La Compagnia dell'Indie 04 - ANTIFA!nzine e le storie di resistenza

Una rivista che è anche una piattaforma per esprimere temi critici e di resistenza sociale, politica e culturale

Torna La Compagnia dell'Indie, il nostro spazio corale dedicato all'esplorazione della scena indie fumettistica contemporanea, tra idee, progetti, festival, workshop, mostre e tanto altro.

In questa puntata, pubblicata nella significativa data del 25 aprile, assume particolare rilievo l'intervista al team di ANTIFA!nzine, rivista a fumetti antifascista, antirazzista, antisessista e intersezionale, autoprodotta e curata dal collettivo Free Ink Comix. Una pubblicazione ricca di storie e illustrazioni dedicate a eventi chiave del movimento antifascista, alle persone coinvolte e alle loro storie di vita: un modo per sottolineare l'importanza, ottant'anni fa così come oggi, della Resistenza.

Non mancano poi le segnalazioni di festival e sopratutto di novità interessanti, di preorder e di nuove antologie in uscita. È il nostro modo per continuare a far sì che possiate orientarvi nell'intricata e affascinante scena indipendente.


FESTIVAL E MOSTRE

Dal 1 al 4 maggio si terrà la XXV edizione del Comicon Napoli. Oltre a ospiti provenienti da tutto il mondo, ampio spazio verrà dato all’indie, grazie alla Small Press Area. Ventidue realtà presenteranno i loro lavori, qui per maggiori info.


NUOVE USCITE E PREORDER

Nuova Editoria Organizzata presenterà al Comicon Napoli 2025 due novità: Robin e il pettirosso di Arianna Melone, una storia di coraggio e fragilità su una bambina timida e insicura che si trova davanti a una sfida più grande di lei (salvare un pettirosso ferito), e Un giorno e mezzo circa di Gaia Montagnoli, storia di tre ragazzi che si aggirano tra sogni e disillusioni, vivendo una giornata che sembra uguale alle altre, ma che potrebbe cambiare tutto.


Leaves è il nuovo antologico del Collettivo BandaBendata: "140 pagine di pura magia, che garantiscono di trascinarti tra bufere incuranti e fioriture impossibili". È in preordine da oggi fino alle giornate dell'Arf! Festival 2025 (23-24-25 maggio) e trovate maggiori informazioni sul sito www.bandabendata.it.

Bangarang!Comics annuncia la pubblicazione, sempre per Arf!, del nuovo magazine antologico annuale: Dreamer.

A Maggio Renape Presenta lancia alcune novità: Heavy Metal Love - un'avventura di Zigo Stella, il primo spin-off del Zigo Stella di Maurizio Rosenzweig, un assaggio in attesa del volume in arrivo questo autunno, con un'avventura (quasi) inedita (32 pagine in b/n nel formato comic book) e Sugar & Spice di Ariel Vittori, un'antologia composta da quattro storie brevi e una moltitudine di illustrazioni (96 pagine a colori, brossurato).



INTERVISTA 

ANTIFA!nzine è una rivista a fumetti antifascista, antirazzista, antisessista e intersezionale, realizzata dal collettivo Free Ink Comix. La fanzine è autoprodotta, e dà spazio a diversə fumettistə, autorə, disegnatorə e sceneggiatorə. La pubblicazione contiene storie e illustrazioni ispirate a eventi chiave del movimento antifascista, alle persone coinvolte e alle loro storie di vita.

Il vostro lavoro può essere considerato una forma di resistenza a fumetti. Cosa vi ha spinto a scegliere questo mezzo espressivo? 

