonelli Editore e DC Comics, nella sua interezza, compresa quindi anche del prologo edito in precedenza.


Un incontro che anche adesso, dopo averlo letto, mi sembra incredibile anche solo esista. E lo dico nell'accezione migliore della cosa, con quel sorriso del mio "bambino dentro" che si staglia da orecchio a orecchio.
Son cresciuto leggendo Le Battaglie del Secolo, ve la ricordate? La collana dell'allora Marvel Italia, che proponeva gli incontri tra le tutine della Casa delle Idee e quelle della Distinta Concorrenza, due universi solo apparentemente in conflitto, ma che si univano per regalare emozioni uniche, nel vero senso della parola, visto che erano one-shot votati solo alla miglior Fantasia di un momento.
Ma appunto, erano supereroi che incontravano/scontravano con supereroi. In qualche modo, c'erano fondamenta simili ad unirli, non importa se uno dei protagonisti era stato morso da un ragno radioattivo oppure andava in giro a proteggere innocenti in costume da pipistrello. Appartenevano tutti alla stessa categoria.
Persino Rat-Man, per quanto comico sia, è pur sempre un eroe con calzamaglia, mantello e orecchie da Topo, in quei suoi esilaranti incontri con gli Eroi Marvel realizzati da Leo Ortolani agli albori della Collection, oggi un Cult assoluto del panorama fumettistico italiano.
Ma qui parliamo degli Eroi Bonelli.

Sugli scaffali delle edicole, raramente li vediamo esposti vicini ai supereroi, e in cuor nostro, di amanti dell'Avventura disegnata, risulta difficile definirli allo stesso modo delle calzamaglie colorate, anche se lo Spirito con la Scure stesso indossa una casacca sgargiante, e tutti i personaggi della Casa di Via Buonarroti vestono sempre uguali, iconici, proprio come i costumi che vediamo sulle pagine dei comics.
Ci sono gli Americani e poi ci sono i Bonelli. E anche se le loro storie sono ambientate spesso negli Stati Uniti, è davvero difficile pensare ad un accostamento, anche solo empirico, tra questi due mondi di carta stampata e nuvolette parlanti.
Eppure questo volume esiste: La Scure e il Fulmine è qui a dimostrare che un incontro è possibile, funziona, e che Zagor e Barry Allen hanno in comune più di quanto sembri, e non solo per mera frase fatta.


E ancora una volta, sono costretto ad usare il termine "Amore".
Un sentimento forte, per quell'Arte che è il Fumetto, nella sua accezione più popolare, di Fabbrica dei Sogni e del Fantastico, e che qui trova ancora una volta pura concretezza in forma di libro da scaffale.
Perché quello che ha mosso Giovanni Masi e Mauro Uzzeo è Amore per la voglia di raccontare una storia, Amore per il personaggio creato da Guido Nolitta (aka Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri e quello stupendo crocevia dell'Impossibile che è Darkwood, Amore per il character ideato da Gardner Fox e Harry Lampert, con tutta la passione e la luce negli occhi che può generare il poter mettere le mani su una scatola dei giocattoli che viene da oltreoceano.
Ma non è un Amore cieco, anzi.
I due autori hanno ben chiaro il potere e la responsabilità di ciò che gli viene richiesto, ovvero dare vita ad una trama che sia appassionante, vincente e che sappia rispettare i due personaggi e la loro cronistoria, ideando un amalgama che funzioni in ogni singola parte.
E posso dire che ci sono davvero riusciti appieno, per mille scalpi!
Senza farsi mancare praticamente nulla: un violento massacro ai danni di un intero villaggio indiano, un ragazzino che, marchiato con un simbolo sul petto, finisce per fare da tramite tra due Eroi distanti universi paralleli.


Il potere del Velocista Scarlatto gli permette di abbattere questo confine, e una volta giunto nella foresta di Darkwood, ecco che avviene il classico fraintendimento tipico di questi team-up, è un topos narrativo fondamentale e come è giusto che sia, al primo incontro, i due se le danno a suon di cazzotti.
Ma com'è possibile, direte voi. Per quanto un combattente forte e allenato, Zagor è pur sempre un uomo normale, mentre Flash padroneggia la Velocità e...
Fidatevi di me, Uzzeo e Masi hanno davvero pensato a tutto, anche a questo, anche a spiegare perché e percome sia possibile che due dei villain più popolari di entrambi gli Eroi siano non solo presenti ma persino alleati, in uno scontro senza esclusione di colpi bassi e scienza impazzita.
Non vi dirò i loro nomi, ma forse avrete capito chi sono, e come per Zagor e Barry, anche loro hanno in comune più di quanto possa sembrare...


