Navillera – Non è mai troppo tardi per sognare
L’anzianità vista non come il momento più vicino alla morte, ma come il periodo in cui tutta la vita si compie
Da dove prendiamo la forza, la voglia di fare delle cose anche quando non sembra avere senso, anche quando tutto ci suggerirebbe di lasciar perdere? Dove la troviamo? Quel tipo di forza che alcuni identificano come spirituale, altri come psicologica, e che per certi versi coincide: dove sta, da dove viene?
Su questo indaga Navillera - Like a butterfly di Hun e Jimmy per Gaijin, marchio editoriale di Renoir Comics.
Navillera è la storia di un uomo anziano, Shim Deok-chul, impiegato delle poste per tutta la vita e ora in pensione, padre di una famiglia numerosa e ben strutturata, e della sua decisione di realizzare un sogno tenuto nel cassetto per troppo tempo: diventare un ballerino.
Il giovane Shim era innamorato del balletto, ma poi la vita lo ha costretto a scegliere una direzione differente. Ora la sua vecchiaia lo mette di fronte a una nuova possibilità, quella dell’uomo che non ha nulla da perdere, vedendo la morte vicina e vuole andarsene provando le emozioni che per troppo tempo ha lasciato da parte. I figli sono grandi, la famiglia è al sicuro, c’è solo un’ultima cosa da fare prima di morire: realizzare il sogno di danzare.
Shim si ritrova così catapultato nell’incomprensione generale della sua famiglia, che sconsiglia in ogni modo ad un uomo della sua età di iniziare un’attività così logorante e soprattutto fuori dal comune, che porterebbe imbarazzo alla sua “casata” e a tutti i suoi familiari. E poi la sfida più importante, quella col proprio corpo, che non risponde, che non può più essere quello che era un tempo. Su tutto la volontà di questo anziano uomo, che vuole soltanto ballare.
La trama di questo primo numero (di 5) ci lascia al suo meglio, all’apertura di una storia che ancora ci deve raccontare molto, con l’incontro fra il nostro protagonista e Lee Chae-rok, giovane ballerino dal passato tortuoso e con una vita davanti. L’autore dimostra una grande sensibilità nel mostrarci la storia di questa coppia improbabile in cui il ruolo di allievo e maestro si alternano continuamente: se da una parte Lee insegna a Sim come danzare dall’altra l’anziano signore insegna al ragazzo il concetto di prendersi cura, di valorizzarsi attraverso una gestione paziente della giornata e della propria vita. Ecco allora che la debolezza fisica dell’uno e quella mentale dell’altro sembrano incontrarsi, e nel farlo si scambiano qualcosa di importante e difficile da comprendere. In un mondo di fumetti estremamente netti e chiari nel messaggio, Navillera si presenta come un’opera complessa che scruta con attenzione le intercapedini dell’animo umano e prova a guardare dove gli altri rinunciano, e in questo è davvero una grande opera.
Mentre la storia e la caratterizzazione dei personaggi lasciano piacevolmente sorpresi, il lato grafico è non si presenta in modo particolarmente strabiliante. Bisogna contestualizzare sicuramente il tipo di fumetto che ci troviamo davanti, il manhwa. Quest’opera è un prodotto disegnato in un digitale veloce e colorato con palette piuttosto nette e senza particolari intenzioni stilistiche: il disegno accompagnare la storia, come spesso avviene all’interno di questo genere di narrazioni. La regia è piuttosto statica, la caratterizzazione grafica piuttosto piatta così come i colori e le palette cromatiche molto poco incisive: è come se il disegnatore si facesse da parte per lasciare spazio allo sviluppo della storia. L’eredità è quella dei webtoon coreani che da anni invadono la rete e che hanno saputo farsi spazio nel cuore dei lettori: lo dimostra la nascita di questo fumetto proprio sul web, prima di approdare su carta (peraltro come webtoon aveva ricevuto anche una nomination agli Eisner Awards nel 2022). Per inciso, nel 2021 Navillera è stato poi adattato in un k-drama (una serie tv live action in 16 puntate) distribuito sul mercato internazionale da Netflix.
Navillera è sicuramente un prodotto da tenere sotto osservazione, esattamente come tutto il fenomeno dei webtoon coreani che sembrano sempre di più emergere dal marasma del mercato orientale. Spesso questi prodotti non sono significativi o degni di nota, ma dobbiamo ammettere che sempre più spesso ci capita di trovare opere sorprendenti, magari non dei capolavori, ma dei lavori capaci di spiazzare non tanto per via della loro potenza, ma per via della loro originalità e per la gestione delle idee messe in campo.
Alessio Fasano