Napoleone - Le ali di Allegra (Le Storie #81)

Il primo numero di una trilogia inedita tra noir, sogno e realtà


Ultimamente la collana Le Storie Bonelli ha riservato ai lettori diverse piacevoli sorprese. In questo 2019, dopo la bella trilogia storica scritta e disegnata da Gigi Simeoni e il ritorno dei protagonisti di Tropical Blues in una storia doppia che mescolava sapori esotici e gusto dell'avventura, ha riportato in edicola un personaggio che - senza troppi giri di parole - ci era mancato davvero molto: Napoleone Di Carlo, l'albergatore entomologo ideato da Carlo Ambrosini.


"La straordinaria creatura consegnata alle stampe da Carlo Ambrosini nel 1997 ha seguito molti di voi per ben dieci anni, istituendo un legame di affetto, curiosità ed emozione che - immaginiamo - è stato doloroso spezzare... E che noi siamo lieti di poter ricucire."
Con queste parole, nella solita introduzione dal carattere esaustivo e colto, Gianmaria Contro suggella l'atteso ritorno di questo personaggio molto amato (e del suo raffinato contesto narrativo). Napoleone è stato protagonista di storie dal taglio noir con frequenti citazioni letterarie e indimenticabili inserti di elementi fantastici: quella "seducente selva onirica" fatta di creazioni dell'immaginario, i prodotti della mente umana, figure nate nell'inconscio, nel sogno, nella fantasia, che si riuniscono in un luogo "al di là degli stagni, delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari...".
È forse quest'ultima una delle creazioni più riuscite di Ambrosini per la serie (e non solo: probabilmente del suo intero percorso autoriale) la materializzazione di queste figure permette all'autore di realizzare delle fughe metafisiche e oniriche e al tempo stesso di approfondire la psicologia dei vari personaggi del "mondo reale": Napoleone e la giovane Allegra utilizzano tali "visioni" per scavare a fondo nei meandri del loro inconscio.


Le ali di Allegra, primo episodio di questa nuova trilogia di storie inedite di Napoleone, riprende il racconto delle avventure dell'investigatore entomologo sostanzialmente da dove si era interrotto circa tredici anni fa. Contestualmente, fanno il loro ritorno comprimari come la giovane Allegra, Boulet, l'Ispettore Dumas e il Cardinale (l'arcinemico del protagonista).
Al solito molto delicato e riuscito è il modo in cui Ambrosini tratta il tema della crescita, della vita che va avanti, del passare del tempo e delle evoluzioni nelle esistenze dei protagonisti, da lui trattati con un'impronta realistica che riesce a non far stridere con l'approccio onirico/metafisico ma anzi ne risalta le peculiarità.
In particolare risultano molto interessanti e credibili le evoluzioni del rapporto tra Napoleone e Allegra, che rievocano da vicino le dinamiche padre-figlia pur non essendoci propriamente una parentela di sangue. Questo e altri dettagli (come l'inizio nel mondo metafisico "al di là degli stagni, delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari...") contribuiscono inevitabilmente a generare nel lettore che già seguiva la serie quel misto tra nostalgia e immenso piacere nel ritrovare atmosfere e personaggi che mancavano da tempo. Il neofita, probabilmente, dopo un breve momento di spaesamento, può ugualmente godersi un contesto narrativo ben equilibrato e caratterizzato.
Deliziose poi le citazioni metafumettistiche a Winsor McCay e al suo Little Nemo in Slumberland (in questi mesi tornato sulle pagine del Linus diretto da Igort).


Al tavolo da disegno Ambrosini ha sfornato una splendida copertina ma anche tavole molto suggestive, confermando le sue ottime doti nello storytelling e il suo approccio molto "artistico", da amante della pittura e dell'arte in generale (come dimostrato nell'altra sua creazione bonelliana, Jan Dix). Come già in diverse sue prove recenti, va altresì aggiunta una certa tendenza dell'autore alla discontinuità, con una resa a tratti altalenante nella visualizzazione dei volti e nella congruenza e riconoscibilità dei personaggi. Resta impressa comunque la bellezza ammaliante di molte tavole, che in generale prevale sul resto.

Alcune annotazioni editoriali. Lascia un po' straniti leggere nell'ultima tavola la firma di Carlo Ambrosini accanto all'anno 2016, suggerendo quindi l'idea che questa storia fosse pronta già da 3 anni (non pochi, considerando anche le attuali tempistiche di realizzazione e pubblicazione delle serie e miniserie inedite della casa editrice meneghina, tempistiche che si sono molto ristrette rispetto al passato).
È plausibile che queste storie siano state pensate per una pubblicazione a sé stante come miniserie. Ne è una riprova il dato che, per la prima volta dall'esordio della collana Le Storie, il copertinista dell'albo non è Aldo Di Gennaro bensì lo stesso Ambrosini (già autore, come noto a molti, di tutte le copertine della serie dedicata a Napoleone).


Riguardo il prezzo, sebbene sia rimasto invariato a differenza di tutte le altre pubblicazioni Bonelli (che hanno subito un aumento a partire proprio da giugno), la foliazione si è ridotta da 114 pagine a 98 pagine e, stando a quanto comunicato da Gianmaria Contro nell'articolo introduttivo, il ritorno alle 114 pagine dopo la fine della trilogia di Napoleone coinciderà con l'aumento di prezzo.
Prima però potremo goderci, nel prossimo albo pubblicato il 13 luglio, il ritorno della premiata coppia formata da Carlo Ambrosini e Paolo Bacilieri.

Il sommo Audace




“Napoleone 1 - Le ali di Allegra” 
SERIE: Le Storie
NUMERO: 81
DATA: giugno 2019
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO, SCENEGGIATURA, DISEGNI, COPERTINA: Carlo Ambrosini



Per le immagini: © 2019 Sergio Bonelli Editore.

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