Sharkey - Il cacciatore di taglie

Il nuovo fumetto Millarword targato Netflix, con i disegni di Simone Bianchi


Ancor più che in altre sue produzioni recenti, con Sharkey - Il cacciatore di taglie Mark Millar dimostra la sua propensione a realizzare plot per blockbuster a fumetti già pronti per la trasposizione televisiva.
E se da un lato ciò risulta naturale, trattandosi di una produzione Netflix derivante dall'accordo che già ha dato vita a The Magic Order e Prodigy, dall'altro purtroppo alla creazione di concept stimolanti non sempre consegue uno sviluppo congruo in grado di soddisfare appieno il lettore con una storia realmente appassionante e con personaggi tridimensionali.

Cover di Frank Quitely.

Lo scenario è chiaramente fantascientifico: la storia narra le avventure di un cacciatore di taglie a bordo di un furgoncino dei gelati riconvertito in nave spaziale, con un ragazzino come spalla. Oltre alla sci-sci-fi, queste pagine rievocano da vicino un contesto western alla Sergio Leone, elemento che potrebbe in qualche modo accomunare questo volume a The Mandalorian, il recente spin-off televisivo di Star Wars che ha rappresentato un riuscito tentativo di addentrarsi in territori poco esplorati.
Sono presenti infatti alcuni leitmotiv del western che hanno caratterizzato la "Trilogia del dollaro", a partire dallo stesso protagonista, un bounty killer che potrebbe essere tranquillamente traslato in un pistolero dell'Ovest americano nell'Ottocento, magari con le sembianze di Clint Eastwood.


La storia scritta da Millar purtroppo intrattiene senza entusiasmare fino in fondo, per via di uno sviluppo un po' affrettato e di un buon numero di spunti che avrebbero meritato maggior spazio. L'eccentricità del protagonista viene appiattita in corso d'opera e la caratterizzazione dei comprimari purtroppo non riesce a raggiungere un buon grado di tridimensionalità.
Uno dei punti di forza è invece rappresentato dalle tavole di Simone Bianchi (qui coadiuvato ai colori da Matteo Vattani e Simone Peruzzi): pittoriche, dettagliate e dinamiche soprattutto nella prima parte del volume, con una discreta quantità di quelle eleganti soluzioni nel layout che hanno fatto la fortuna dell'artista toscano. Queste caratteristiche lasciano purtroppo spazio a tavole meno curate e con un tratto più grossolano negli ultimi episodi. In generale però va rimarcato come la maggior immediatezza visiva di Simone Bianchi rispetto al passato giovi nella fruizione dell'opera, in particolare per il suo essere leggera e senza eccessive pretese.
Poco male: siamo sicuri che sia già in dirittura d'arrivo un nuovo blockbuster targato Millarworld.

Il sommo audace




Sharkey - Il cacciatore di taglie 

Editore: Panini Comics

Testi: Mark Millar
Disegni: Simone Bianchi
Assistenza ai colori: Matteo Vattani e Simone Peruzzi

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