Il primo amore di Nezumi – Una storia d'amore romantica e perversa
Fin dove può spingersi l’amore? Cosa siamo disposti a fare pur di stare con qualcuno che amiamo? Questa e molte altre domande nel nuovo manga pubblicato da J-POP
La storia di Nezumi scorre liscia fra omicidi e quotidianità di coppia, fino a quando la Yakuza, venuta a conoscenza del suo rapporto con Ao, rapisce quest’ultimo chiedendo alla nostra protagonista di ucciderlo. Nezumi, per la prima volta si rifiuta di commettere un omicidio, e riesce a ottenere la concessione di salvare il suo amato a patto di trasformarlo in un sicario della mafia.
Nonostante queste premesse antropologiche, Il primo amore di Nezumi sa davvero essere un manga di intrattenimento come pochi, in cui l’autore rivela, dietro una storia velocissima e semplice, dei piccoli tocchi di classe, che pongono il rapporto paradossale fra i due protagonisti di questa storia in una cornice di quotidianità realistica ma comunque scomoda.
Dal punto di vista grafico l’autore si inserisce con questo lavoro nel contesto contemporaneo: tavole ricche di azioni che fanno viaggiare l’occhio del lettore alla velocità della luce, senza rinunciare mai, però, come spesso succede con opere che si cimentano in questo tipo di narrativa, alla sua identità autoriale.
La regia è sapiente ed equilibrata e non si limita ad accompagnare i personaggi: molta attenzione è posta sulla mimica facciale dei nostri protagonisti, che si mostrano particolarmente espressivi e comunicativi, un’abitudine che, soprattutto nel fumetto occidentale, va perdendosi e che invece quest’opera riesce a rendere centrale. Riku Oseto riesce a trovare, infatti, una quadra piuttosto bilanciata fra uno stile che ritroviamo in molti shojo e slice of life, e un’estetica più action con tinte thriller.
Esiste un frangente dell’arte in cui si esplorano e ricercano pensieri e sensazioni che appartengono alle viscere dell’uomo: ciò che l’istinto dell’animale cerca e il super io, con tutte le sue forze, respinge. Grande letteratura, grande cinema, e soprattutto grandi fumetti sono stati creati intorno a quest'idea, con valore artistico differente ma con un unico comun denominatore: quella strana e piacevole sensazione che muove dallo stomaco e combatte col cervello.
Il primo amore di Nezumi di Riku Oseto per J-POP Manga si muove proprio in questa direzione: i sentimenti che attraversano il lettore durante la lettura dell’opera sono di natura contrastante e passano dal piacere della lettura alla repulsione morale in modo piuttosto interessante.
La trama è sicuramente pruriginosa e offre allo stesso tempo diversi spunti di riflessione: la protagonista è la nostra Nezumi, che scopriamo essere, fin dal primo momento, un’assassina di professione. Nezumi è stata cresciuta da quando era una bambina dalla Yakuza, non ha una famiglia ed è stata addestrata per diventare un sicario, un’arma senza sentimenti. Nonostante la giovane età la protagonista ha dietro di sé una scia di sangue piuttosto lunga. Ma la vita della ragazza cambia quando conosce Ao, che si innamora di lei al primo sguardo, e con cui la nostra inizia una relazione.
La storia di Nezumi scorre liscia fra omicidi e quotidianità di coppia, fino a quando la Yakuza, venuta a conoscenza del suo rapporto con Ao, rapisce quest’ultimo chiedendo alla nostra protagonista di ucciderlo. Nezumi, per la prima volta si rifiuta di commettere un omicidio, e riesce a ottenere la concessione di salvare il suo amato a patto di trasformarlo in un sicario della mafia.
La storia assume una forma pruriginosa non tanto per via delle azioni e delle reazioni della sua protagonista ma per ciò che invece riguarda Ao, che si rivela entusiasta alla scoperta della doppia vita della sua fidanzata e al tipo di “lavoro” che svolge, con una serie di piacevoli ripercussioni sulla relazione fisica dei due. Il legame di coppia è la giustificazione per ogni azione, e questo non può essere indicato come difetto dell’opera, nel momento in cui la si prova a contestualizzare nel suo mercato. Il mondo orientale, e soprattutto il mondo giapponese, ha una propria visione dei legami sentimentali, spesso per noi occidentali poco condivisibile. L’amore non è solo motore, è anche giustificazione, estrema ratio di ogni cosa, è quel qualcosa che supera ogni tipo di moralità ed etica. Romantico, forse, ma fino a che punto? Il tutto assume una forma ancor più intrigante nel momento in cui il rapporto maestra-allievo dei due va a influenzare la vita sessuale dei protagonisti e la voglia di sangue e il desiderio sessuale creano nel lettore una strana sensazione che non genera respingimento ma interesse, spostando il confine morale delle azioni dei due protagonisti e ponendole in un’altra prospettiva.
Nonostante queste premesse antropologiche, Il primo amore di Nezumi sa davvero essere un manga di intrattenimento come pochi, in cui l’autore rivela, dietro una storia velocissima e semplice, dei piccoli tocchi di classe, che pongono il rapporto paradossale fra i due protagonisti di questa storia in una cornice di quotidianità realistica ma comunque scomoda.
Dal punto di vista grafico l’autore si inserisce con questo lavoro nel contesto contemporaneo: tavole ricche di azioni che fanno viaggiare l’occhio del lettore alla velocità della luce, senza rinunciare mai, però, come spesso succede con opere che si cimentano in questo tipo di narrativa, alla sua identità autoriale.
La regia è sapiente ed equilibrata e non si limita ad accompagnare i personaggi: molta attenzione è posta sulla mimica facciale dei nostri protagonisti, che si mostrano particolarmente espressivi e comunicativi, un’abitudine che, soprattutto nel fumetto occidentale, va perdendosi e che invece quest’opera riesce a rendere centrale. Riku Oseto riesce a trovare, infatti, una quadra piuttosto bilanciata fra uno stile che ritroviamo in molti shojo e slice of life, e un’estetica più action con tinte thriller.
Il primo amore di Nezumi è una bella esperienza di lettura che sembra pubblicata proprio per essere letta sotto l’ombrellone, ma questo non vuol dire che sia semplicemente un manga per passare il tempo. Riku Oseto ci farà capire sicuramente le sue intenzioni con i prossimi numeri, rendendo chiari i propositi della sua opera che, in qualunque caso, ha certamente qualcosa di interessante da dire.
Alessio Fasano