Black Cloak, dove il fantasy si mescola con il noir e la distopia sociale
Il fantasy incontra Blade Runner; Kelly Thompson incontra Meredith McClaren
In una città popolata da umani, sirene, fate, dracona, elfi, demoratti, fauni e altre creature fantastiche, la detective Phaedra Essex viene chiamata a investigare sulla morte del principe Freyal III di Sidra, erede al trono e suo ex promesso sposo, trovato senza vita in una camera di un locale malfamato nei bassifondi.
Se questo non bastasse per scatenare un incidente diplomatico senza precedenti, altre morti cominciano ad emergere, forse collegate alla prima, forse orchestrate per depistare le indagini.
Ogni nuova pista sembra cadere nel vuoto, mentre una serie di coincidenze un po’ troppo fortunate punta chiaramente alla stessa conclusione.
Black Cloak, pubblicato in Italia da Edizioni BD, è un'opera preziosa, che ha il coraggio di non inseguire il gusto del lettore e offrirgli agganci comodi per entrare nella storia.
Al contrario sceglie, giocosamente, di porsi come una sfida per chi legge: Kelly Thompson (Black Widow, Absolute Wonder Woman) dà voce a personaggi che conoscono perfettamente il contesto in cui si muovono, rifiutando la possibilità di inserire comodi spiegoni, e diventa compito di noi lettori individuare le informazioni utili per capire cosa sta accadendo sotto i nostri occhi; dal lato grafico, Meredith McClaren (Adventure Time, Hinges) adotta una stilizzazione che può risultare straniante a primo impatto, per poi rivelarsi estremamente curata e ricca di dettagli.
Un tratto che emerge con forza dai lavori di Kelly Thompson è la sua volontà di sperimentare: riprendere dinamiche già affrontate in opere passate per svilupparle sotto una nuova luce; prendere generi molto distanti tra loro per farne una sintesi che stimoli la sua creatività.
Black Cloak racconta, così, un mondo che è il seguito della storia fantasy a cui siamo abituati, in cui popoli di razze diverse si uniscono per sconfiggere il male supremo.
Qui il cattivo è stato già sconfitto, i popoli si sono già uniti, ma adesso devono imparare a collaborare per risolvere problemi meno appariscenti di un signore oscuro, ma altrettanto reali.
È facile allearsi quando si ha un nemico comune, più difficile quando bisogna affrontare problemi come la carenza di risorse e la disparità sociale.
La componente fantasy si mescola con un noir di chiara ispirazione cyberpunk. Kiros, l’ultima città del mondo, è una gigantesca metropoli magitecnologica e multiculturale, dove i piani più bassi sono abitati dalle fasce più povere della società, mentre, salendo, si trovano quartieri sempre più benestanti fino alle ville dei nobili e il palazzo reale.
La critica sociale di Black Cloak si intreccia a doppio filo con la storia della detective Essex, un'elfa nobile esiliata dal palazzo reale, che ha conosciuto l'ipocrisia di questo nuovo mondo e ha scelto di combatterla, diventando un mantello nero.
I mantelli neri sono il simbolo della nuova struttura sociale, che fatica ad affermarsi di fronte alle tradizioni secolari dei diversi popoli.
All'inizio della storia vediamo che nessuno vuole avere a che fare con i mantelli, ma proseguendo nella lettura diventa chiaro che questo gruppo non è altro che la forza dell’ordine di Kiros, un'istituzione che si oppone a un mondo frammentato e dominato dalla corruzione e dalla lotta per il potere.
Black Cloak è un fumetto che invita il pubblico a mettersi nei panni di un investigatore e gli lascia la libertà di scegliere: potremmo leggere la storia, vedere dove ci conduce e risolvere il caso; avremmo fatto il nostro dovere di lettori.
Oppure, potremmo scavare in profondità, osservare la vita della città che fa da sfondo alla vicenda, scrutare i piccoli dettagli che Thompson e McClaren hanno inserito nella caratterizzazione dei loro personaggi, imprimendoli nella nostra memoria, anche quelli che compaiono in una singola tavola.
Nel mondo di oggi, in cui la paura di non essere al passo con il trend del momento ci porta a leggere valanghe di fumetti in una manciata di minuti, Black Cloak è, invece, un volume che va letto e riletto per essere apprezzato come il gioiello di worldbuilding che è, che sceglie cosa mostrare con una precisione tale da permetterci di vedere perfettamente anche tutto ciò che rimane oltre la tavola.
Etalune