Il Mecenate Audace: Futura vol.1

Viaggio nel passato segreto di una città futuristica


Una pilota sperduta, un pianeta inospitale, una città di robot, un uomo con una grande ambizione: questi sono gli elementi che man mano emergono nel primo volume di Futura - The Pearl of Hardin07, una graphic novel fantascientifica interamente a colori, scritta e disegnata da Leonardo Piantoni. Il fumetto, disponibile in versione digitale sul sito dell’autore, segue le vicende travagliate di Rebecca Forti, una pilota stellare del 2277.


La storia comincia con la protagonista che, in seguito ad un guasto della sua navicella spaziale, è costretta a naufragare su un pianeta sconosciuto: Hardin07, che il sistema di bordo identifica come inospitale. I dati però non corrispondono alla realtà: infatti Hardin07 si rivela essere un pianeta con aria respirabile, che alterna paesaggi desertici a foreste rigogliose (come viene mostrato dalle belle tavole paesaggistiche dell’autore), abitati da animali selvaggi.

Mentre cerca un modo per tornare in orbita, Rebecca esplora Hardin07 insieme al suo cagnolino Romolo e si imbatte in una città atipica, Futura, con una tecnologia che ricorda quella degli anni Novanta del XX secolo, ma più sviluppata. Futura non è abitata da esseri umani ma da robot e intelligenze artificiali che continuano a mantenere attiva la città, conservandola così com’è sempre stata per secoli e secoli. Nel tentativo di tornare a casa, Rebecca dovrà prima scoprire il segreto di Futura e il suo passato, legato ad un essere umano di nome Lawrence Mason. Oltre a questo, però, dovrà fare i conti con le sue debolezze di essere umano...

Fin dalle prime tavole, il fumetto immerge il lettore nel pianeta Hardin07 alternando tavole fortemente vignettate ad altre di ampio respiro, volte a mostrare la flora e la fauna di questo mondo sconosciuto. Il disegno è molto tradizionale, così come la storia che, soprattutto nel finale, sembra omaggiare quel genere di racconti sci-fi tipici delle riviste weird, esagerati e imprevedibili. Che sia amante o meno di questo tipo di fantascienza, il lettore rimane comunque affascinato dalle svolte narrative della trama, che lo conducono alla fine di questa prima parte con un finale inaspettato che lo porterà a porsi molte domande sulla storia e sui suoi comprimari.


Per chi vuole continuare a leggere fumetti di fantascienza, magari dal sapore meno tradizionale, consigliamo la raccolta dell’etichetta indipendente Attaccapanni Press (trovate la scheda del collettivo sul sito del Mecenate Povero) a tema robot e intelligenze artificiali: Synth/org, un’antologia che raccoglie diversi esordienti e professionisti italiani (alla quale qualche giorno fa abbiamo assegnato il premio come Miglior autoproduzione all'ultima edizione degli Audaci Awards, n.d.r.). Buona lettura!
Il Mecenate Povero
(Vanessa e Marco)


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