Il Mecenate Audace: Divin Esule
Divin Esule - Il viaggio di Dante Alighieri non è, però, solo una biografia. Anzi, non è per niente una biografia, ma un viaggio onirico che incrocia spesso la realtà: unire sogno e realtà è proprio lo scopo di questo libro, un po’ fumetto e un po’ saggio storico-geografico.
Pubblicato da Libreria Geografica in collaborazione con Edizioni Astragalo, il fumetto è opera dei due autori Ivan Pelizzari e Stefano Carreri, che hanno tracciato il vagabondare di Dante in diverse città italiane, lasciandosi ispirare molto liberamente dalla sua biografia. Con il prezioso contributo dei cartografi della casa editrice e dei redazionali di Luca Di Palma e di Federica Mingozzi, Divin Esule è un volume in cui fumetto, mappe cittadine, dati storici, scienza e letteratura collaborano insieme: un esperimento intrigante e ricco di potenzialità, anche se purtroppo non riuscito del tutto, specialmente in alcuni aspetti.
Spunto di ispirazione è un passo del Convivio, scritto da Dante proprio durante l’esilio: "tre potenze, cioè vivere, sentire e ragionare... è manifestissimo che queste potenze sono intra sè per modo che l'una è fondamento de l'altra". I due fumettisti rendono visibili queste tre potenze sotto forma di personaggi-spirito, che accompagnano Dante lungo tutto il suo esilio per aiutarlo a comprendere al meglio sé stesso.
Il volume è formato da nove tappe e da altrettanti capitoli a fumetti, intervallati dalle mappe delle diverse città e da un approfondimento che indaga sia il rapporto di Dante con quella città sia le sue trasformazioni nel corso del tempo. La prima tappa è Roma, città in cui Dante si trovava quando Carlo di Valois invase Firenze. In seguito il poeta non sarebbe più tornato in patria, dato che pochi mesi dopo sarebbe stato condannato all’esilio perpetuo. Già da questa prima parte si ritrovano alcuni elementi fondanti del volume: la presenza di esseri spiritici e fantastici (come la prima delle tre potenze, ma anche il mostro volante a più teste cavalcato da Corso Donati, a capo della fazione dei Guelfi Neri) e la volontà di raccontare non solo il Dante-poeta, ma anche il Dante-politico e il Dante-soldato... insomma, il Dante-uomo.
Di capitolo in capitolo, chi legge troverà Dante ad Arezzo, Forlì, Bologna, Treviso, Verona (con tanto di omaggio non solo a Romeo e Giulietta, ma anche a Gianni De Luca) e Padova, oltre che nelle zone della Lunigiana e del Casentino. Attraverserà insieme al poeta le strade e i paesaggi di tutte queste città, ma anche alcuni personaggi storici che hanno incrociato il cammino di Dante durante il suo esilio.
L’aspetto più interessante di Divin Esule è sicuramente l’unione tra l’adattamento onirico a fumetti dell’esilio di Dante e gli approfondimenti storici e geografici, che volendo permettono a chi legge di organizzarsi il proprio itinerario dantesco in giro per l’Italia. L’aspetto meno convincente, invece, sta proprio nelle storie a fumetti: probabilmente l’idea di usare le tre potenze del Convivio “personificate”, in forma quasi di spirito, non è stata molto efficace per raccontare il Dante-uomo. Sarebbe comunque interessante leggere altre varianti di questo stesso format, magari con altri personaggi storici che, nel corso della loro vita, hanno viaggiato in lungo e in largo.
Una nota sulle mappe: sarebbe stato ancora più stimolante inserire non le piante delle città moderne, ma quelle contemporanee a Dante. Infatti chi legge non si trova davanti la mappa della Roma medievale, ma quella moderna, che potrebbe un po’ spaesare.
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