Macbeth. Una storia di orrori - Reinterpretare è un'arte

Stefano Ascari e Simone D’Armini reinterpretano la tragedia shakespeariana, tra horror e magia

Il mercato dell’arte pop si è sviluppato a dismisura producendo un quantitativo smisurato di prodotti. Ad esempio, pensiamo all’audiovisivo e alla sua evoluzione nelle piattaforme streaming che genera un continuo flusso di produzione di serie TV e film, all’editoria letteraria (si stima che in Italia vengano pubblicati 60 libri al giorno) che nonostante il suo inesorabile collasso di vendite e lettori continua a produrre titoli in modo forsennato. Una produzione così grande corrisponde a una necessità di velocità nel produrre enorme. Ecco allora che la necessità di produrre porta il mercato a poggiarsi sulla produzione di adattamenti e remake.

Per quanto riguarda il mondo dei fumetti, gli adattamenti, ad esempio di opere letterarie, sono perfetti per diverse ragioni: gli editori sono spesso portati a pensare che la ripubblicazione di un classico della letteratura interpretato a fumetti possa invitare un mercato di lettori che proviene dalle librerie più che dalle fumetterie e allo stesso tempo interessare lettori non avvezzi alla letture dei libri classici che può presentarsi per alcuni ostica. Insomma gli adattamenti letterari a fumetti si scorgono ciclicamente sugli scaffali, ma non sempre questi titoli sembrano avere una grande efficacia, sia a livello di vendite che di accoglienza da parte del pubblico. Esistono ovviamente delle eccezioni. Macbeth - Una storia di orrori di Stefano Ascari e Simone D’Armini, in Italia per Saldapress, è una di queste.

Si tratta di un volume che reinterpreta la famosa drammaturgia di William Shakespeare. Ascari alla sceneggiatura svolge un lavoro sublime: con grande capacità l’autore decide di costruire una sceneggiatura solida, estremamente rispettosa dello spirito dell’opera originale.

I personaggi shakespeariani si affacciano su queste pagine in modo pop e allo stesso tempo elegante. La brama di potere, le corde tese del destino, la morte e l’orrore della mente sempre in attesa, vengono riportati con precisione e accuratezza, rispettando allo stesso tempo il medium in cui sono trasposti. Questo rende Macbeth - Una storia di orrori un adattamento fatto ad arte che gestisce alla perfezione un soggetto complesso e lo trasporta al mondo del fumetto.

L’autore seleziona con cura i dialoghi giusti e rimonta la storia in modo coerente e lineare, esattamente quello che ci si aspetta da una riuscita reinterpretazione che lascia lo spazio all'eccellente interpretazione grafica di Simone D’Armini.

L'artista, utilizzando uno stile estremamente peculiare, rappresenta alla perfezione magia e orrore, come il sottotitolo di questa storia promette, attraverso una gamma tricromatica. Un character design moderno, che sembra quasi pescare dalla cifra stilistica di un determinato tipo di tatuaggio moderno, fa risaltare ancora di più i personaggi onirici, che in questa interpretazione diventano orrorifici, come le tre streghe se sussurrano nelle orecchie di colui che diverrà il re di Scozia.

Macbeth – Una storia di orrori decide di dar vita e forma visiva alle deformazioni che la mente umana sa generare, creando un prodotto in cui non ritroviamo quel tipo di costruzione estremamente sensibile e psicologica che è possibile ricostruire a teatro. Al contrario però utilizza appieno le capacità del medium su cui traspone la sua storia, rendendola visivamente efficace, estremamente gradevole e coinvolgente.

Il volume si presenta come una mosca bianca in un panorama che non sembra offrire molto, ma non è questo il motivo per cui bisognerebbe avvicinarsi alla lettura. Bisognerebbe invece avvicinarsi se si è appassionati di sceneggiatura e di disegno, ma non solo: anche coloro che amano e conoscono la tragedia originale, e hanno la voglia (e l’apertura mentale) di leggerne una reinterpretazione più che riuscita, possono essere conquistati da queste pagine piene d'orrore e magia.

Alessio Fasano



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