Il Mecenate Audace: La Testa del Principe Nero
Durante la Guerra dei Cent'anni, un misterioso "cavaliere sussurrante" cerca vendetta
Tra fiere cancellate e assembramenti da evitare, il 2020 ha cambiato i piani non solo delle case editrici, ma anche dei collettivi indipendenti. Prendiamo Gianluca Girelli e Nas Kirchmayr del collettivo StorieBrute, ad esempio: da mesi sceneggiatore e disegnatore stavano studiando un fumetto ambientato nel XIV secolo, nel bel mezzo della Guerra dei Cent'anni, e, piuttosto che lasciare i lettori a bocca asciutta, gli autori hanno deciso di condividere man mano i capitoli del fumetto online, sul sito di StorieBrute.
Così, anche senza fiere, possiamo leggere
i primi due capitoli (in totale saranno 10) di La Testa del Principe Nero: Il
Cavaliere Sussurrante e Uomini e Lupi.
Il titolo è un chiaro riferimento a Edward
di Woodstock, soprannominato "Principe Nero", erede al trono
d'Inghilterra e uno dei più grandi condottieri del suo tempo. A lui si devono
le vittorie inglesi delle battaglie di Crécy (1346) e di Poitiers (1356), in
un'epoca in cui la cavalleria pesante stava cominciando il suo declino.
La Testa del Principe Nero è ambientato tra queste due storiche battaglie: nel 1355, nella provincia francese di Linguadoca. Nel primo capitolo, attraverso gli occhi di due ragazzini rimasti orfani a causa di un attacco inglese, conosciamo i due personaggi principali: Grifone da Zena, balestriere genovese, e un giovane cavaliere francese con l'inquietante abitudine di parlare da solo... o forse con qualcuno che solo lui riesce a vedere.
Grifone ha deciso di seguire e supportare il cavaliere nella sua ricerca del
Principe Nero, che vuole a tutti i costi uccidere: una missione che, ai suoi
occhi, sembra quasi divina. La Linguadoca, però, è ricca di insidie... e non
solo per la presenza di soldati inglesi: il popolo francese si sente
abbandonato dal suo stesso re ed è pronto a tutto, pur di sopravvivere (come
viene raccontato soprattutto nel secondo capitolo).
Già in Il Cavaliere Sussurrante scene di dialogo e di scontri si alternano fluidamente, offrendo al lettore una Francia medievale cupa e violenta, abbandonata a se stessa. La meticolosa ricerca storica si ritrova sia nella sceneggiatura che negli ambienti e nelle scene rappresentate, specialmente in quelle d'azione: le abitazioni umili dei popolani francesi, le armature dei cavalieri, le armi di arcieri e balestrieri (con un'attenzione particolare alla gestualità) e i combattimenti hanno una propria "fisicità" e una coerenza che immerge piacevolmente il fruitore in quel contesto specifico. Sono anche una garanzia per i lettori esigenti, alla ricerca di fumetti storicamente accurati, senza che siano biografie o saggi a fumetti ma avventure originali.
La
Testa del Principe Nero è solamente agli inizi, ma
questi due capitoli gettano delle buone e solide basi, lasciando i lettori in
preda alle domande: perché il cavaliere è così ossessionato dal Principe Nero?
Qual è il suo passato? E perché Grifone ha deciso di seguirlo? Per saperlo,
possiamo solo rimanere aggiornati continuando a leggere il fumetto sul sito di StorieBrute.
Se i lavori del collettivo vi hanno incuriosito, consigliamo anche il loro primo antologico: Longobardae, un volume con fumetti, illustrazioni e approfondimenti sul popolo dei Longobardi.
Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.