La storia di Genji - Asaki Yumenishi ~ Il capolavoro di Waki Yamato

Arriva in Italia il riadattamento a fumetti del classico della letteratura mondiale Genji Monogatari


Genji Monogatari della poetessa e scrittrice Murasaki Shikibu è considerato il capolavoro della letteratura classica giapponese, ma è anche ritenuto da moltǝ storicǝ il primo romanzo moderno. Ambientato nel Giappone dell’epoca Heian (795 - 1185), racconta “la storia di tutte le storie”, quella del principe Genji, detto “lo splendente” per la sua bellezza e la sua grazia.

Da quest’opera senza tempo, Waki Yamato trae ispirazione per il suo Asaki Yumemishi (letteralmente: “Non farò sogni effimeri”, verso tratto dal poema Iroha), tradotto finalmente - dopo più di quarant’anni dalla pubblicazione originale - in italiano da J-Pop Manga con il titolo La storia di Genji.


Yamato riprende fedelmente la trama dell’opera che ruota tutta intorno alla vita di Genji, ai suoi amori e alla vita a corte, regalandoci uno spaccato fedele e dettagliato della quotidianità della famiglia imperiale e della nobiltà del medioevo giapponese. Il suo tratto elegante e raffinato si sposa alla perfezione con l’atmosfera del racconto e, soprattutto, con l’essenza profonda del suo splendido protagonista. Lo studio dell’era Heian, dei suoi costumi, delle architetture, delle arti decorative e dell’etichetta di corte del periodo traspare in ogni vignetta e mostra l’impegno di un’autrice all’epoca trentenne destinata a entrare nella storia del fumetto giapponese e internazionale.

L’esistenza di Genji è una continua tensione tra opposti, un equilibrio precario che significherà una vita di dolci tormenti e di una costante ricerca di felicità impossibile da realizzare. Figlio dell’imperatore e di una concubina di basso rango, Genji non può aspirare a diventare erede al trono, ma deve iniziare la sua carriera politica come funzionario. Eppure, non è questo a tormentare il suo cuore: la morte di sua madre, quando è ancora solo un bambino, lascia dentro di lui un’enorme voragine che chiede costantemente di essere colmata. Circondato da ogni lusso e ricchezza, Genji cresce affamato d’un amore che riversa tutto su Dama Fujitsubo, nuova concubina dell’imperatore, la cui leggiadra bellezza gli riporta alla mente la madre perduta.
Ma come sua matrigna, Fujitsubo è inavvicinabile. Più cresce l’amore per questa meravigliosa dama, più il cuore di Genji si tormenta in un’ossessione che non gli lascia pace e che lo spinge tra le braccia di più amanti.


La storia di Genji non si limita, però, a raccontare i moti dell’anima e le vicende del principe splendente, ma riconosce la coscienza e il mondo interiore delle personagge femminili: non soltanto oggetti di desiderio, ma personalità autentiche e complesse, dotate di una propria voce che risuona fortissima tra le pagine, di desideri e di passioni.

Waki Yamato riesce nell’intento di trasporre il cuore del Genji Monogatari, qualcosa di molto più profondo di una cronaca della languida ed elegante vita di corte o degli amori di un giovane principe: si coglie, in tutta l’opera, quell’emozione che in Giappone prende il nome di “mono no aware” e che in italiano si può tradurre come “dolce malinconia”, la consapevolezza che ogni cosa bella sia destinata a sfiorire e che la felicità non dura che un momento. È l’eco, nel momento presente, di una nostalgia futura, lontana ma inevitabile.


Opera monumentale che rende giustizia al romanzo che l’ha ispirata, La storia di Genji è accompagnato da un apparato redazionale che non soltanto ci dà conto della sua storia editoriale, ma che ci propone un interessante parallelismo tra l’opera di Murasaki Shikibu e quella di Waki Yamato.

Pietra miliare dello shoujo manga la seconda, riflette l’ambiente in cui fu composto e letto il primo: il Genji Monogatari è, infatti, espressione tutta femminile della cultura di corte, non soltanto nelle tematiche e nello stile, ma anche nel linguaggio. All’epoca, infatti, la letteratura appannaggio delle élite militari e maschili venivano redatte utilizzando principalmente i caratteri cinesi, espressione di una ristretta cerchia di intellettuali che si erano formati sui classici provenienti dal continente. Questo rapporto tra Cina e Giappone, però, viene meno nei circoli femminili, la cui formazione seguiva percorsi differenti, e infatti il Genji Monogatari è scritto utilizzando i caratteri fonetici giapponesi, i kana, e non gli ideogrammi di origine cinese, nobilitando un linguaggio che era considerato inferiore.

Come nell’opera originale, Yamato dà enorme importanza alla poesia, affidandola ai dialoghi tra lə suə personaggə: non un semplice vezzo stilistico ma un modo per rendere le complesse regole dell’etichetta di corte, che prevedevano un linguaggio rigidamente canonizzato e normato da regole che dovevano, da un lato, esprimere rispetto e, dall’altro, rendere evidente la buona educazione e la cultura di chi parlava.

La storia di Genji resta, anche a distanza di tempo dalla sua creazione, un’opera monumentale, non soltanto del canone shoujo ma di tutta la letteratura a fumetti.

Claudia Maltese (aka clacca)


La storia di Genji - Asaki Yumemishi 1
(Titolo originale: Genji monogatari asakiyumemishi)

Storia e disegni: Waki Yamato
Traduzione: Christine Minutoli
Editing: Ilenia Verrillo
Lettering: VIBRRAANT IT
Graphic design: Matteo Sartorio
Art director: Giovanni Marinovich
Casa editrice: J-Pop Manga (ed. giapponese: Kodansha)
Data di pubblicazione: ottobre 2025
Formato: brossurato con sovracoperta, b/n e colore
Prezzo: 16,50 €

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