Endroll Back, il manga che parla della vita attraverso il suicidio
Un thriller che non vuole essere profondo ma in qualche modo, attraverso la sua libera frenesia, riesce ad arrivare al lettore e dirgli qualcosa di importante
Capita spesso che i manga siano prodotti sopra le righe, opere in cui il patto narrativo viene messo alla prova in modi del tutto originali. D’altronde, è proprio questo che fa appassionare una fetta di lettori piuttosto vasta. Rispetto alla narrativa occidentale, piuttosto imballata all’interno dei suoi topoi e del funzionamento delle storie, il mondo occidentale non rinuncia al fantastico in ogni sua forma. Ne derivano delle forzature che divengono accettabili solo se all’interno del patto narrativo si vengono ad instaurare delle dinamiche di leggerezza, che facciano immediatamente comprendere ai lettori che tipo di prodotto si ritrovano per le mani. È un tipo di comunicazione che può avvenire attraverso una serie di espedienti che vanno ben oltre la sfera del comico: il modo in cui è scritta la sceneggiatura, il tipo di ritmica che viene donata alla storia e tutta un'altra serie di possibilità narrative.
È il caso di Endroll Back, manga sceneggiato da Kantetsu con disegni di Haruna Nakazato, edito da J-Pop Manga, un racconto che tocca tematiche estremamente serie attraverso una narrazione leggera e non troppo profonda, tutta incentrata sull’azione e il giallo.
La storia di Itsuki Tojima comincia quando sua sorella Yuka si suicida. Poco dopo il funerale, mentre il nostro si dispera su una panchina, un angelo si presenta a lui con una proposta, un gioco: prendendo le sembianze di un professore appena giunto nella scuola della sorella, il protagonista dovrà scoprire chi sia il responsabile del suicidio di lei, che l’angelo gli dice essere proprio fra i suoi compagni di classe che la bullizzavano. Una volta scoperto il colpevole Itsuki dovrà ucciderlo: se avrà scelto bene, uccidendo il colpevole, Yuka tornerà in vita, ma se sbaglierà, il nostro protagonista perderà dieci anni di vita, e i suoi organi si deterioreranno velocemente.
Endroll Back assume immediatamente la struttura del giallo atipico, con tinte horror e fantastiche. L’angelo sadico che accompagna Itsuki non è esattamente un aiutante buono, ma più che altro un essere superiore che si diverte a vedere le dinamiche sentimentali degli umani, ma che, attraverso il suo cinismo, fa riflettere il protagonista e il lettore sul tipo di scelte morali che sta prendendo per tutto il tempo del racconto.
La trama di Endroll Back si esaurisce sostanzialmente qui. Si tratta di un manga lungo tre volumi (quindi per la media delle uscite nipponiche relativamente breve), che propone una storia dai ritmi forsennati e tiene incollati alla pagina, attraverso le dinamiche umane che si vengono a formare all’interno della classe e fra gli studenti che stanno giocando una specie di gioco mortale, in cui la posta in gioco è la pelle della povera Yuka.
Infatti, nulla è come sembra, e sotto la tranquillità di una normale classe scolastica si nascondo segreti ben più profondi e retroscena torbidi. Sono questi che tengono il lettore incollato alla pagina e lo divertono, anche se spesso questi rapporti non sono esattamente realistici, anzi tutto il contrario. Nonostante tutto si tratta di un racconto interessante e divertente, un thriller da leggere tutto d’un fiato che fa mantenere la voglia al lettore di chiedersi, pagina dopo pagina, chi sarà il vero colpevole.
Dal punto di vista grafico Endroll Back non vuole essere rivoluzionario, anzi, volutamente viene imbastito un disegno piuttosto spoglio per quanto riguarda gli ambienti (che, essendo scolastici, si presentano come una serie di stanze uguali e aiutano nell’intento di sintesi stilistica), concentrando tutta l’attenzione sui personaggi e sui loro dialoghi e ponendo particolare cura per le espressioni del viso e la recitazione dei personaggi.
Endroll Back è un fumetto semplice e leggero che vuole raccontare, in estrema libertà, una buona storia che tenga attaccato il lettore alla pagina facendolo divertire, proponendo anche alcune riflessioni molto interessanti intorno al valore della vita e alla morale umana, alla dinamica sociale del gruppo e alla volontà dell’individuo, e tutto questo non può non essere apprezzato.
L’opera si inserisce nel solco di quello che ormai è una specie di sottogenere riguardo i loop temporali. Molto spesso questo tipo di opere non danno grandi soddisfazioni al lettore, presentandosi piuttosto deboli da diversi punti di vista. Endroll Back si distingue nella massa e dimostra di essere un fumetto molto valido per ogni tipo di lettore.