La scelta del fumetto come mezzo per veicolare il messaggio di resistenza è nata dalla sua straordinaria capacità di unire immagini e parole in un linguaggio visivo immediato e potente. Le biografie delle persone facenti parte della redazione sono, infatti, intrinsecamente legate a esperienze di attivismo, militanza e lotta, e questa prospettiva ci ha naturalmente portatз a pensare al fumetto come il veicolo ideale per esprimere temi complessi e spesso difficili da affrontare in altri formati. Da appassionatз e fruitorз di fumetti, sappiamo bene quanto questo medium possa essere incisivo e capace di suscitare riflessioni profonde, in particolare quando si tratta di temi di resistenza sociale, politica e culturale. Il fumetto ha il potere di raccontare storie in modo diretto, ma anche di suscitare emozioni e di stimolare il pensiero critico, rendendolo perfetto per esplorare e diffondere messaggi di lotta, cambiamento e speranza. Inoltre, il suo linguaggio è accessibile a un pubblico vasto e variegato, permettendo di raggiungere anche le generazioni più giovani, che spesso trovano nel fumetto un modo per entrare in contatto con tematiche di grande rilevanza sociale.

C’è un/una artista o pubblicazione che ha ispirato particolarmente ANTIFA!nzine?

Non possiamo identificare unз singolз artista o una pubblicazione che abbia agito come fonte di ispirazione unica per ANTIFA!nzine. Piuttosto, è stato un insieme di influenze diverse a plasmare il nostro percorso. Alcunз artistз e fumettistз che hanno collaborato fin dalle prime edizioni hanno avuto un ruolo cruciale nell’impulso iniziale di questa esperienza. La loro passione, le loro visioni e la loro capacità di portare idee fresche e provocatorie nel mondo del fumetto ci hanno motivato a sviluppare ANTIFA!nzine come una piattaforma per l'espressione di temi critici e di resistenza. Le collaborazioni, infatti, sono sempre state per noi un motore fondamentale, poiché ci hanno permesso di attingere a un vasto patrimonio di esperienze artistiche e politiche, favorendo la creazione di contenuti che fossero allo stesso tempo profondi e coinvolgenti. In questo modo, la nostra ispirazione è piuttosto collettiva, derivante dal dialogo e dall’interazione con una comunità di artistз e pensatorз impegnatз nella lotta contro le ingiustizie e le disuguaglianze. 

Su quali criteri selezionate le persone che collaborano con voi? 

Il criterio principale che guida la nostra selezione dellз artistз è, innanzitutto, l’impegno antifascista e la condivisione dei valori che definiscono ANTIFA!nzine. Cerchiamo autorз che siano sensibili alle tematiche della giustizia sociale, dell’uguaglianza e della lotta contro ogni forma di oppressione, e che abbiano un forte spirito di resistenza contro le ideologie fasciste e autoritarie. Questo è il cuore del nostro progetto e ciò che ci lega come collettivo.

Per il resto, però, lasciamo molta libertà creativa allз autorз che decidono di collaborare con noi. Vogliamo che ogni contributo rifletta l’unicità e la visione dell’artista, senza imposizioni stilistiche o contenutistiche rigide. La fanzine è un contenitore di idee, esperimenti e voci diverse, e questa diversità è per noi una ricchezza fondamentale. La libertà di espressione è essenziale per garantire che ogni autorə possa esplorare e rappresentare le proprie battaglie in modo autentico e personale, creando un dialogo arricchente e stimolante tra tutte le collaborazioni.

Dagli inizi di ANTIFA!nzine a oggi, il panorama politico ha subito diverse trasformazioni. In che modo questi cambiamenti hanno influenzato il vostro lavoro? Avete dovuto adattare il vostro approccio o i vostri contenuti? 

In effetti, pur essendo il panorama politico cambiato nel corso degli anni, il nostro lavoro di base è rimasto abbastanza coerente. La nostra missione di resistenza antifascista e di lotta contro le ingiustizie sociali non è mai cambiata, ma abbiamo sicuramente dovuto adattare alcuni aspetti per rispondere alle nuove sfide e alle evoluzioni politiche. Una delle principali modifiche riguarda l’attenzione al linguaggio utilizzato. Con il passare del tempo, siamo diventati più consapevolз dell'importanza di scegliere con cura le parole e di essere sempre più inclusivз e sensibilз alle diverse realtà e prospettive che emergono nella società.