Un'Avventura piena di ritmo e Fantasia, quella bella, quella che diverte e si diverte, che cerca di sfruttare tutta la sospensione dell'incredulità che gli è concessa, senza dimenticarsi la regola chiave: a Darkwood è davvero tutto meravigliosamente possibile.
Dimostrando una volta di più quanto realmente moderno e duttile possa essere lo Spirito con la Scure, forse l'unico personaggio della SBE che non teme di confrontarsi con tutto quel prisma di possibilità che è l'Avventura, dove "Senza Confini" è solo una nuova sfida da affrontare.

Western e "realistico" quando deve incontrare il futuro Aquila della Notte, in un evento a fumetti atteso da una vita e che la collana Tex Willer, con le avventure del futuro Ranger da giovane, ha permesso di creare con una giusta ed importante cornice, per far sì che tutto vada come dovuto, senza ricercare chissà quale astruso manufatto nascosto in un qualche anfratto di casa di El Morisco, ma semplicemente facendo collimare un esatto momento nel Tempo, anche storico.
Capace di viaggiare su navi volanti con Dragonero e di affrontare senza battere ciglio un principio di invasione aliena con Brad Barron, visto che gli omini verdi lui li sconfigge da molto più tempo e con migliori risultati.

Imbattibile, ma non invincibile, umano e perciò capace anche di sbagliare, sempre col cuore al posto giusto, in difesa dei più deboli e pronto a non dichiararsi mai sconfitto, rispondendo colpo su colpo ad ogni sfida.


Se ci pensate bene, questa descrizione calza alla perfezione anche allo stesso Flash, perché Masi e Uzzeo sanno quali carte giocare con Patrick e Barry, gli uomini dietro le icone, sanno quali tormenti personali si portano dentro, quali dolori e lutti, e sono incredibilmente questi i veri punti di contatto che danno colore a quest'avventura scatenata, anche più della tavolozza di Adele Matera e Luca Saponti., i quali compiono un lavoro di grande sintonia con l'operazione e ben adatto sia al mercato italiano che a quello USA.

E sfida da far tremare i polsi lo è stata anche per il disegnatore chiamato a mettere la sua matita al servizio di tutto questo, Davide Gianfelice.
In egual misura, l'artista milanese ha saputo coniugare due mondi e due modi di vedere il fumetto, dove la gabbia bonelliana è pronta a rompersi per far spazio all'incedere spettacolare dei comics a stelle e strisce, omaggiando la migliore tradizione di Flash (che ben conosce, vista la sua straordinaria carriera negli States) così come l'estro del Maestro Ferri, citato apertamente in una splendida scena del prologo, ma è la prima di tante, che permeano un racconto leggibilissimo, chiaro, ricco di azione e potenza.


Questo primo tassello della partnership tra SBE e DC Comics è un bel pollice alto e alza l'asticella per quelli che lo seguiranno, ovvero Justice League/Nathan Never e Batman/Dylan Dog.
Un volume da avere, non solo per spirito collezionistico.
"La Scure e il Fulmine" è una degna chiusura per le celebrazioni del sessantennale zagoriano, ma sopratutto una vigorosa, decisa stretta di mano tra il Lettore di Fumetti e la sua Immaginazione, in un braccio di ferro che non smette di regalare emozioni. A patto che si lasci vincere la seconda (magari senza farglielo notare), perché i dogmi del Multiverso sono fatti della stessa materia dei sogni di un ragazzo, intento a leggere e a sognare che la sua camera sia una capanna che si affaccia sulla palude, con un messicano panciuto là fuori, intento a cucinare, e quel fulmine nel cielo, forse il presagio dell'Avventura più grande!

Zagor/Flash: La Scure e il fulmine
Marzo 2022

Testi: Giovanni Masi e Mauro Uzzeo
Disegni: Davide Gianfelice
Colori: Adele Matera e Luca Saponti


Per le immagini: © & TM DC. (s22) © Sergio Bonelli Editore 2022

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