Letture seriali: Samuel Stern #19

Tante anime, tanti Inferni


Fa il suo esordio con il seguente articolo una nuova rubrica, dal titolo Letture seriali, frutto dell'inedita collaborazione con Il Nerdastro, incentrata sull'analisi e l'approfondimento di fumetti seriali di recente pubblicazione. Inevitabile pensare di inaugurarla con Samuel Stern, serie edita da Bugs Comics che stiamo seguendo sin dall'inizio con estremo interesse.
Nel dare il benvenuto al Nerdastro nel team degli Audaci, vi auguriamo come sempre buona lettura.


Ancora una volta la "vera" Edimburgo fa da sfondo a Samuel Stern con la sua Storia personale, e non poteva essere altrimenti dato che il titolo del #19 è I Sotterranei di Edimburgo, in una vicenda che s'innesta con quella dell'epidemia di peste che sconvolse la città nel 17° Secolo e che ci porta a conoscere uno dei siti più infestati di tutta la Scozia, noto come Mary King’s Close.
Ancora una volta, il lavoro a "sei mani" di Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago è eccellente, con una storia che potrebbe richiamare alla mente l'ottimo Valery (di diritto, uno degli albi migliori della collana sinora) per quanto riesca a scavare in un vissuto quotidiano che potrebbe essere quello di ognuno di noi, ponendo uno specchio tra il lettore e il protagonista del "caso del mese", Alan, un vecchio amico di Samuel.

Questi è un attore male in arnese che, partito con grandi sogni, si è ridotto a fare da figurante in uno spettacolo per i turisti che visitano il Mary King's Close succitato. Il Rosso viene invitato ad assistere ad una di queste recite e dare un suo parere su un libro che l'uomo ha scritto. Alan è entusiasta di rivedere il sodale di un tempo e, anche se Samuel si sente a disagio (leggendo il fumetto scoprirete perché), è quando percepisce un demone che sta prendendo forma dentro l'amico che si sente direttamente chiamato in causa e costretto a fare qualcosa per aiutarlo. Sempre che Alan voglia davvero essere aiutato.


Una storia che affonda i suoi neri artigli nelle delusioni, nei rimpianti, nei vicoli ciechi (che qui diventano letterale forma di incubo) in cui spesso la vita può farci finire, in quelle tante, piccole insoddisfazioni che lentamente finiscono per essere le sbarre dietro cui rinchiudiamo in trappola la nostra anima, facile preda di orrori senza nome.
Orrori che la matita di Antonio Mlinaric porta in scena lasciando i personaggi recitare il ruolo che il destino - e gli sceneggiatori - sembrano aver scelto per loro. È un cammino verso un delirio sempre più lucido, un muro di (in)certezze che Alan ha costruito per illudersi di avere ancora un sogno da afferrare, un successo sperato e mai raggiunto.

Graficamente, un lavoro, di chine ed espressioni, che rimane impresso, confermando la straordinaria varietà di artisti e talenti che Bugs Comics sta reclutando e facendo conoscere al pubblico delle edicole, forti in questo della grande tradizione similare bonelliana.

Ma la forza de I Sotterranei di Edimburgo sta nel suo piantare ancora una volta un seme nel lettore, una domanda, una riflessione che rimane anche ad albo riposto nella collezione, quasi ad accompagnarlo verso quel Male che sta sempre più addensandosi nelle pagine della collana, diventando sempre più forte e che un giorno deflagherà con la sua potenza narrativa. In questo caso, sta tutto nella sequenza alle pagine 34-37, dove un sempre più disilluso Samuel espone ad un attento Angus Derryleng i suoi dubbi, le sue angoscie sul ruolo in questa lotta che spesso appare così insensata, impossibile da spiegare con i semplici dogmi della religione canonica.

Perché, come scrisse Friedrich Nietzsche, "Chi combatte contro i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E quando guardi a lungo in un abisso, anche l'abisso ti guarda dentro". E quando, come Samuel, guardi ogni volta in un diverso Inferno, quanto a lungo pensi che la tua anima possa resistere, prima di diventare a sua volta la tua personale dannazione?



Samuel Stern #19 - I sotterranei di Edimburgo
Bugs Comics, maggio 2021

Sceneggiatura: Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago
Disegni: Antonio Mlinaric
Copertina: Maurizio Di Vincenzo, Valerio Piccioni ed Emiliano Tanzillo

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