Inoltre, c’è stato un allargamento dei temi trattati. Se inizialmente ci concentravamo principalmente sulla resistenza contro il fascismo, ora affrontiamo anche questioni legate alla giustizia ambientale, alle disuguaglianze economiche, alla lotta per i diritti civili e contro tutte le forme di oppressione. I cambiamenti nel panorama politico ci hanno spinto a espandere i nostri orizzonti, pur mantenendo saldi i principi fondanti della fanzine. Ogni periodo storico porta con sé nuove sfide e nuovi modi di esprimere la resistenza, e ANTIFA!nzine ha cercato di rispondere a queste sfide, senza mai perdere di vista l'importanza di raccontare storie di lotta e speranza. 

Fare resistenza attraverso il fumetto è cambiato nel tempo? Se sì in che modo percepite questo cambiamento? Sentite più pressione, sia politica che sociale, rispetto al passato? 

Fare resistenza attraverso il fumetto ha sicuramente evoluto i suoi contorni nel tempo, anche se il cuore del nostro lavoro è rimasto invariato. Un cambiamento significativo riguarda la percezione del fumetto stesso come mezzo di resistenza. In passato, il fumetto era visto da moltз come una forma di intrattenimento marginale, mentre oggi è sempre più riconosciuto come un potente strumento di denuncia sociale e politica. Questo riconoscimento ha fatto sì che il nostro lavoro ricevesse maggiore attenzione e, in alcuni casi, anche un maggiore scrutinio, sia da parte di autorità politiche che dal pubblico stesso.

Inoltre, la natura della resistenza si è adattata alle nuove realtà politiche e sociali. La resistenza di oggi non è solo quella contro il fascismo o il totalitarismo, ma coinvolge anche battaglie più articolate come quelle contro la sorveglianza di massa, le disuguaglianze globali e le crisi ambientali. Questi temi richiedono approcci narrativi più sfaccettati e una rielaborazione continua del linguaggio e dei contenuti, per poter rimanere rilevantз e incisivз nel contesto attuale.

Per quanto riguarda la pressione, questa è sicuramente aumentata, legata alla responsabilità che abbiamo nel trattare temi così rilevanti e urgenti. In un contesto politico e sociale in continua evoluzione, ogni parola, ogni immagine che condividiamo porta con sé un peso: quello di non tradire i valori che ci spingono a fare questo lavoro. Sappiamo che il fumetto, come mezzo di resistenza, può influenzare pensieri e opinioni, ed è per questo che sentiamo la necessità di essere sempre più precisз e incisivз, evitando di cadere in compromessi o superficialità. La nostra responsabilità non è solo verso il nostro pubblico, ma anche verso la storia che raccontiamo, che deve essere autentica.

ANTIFA!nzine ha un forte seguito tra chi è attivo nella militanza politica. Temete mai di parlare solo a chi già condivide i vostri ideali, restando in una “bolla”? Come cercate di raggiungere un pubblico più ampio?

È vero che la maggior parte dellз nostrз lettorз condivide i nostri ideali, ma non vogliamo limitarci a un pubblico già consapevole e coinvolto. La nostra sfida principale è proprio quella di evitare di restare rinchiusi in una "bolla" e cercare invece di raggiungere persone che non sono necessariamente all'interno di circuiti militanti o che potrebbero non avere una visione completamente allineata con la nostra. Per fare ciò, cerchiamo di espandere la nostra visibilità e di entrare in contatto con un pubblico più ampio attraverso diverse modalità. Partecipiamo attivamente a fiere, eventi pubblici e incontri, dove non solo distribuiamo i nostri albi, ma cerchiamo anche di instaurare un dialogo con chi potrebbe non essere già familiare con i temi della nostra fanzine. Le presentazioni e gli eventi ci permettono di entrare in contatto diretto con una varietà di persone, aprendo nuove porte per il nostro messaggio e per le nostre idee. In questo modo, speriamo di stimolare riflessioni e dialoghi anche tra chi non ha ancora approfondito determinate tematiche, allargando progressivamente il nostro pubblico senza mai compromettere i principi che ci animano. 

