Alpraz - Dalla fiaba oscura di Balucama ai quaderni di Interiora
A Lucca Comics & Games per Lo Spazio Audace abbiamo dialogato con Alpraz su Balucama e Interiora, pubblicati da Sputnik Press
Alpraz è stata ospite a Lucca Comics & Games 2025 di Lo Spazio Audace – Vignette e caffè , il format di interviste informali rapide e indolori nato dalla collaborazione tra Gli Audaci e Lo Spazio Bianco.
Insieme abbiamo parlato di Balucama (candidato alla quinta edizione del Premio Tuono Pettinato), fiaba oscura ispirata a Cappuccetto Rosso e scritta da Francesco Pelosi, e dei suoi quaderni racchiusi in Interiora II, entrambi pubblicati da Sputnik Press.
Benvenuta, Alpraz! Hai pubblicato per Sputnik Press due volumi. L’ultimo in ordine di tempo è Interiora, collana curata da Federica Ferraro che presenta quaderni-sketch per scoprire la cassetta degli attrezzi di artiste e artisti. Dell’anno scorso invece è Balucama, con testi di Francesco Pelosi. Partiamo da quest’ultimo libro: com’è nato?
Da Francesco Pelosi. Aveva in mente da tempo questa storia, ispirata a un femminicidio che si era verificato in nord Italia. Noi già ci conoscevamo perché ho fatto delle illustrazioni per i suoi racconti e ha pensato a me per realizzare questo volume. Lui non aveva ancora pronta la sceneggiatura e quando ho accettato la collaborazione l’ha preparata. Poi ci ho messo il mio con il disegno.
Nel fumetto la colorazione ricopre un ruolo importante, narrativo. Ci racconti come siete arrivati a questa sintesi, con particolare riferimento all’uso del rosso?
L’alternanza dei colori è nata un po’ da esigenze di tempo, perché ci siamo resi conto che volevamo velocizzare la pubblicazione, un po’ perché ci siamo accorti che ci piacevano sia le tavole solo bianco e nero, praticamente line art, che quelle a colori. Abbiamo riflettuto molto insieme a Sputnik e a Francesco e alla fine abbiamo pensato di costruirci attorno un elemento narrativo. Quindi la parte a colori rappresenta il punto di vista della bambina protagonista mentre, per quanto riguarda il rosso, un simbolo abbastanza semplice da intuire, per non essere ridondanti lo abbiamo usato con accenni che richiamassero il sangue, il vino, il sangue mestruale, l’omicidio, il femminicidio.
Apriamo una parentesi su Interiora, che è un po’ il modo per approfondire il tuo stile, di vedere come nascono le pagine dei tuoi fumetti e anche quello che esula da ciò che viene poi pubblicato. Che cosa ha significato per te la pubblicazione di questo album, di questo quaderno?
Per me è un modo di mostrare il flusso di lavoro che seguo, su quaderni che io utilizzo quotidianamente. Erano più di 300 scansioni e Federica è stata molto brava a fare una selezione, è riuscita a dare quasi un filo narrativo. In realtà appare un po’ diverso da come l’ho immaginato e dalla continuità del mio modo di disegno quotidiano, ma credo che si intuisca il flusso di lavoro, mi piace molto quello che ha fatto Federica. Quando l’ho sfogliato mi è sembrata un’opera nuova, come se non l’avessi mai vista. Sinceramente sono rimasta molto colpita e sono molto soddisfatta di come è risultato. Però quella è la punta dell’iceberg giustamente, perché se parliamo di raccolte di quaderni è impossibile pubblicare tutto.
In certi casi il tuo stile è molto ermetico, non tendi per forza a privilegiare la leggibilità: hai a volte il timore di esserlo troppo?
No, non è una cosa a cui penso perché per me tutto si trasmette attraverso il segno. Anche la scrittura che utilizzo, che a volte per me può essere non leggibile, fa parte di quel segno lì. Quindi si tratta non tanto di interpretare il testo in sé quanto l’insieme, le linee, come vibrano nel lettore. Ovviamente non ho la pretesa che tutti ci entrino, ci mancherebbe, però io stessa fruisco opere che siano molto interpretabili e leggibili non dal punto di vista razionale ma proprio viscerale, magari anche opere di cui non capisco la lingua. Ma il ritmo, i segni… mi piace decifrarli e riporto molto questo aspetto anche nel mio disegno.
Balucama è dedicato a Donatella, a Nuvola e a tutte le felinità che sprigionano amore. Vuoi aggiungere qualcosa?
Per contestualizzare, queste illustrazioni le ho fatte quasi tutte a un caffè di Iglesias, che purtroppo ha chiuso. Donatella era la proprietaria e c’erano tipo sei o sette gattini. Nuvola era la mia prediletta e comunque io sono una gattara e quell’ambiente mi è stato molto di sostegno. In quel periodo non stavo benissimo per un problema alla schiena, dolori atroci. Se si nota del dolore nel fumetto è anche per quello. Con Nuvola ho stretto un rapporto particolare, lei è una gatta che sta molto per i fatti suoi, però in quel periodo ha percepito qualcosa e mi si metteva dietro la schiena, come se volesse curarmi. Per questo ho voluto fare un ringraziamento soprattutto a lei.
Hai parlato di Iglesias. Che rapporto hai con la tua terra, la Sardegna, sei in qualche modo influenzata dal suo folklore e dalle sue leggende così peculiari?
Sì, senza dubbio. Dietro c’è un discorso un po’ complesso perché il folklore più conosciuto e popolare che arriva al di fuori, è spesso una versione un po’ turistificata della Sardegna, a cui gli stessi sardi si sottopongono. Io da tempo sono alla ricerca delle radici più autentiche anche dal punto di vista folkloristico. In realtà è uno studio continuo, sono in piena fase di ricerca. Anche se ovviamente non posso dire che non ci sia un’influenza, nel posto in cui vivo io c’è molto meno folklore perché è una cittadina di passaggio con un passato minerario. Mi appartiene più la lotta ai diritti umani e soprattutto la questione ambientale, perché abbiamo molti problemi da questo punto di vista. Da un lato c’è questa turistificazione che sta rovinando la cultura e dall’altro tutta una serie di fattori di inquinamento, che non sono mai stati risolti.
Grazie per la disponibilità!
Intervista a cura di Giovanni Dacò e Giuseppe Lamola, realizzata il 29 ottobre 2025 a Lucca Comics & Games.
Trascrizione di Emilio Cirri, editing di Giovanni Dacò.
Alpraz
Alpraz, fumettista e illustratrice, è nata a Iglesias, dove vive e lavora. Si occupa di fumetto, illustrazione e animazione, mezzi attraverso i quali esplora le tematiche del diverso, della natura, dell’introspezione e dell’assurdo. Nel 2021 autoproduce il suo primo graphic novel, Io non sono io, seguito nel 2023 da Vertigini, raccolta di storie brevi e illustrazioni apparse originariamente sulle riviste indipendenti Quasi, la rivista che non legge nessunə e LÖK ZINE. Ha pubblicato per Domani Editoriale Fumetti, Amianto Rosso, Prometeo e Pasionaria. Per Sputnik Press, pubblica nel 2024 Balucama, su sceneggiatura di Francesco Pelosi e nel 2025 Interiora.










