Iperibiza – L'ultima testimonianza di un futuro impossibile

Il nuovo lavoro del collettivo Trincea Ibiza è l’ultimo numero di un magazine delirante che non uscirà mai

Che aspetto avrà il futuro? Dagli archivi della redazione di Iperibiza arriva la risposta, o meglio, le risposte a questa domanda.

Che siate in cerca di avventure erotiche, di maratone alcoliche o semplicemente siate interessati allo studio etologico dei maestosi carabinieri orizzontali, Iperibiza è il non luogo in cui vi dovete uploadare.

Trincea Ibiza, il collettivo di artistə che ha già prodotto il graphic novel Nove Maghi e la sua espansione in formato gioco di carte Spaccapianeti, torna con una nuova pubblicazione dalle vibe psichedeliche.

Ogni progetto di Trincea Ibiza si distingue per un’identità anticonformista e irriverente, capace di mettere in risalto il talento e le qualità dellə artistə coinvoltə amalgamando elementi visivi molto diversi in un contesto narrativo solido e sempre divertente. 

Iperibiza non fa eccezione: i reportage dei coraggiosi inviati del futuristicamente noto trisettimanale di lifestyle e gossip sono testimonianze della reinterpretazione di un presente (il nostro in questo caso) che ha contribuito alla disgregazione delle barriere tra reale e virtuale. Non è mai dato sapere quanto ci sia di fisico e quanto di immaginario in quello che ci troviamo a leggere e se l’esperienza risulta straniante, beh, è sempre così quando si incrinano le certezze.

Iperibiza è un costrutto metavirtuale che racchiude tutto quello che un umano del futuro potrebbe desiderare. Una sorta di paese della perdizione dove tutto è concesso, fintanto che hai piedi a sufficienza per pagare.

Racchiusi in 90 pagine di colori e suggestioni visive, i resoconti degli avvenimenti di questo spazio confinato nella post-realtà vanno dall’inchiesta giornalistica alla divulgazione scientifica, dalla tribuna politica (risoltasi in combattimenti robotici), ai consigli estetici per un body-hacking all’ultimo grido. 

Iperibiza ha lo stesso grado di sovversività iconoclasta del Transmetropolitan di Warren Ellis, unito all’umorismo spregiudicato a cui siamo stati abituati in Nove Maghi.

Le storie di questo magazine immaginario sono intervallate dai commenti degli autori (che poi sono le versioni impossibili dei loro futuri pronipoti) che approfondiscono il world building di un luogo che, come per il celebre paradosso del Gatto di Schrödinger, esiste e non esiste allo stesso tempo.

Ogni storia gode di un’identità forte, figlia dell’inconfondibile stile grafico che caratterizza ciascun membro del collettivo. Si passa dal collage al minimalista, dai colori lisergici alla monocromia, mantenendo inalterato il registro umoristico e dissacrante che permea tutta l’opera ma adattandolo alle esigenze che il singolo reportage richiede.

Scegliere una singola storia da menzionare risulta quasi impossibile, ma se proprio fossi costretto, pena l’arresto e la detenzione nel carcere di Pannoling, direi Nacqui Motore, il tema del giovane Tommaso Gun Jr. III sull’ascesa del sindaco-zebra Pietro Pallavicini. Scritto con un registro da noir hard boiled, rivela una meravigliosa regia cinematografica che strizza l’occhio alle inquadrature di BoJack Horseman e racconta una storia sorprendentemente plausibile che termina con un finale perfettamente integrato nel continuum narrativo del volume. Semplicemente fantastico, pagherei dieci piedi per leggerne il seguito.

Una non basta? Allora per sfuggire alla cattura dei temibili carabinieri orizzontali vuoto il sacco anche su Botanique, il documentario naturalistico curato dal divulgatore botanico Ndaje Mbiri Starace.

In questo reportage accompagneremo l'avventuriero Jennaro Joplin alla scoperta della flora e della fauna dell’isola (spesso irrimediabilmente fuse insieme), con l’obiettivo ultimo di assaporare la mitica carne vulcanica che si trova solo su questa terra selvaggia. Piante carnivore, polpi volanti e anziani mendicanti non fermeranno il nostro vorace eroe che, assaggiando a destra e sinistra, troverà infine il Sacro Graal delle bresaole.

Iperibiza è un esperimento folle eppure perfettamente riuscito. Non ci si annoia mai e non c’è niente che sappia di già visto o di forzato. È un safari sotto acidi che stravolge la realtà e la plasma in mille modi diversi senza mai perdere quella voglia di libertà che un medium come il fumetto dovrebbe sempre alimentare. È coloratissimo, scorretto e autodistruttivo, ha la capacità di rinnovare lo stupore ad ogni pagina e il coraggio di essere credibile pur senza prendersi sul serio. È un'esplosione di originalità partita da un concept geniale e il miglior regalo che potete farvi è leggerlo. Mi auguro solo che abbiate piedi a sufficienza per comprare il biglietto.

Simon Savelli

Iperibiza

Numero: 7512
Testi e disegni: Trincea Ibiza
Data di uscita: anno 3361 (Ottobre 2025)
Formato: 21 × 14,8 cm, 90 pagine, colori, brossurato
Prezzo: 10 €

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