Come si sviluppa la vostra distribuzione? State lavorando per espandervi e raggiungere nuovi circuiti o preferite rimanere in ambiti più indipendenti e autogestiti?

La nostra distribuzione è completamente autoprodotta e autogestita. Non abbiamo canali ufficiali di distribuzione, perché crediamo nel mantenere il controllo diretto su come e dove viene diffuso il nostro lavoro. Ci "autodistribuiamo" principalmente attraverso il web, sfruttando la nostra presenza online per raggiungere i lettori e connetterci con chi è interessato alla nostra fanzine. Inoltre, abbiamo il supporto di alcune edicole e librerie amiche, che ci permettono di far arrivare ANTIFA!nzine in punti fisici selezionati, ma sempre in modo informale e a misura di realtà indipendente.

Un altro canale importante è quello dei collettivi e delle realtà politiche e culturali in tutta Italia che ci aiutano a distribuire le copie durante le loro iniziative e eventi. Questa rete di distribuzione alternativa ci permette di rimanere fedeli ai nostri principi di autonomia e indipendenza, senza doverci sottomettere a logiche di mercato o grandi circuiti commerciali.

Siamo sempre apertз a nuove collaborazioni e ad espandere i nostri canali di distribuzione, ma la nostra priorità resta quella di mantenere un approccio che non comprometta la nostra identità e i valori che animano ANTIFA!nzine. Continuiamo a preferire ambiti indipendenti e autogestiti, perché crediamo che questo ci consenta di rimanere fedeli alla nostra visione e alla nostra comunità.

In un’epoca dominata dai social media, come si colloca un progetto cartaceo come il vostro? Quanto è importante il digitale per la vostra diffusione? 

Nonostante il mondo sia sempre più orientato verso il digitale, ANTIFA!nzine mantiene la sua forza nella forma cartacea, proprio perché crediamo nel valore dell’oggetto fisico come mezzo di espressione e resistenza. Il cartaceo ci permette di essere più radicatз in una dimensione tangibile e concreta, lontana dalla virtualità che spesso caratterizza i flussi di informazione odierni. In un'epoca in cui la maggior parte delle comunicazioni è immediata e effimera, avere un prodotto fisico che le persone possano tenere, collezionare, sfogliare e condividere ha un'importanza significativa. La carta conserva un valore simbolico, rappresenta una forma di resistenza contro la velocità e la superficialità delle comunicazioni digitali.

Detto ciò, riconosciamo l'importanza del digitale nella nostra diffusione, specialmente per raggiungere un pubblico più vasto. I social media e il web ci consentono di far conoscere ANTIFA!nzine a livello nazionale e anche internazionale, di interagire con lettorз e compagnз, e di alimentare il dibattito su temi di attualità e di lotta. Sono strumenti utili per mantenere viva la discussione, per annunciare nuove uscite e per rafforzare la nostra rete di solidarietà e condivisione. Tuttavia, non permettiamo che il digitale sostituisca l’essenza del nostro progetto; piuttosto, lo vediamo come un complemento che ci aiuta a mantenere il nostro impatto, senza mai perdere di vista la nostra radice cartacea e la nostra volontà di comunicare in modo diretto, fisico e personale. 

Avete mai subito censure o pressioni per i vostri contenuti? Come avete reagito? 

Abbiamo sempre cercato di mantenere la nostra indipendenza e libertà di espressione, e nonostante i temi trattati possano risultare scomodi per alcunз, finora non abbiamo subito censure o pressioni dirette in modo evidente. Tuttavia, è innegabile che ci sia una sorta di pressione sottile nell’aria, derivante dal contesto sociale e politico attuale, in cui certe posizioni possono essere marginalizzate o fraintese. La società in senso ampio spesso tende a non apprezzare voci dissidenti, e anche se non ci sono stati tentativi formali di censura, possiamo sentire - trasversalmente e indirettamente - la resistenza nei confronti di contenuti che sfidano il conformismo o che mettono in discussione l’ordine costituito.

La nostra risposta a queste dinamiche è stata sempre di proseguire con determinazione, senza piegarci a compromessi o autocensure. Piuttosto che cedere alle pressioni, abbiamo visto ogni forma di ostacolo come un ulteriore stimolo a proseguire nel nostro lavoro. La nostra scelta è quella di restare fedeli ai principi che ci hanno spinto a iniziare questo progetto, non permettendo che timori o difficoltà ci facessero rinunciare a raccontare storie di resistenza e lotta. Non siamo mai statз intimoritз dalle possibili critiche o incomprensioni; al contrario, le consideriamo come segnali che la nostra voce è rilevante, e che il nostro lavoro ha un impatto.

Nelle vostre pubblicazioni riuscite a spaziare nei temi dando spazio a storie con diversi punti di vista. C’è un tema che ancora non avete trattato ma che vi piacerebbe affrontare in futuro? 

La realtà e l'attualità, purtroppo, non mancano mai di fornirci spunti continui e, ogni giorno, nuove questioni politiche e sociali emergono, alimentando il nostro impegno e la nostra voglia di raccontare storie di resistenza. Non c’è un unico tema specifico che ci piacerebbe trattare in futuro, perché le sfide che affrontiamo sono in costante evoluzione e ci spingono a restare sempre all'erta. La repressione, l'autoritarismo crescente e le politiche sempre più violente contro i diritti e le libertà individuali e collettive sono problemi che ci preoccupano quotidianamente. Le leggi sempre più restrittive sulla libertà di espressione, l’intensificarsi della sorveglianza e le politiche di criminalizzazione delle proteste sono questioni che ci coinvolgono direttamente e che meritano una riflessione approfondita.

Anche la situazione carceraria, che continua a riflettere le disuguaglianze e le violenze sistemiche del nostro sistema, è un tema che affronteremo più dettagliatamente, con particolare attenzione alla lotta contro le condizioni inumane e la criminalizzazione della povertà. La crisi abitativa, che colpisce milioni di persone, specialmente nelle grandi città, è un altro tema che non possiamo ignorare, così come la crescente difficoltà per le classi più vulnerabili di accedere a diritti fondamentali come la casa e il lavoro.

Le tematiche legate alla violenza di genere, ai femminicidi e ai crimini del patriarcato sono sempre di estrema rilevanza, e sentiamo la necessità di raccontare ancora di più le storie di chi si oppone alla cultura patriarcale, che permea ogni angolo della nostra società. L'urgente necessità di un cambiamento radicale in questi ambiti è più che mai evidente, e vogliamo contribuire a mettere in luce le voci di chi sta combattendo questa battaglia.

Oltre a questi temi, ci sono le problematiche legate ai diritti delle minoranze, al razzismo strutturale, alla disabilità, alla precarietà, alle lotte ecologiche e alle resistenze globali contro le multinazionali, l'imperialismo, il colonialismo. Il modello di società capitalistica nel quale viviamo è intriso di contraddizioni, e ogni giorno ci sono nuove storie di oppressione, ma anche di speranza e lotta, che aspettano di essere raccontate. È in queste sfide quotidiane che troviamo la nostra forza e il nostro impegno a non fermarci mai.

Avete mai pensato di collaborare con riviste straniere? Ci sono firme non italiane che vi piacerebbe coinvolgere nel vostro progetto?

Sì, ci piacerebbe sicuramente ampliare il nostro orizzonte e coinvolgere autorз stranierз nelle nostre pubblicazioni. Le collaborazioni internazionali potrebbero arricchire ANTIFA!nzine, portando nuove voci e prospettive che diversificherebbero e amplificherebbero il nostro progetto. L’idea di includere autorз non italianз è qualcosa che ci stimola molto, in quanto ci permetterebbe di entrare in contatto con esperienze di resistenza e lotta che vanno oltre i confini nazionali e che risuonano con le sfide globali che affrontiamo oggi. Ad oggi, abbiamo avuto l’occasione di pubblicare in diversi albi Julitos Coba, un autorз Brasiliano.

Inoltre, ci piacerebbe anche esplorare la possibilità di fare una versione della fanzine in lingua non italiana, per raggiungere un pubblico più ampio e coinvolgere lettorз che non parlano la nostra lingua. Al momento, però, non abbiamo ancora avuto occasione di percorrere queste strade, principalmente per mancanza di risorse o di opportunità concrete. Tuttavia, l'idea di creare connessioni internazionali e di far circolare ANTIFA!nzine al di fuori dei confini italiani è qualcosa che rimane nei nostri piani per il futuro. Vogliamo che il nostro messaggio di resistenza, giustizia e solidarietà arrivi il più lontano possibile, e la collaborazione con autorз di altri paesi sarebbe un passo fondamentale per rendere questo possibile.

Quali sono i prossimi obiettivi di ANTIFA!nzine? Ci sono progetti futuri o nuovi ambiti che vorreste esplorare? 

I prossimi obiettivi di ANTIFA!nzine sono legati alla crescita e all’ampliamento del nostro impegno, pur mantenendo la coerenza con i principi di indipendenza e resistenza che ci contraddistinguono. Tra gli obiettivi principali c'è sicuramente quello di ampliare il collettivo stesso, cercando nuove energie e competenze che possano arricchire il nostro lavoro. Vogliamo che più persone si uniscano a noi, portando idee fresche, esperienze diverse e una visione più ampia delle lotte che stiamo affrontando. Crediamo che un collettivo più ampio possa rafforzare la nostra capacità di resistenza e di diffusione, e permetterci di affrontare con maggiore forza le sfide future.

Inoltre, vogliamo continuare a rafforzare la nostra rete di distribuzione, espandendo la nostra presenza, ma sempre rimanendo fedeli al nostro approccio autogestito e indipendente. Il nostro messaggio deve continuare a viaggiare senza compromessi, e questo ci spinge a cercare nuove modalità per raggiungere lettorз in diverse parti del mondo.

Abbiamo anche in mente di esplorare nuovi formati e canali di diffusione. Pur restando radicati nel cartaceo, il digitale e altre forme di comunicazione alternative potrebbero aiutarci a raggiungere nuovi pubblici. Vogliamo continuare a diffondere il nostro messaggio attraverso la fanzine, ma anche pensare a progetti multimediali che possano ampliare la nostra portata.

Ci piacerebbe creare sempre più sinergie con altri collettivi e realtà politiche, creando spazi di confronto e di lotta comuni. L’idea è quella di costruire una rete che vada oltre il singolo progetto editoriale e che diventi una piattaforma più ampia di resistenza e solidarietà. Il nostro obiettivo è crescere, sia come collettivo che come movimento, con l’ambizione di rafforzare le voci che si oppongono alle ingiustizie e alle oppressioni passate, presenti e future.

Infine, è fondamentale ricordare che ANTIFA!nzine non si limita solo alla produzione e distribuzione dei suoi fumetti: i ricavi ottenuti vengono reinvestiti nella produzione stessa, alimentando il nostro lavoro creativo. Ogni anno, gli ulteriori ricavati delle vendite dei fumetti vengono donati alle cause che ci stanno a cuore e che sosteniamo attivamente, contribuendo così a finanziare iniziative di resistenza, solidarietà e lotta contro le oppressioni in tutte le loro forme.

Intervista di Wendy Costantini


RECENSIONI

Prima di chiudere, segnaliamo che nelle scorse settimane abbiamo parlato di autoproduzioni e fumetti indie anche nel pezzo di Giulia Sacchetti su Strane bestie di Danilo Manzi (In Your Face Comix), storia che colpisce e dilania come pochi altri fumetti, e nella recensione di Giuseppe Lamola di Verderame di Marco Taddei e Samuele Canestrari (Sputnik Press), visionario racconto degli ultimi scampoli di umanità.

A presto!

Rubrica a cura di Wendy Costantini, Giuseppe Lamola, Cristiano Brignola, Mattia Mirarco e Luca Frigerio


N.B. Se volete segnalarci un festival, un fumetto autoprodotto o un crowdfunding in corso, scriveteci all'indirizzo gliaudaciredazione@gmail.com

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