Designs 1 e 2 ~ Oltre l'umano con Daisuke Igarashi
L'autore di Witches e Children of the sea crea un mondo di ibridi e esseri umani spietati alla ricerca di nuove terre nello spazio siderale
Grande immaginazione, nessun vincolo etico, risorse economiche e tecnologiche pressoché infinite, una straordinaria capacità di custodire i segreti e un ancor più straordinario arrogante egocentrismo. Agitate - non mescolate! - bene il tutto e avrete tra le mani il cocktail perfetto di quello che si può definire "potere".
Grande immaginazione, nessun vincolo etico, risorse economiche e tecnologiche pressoché infinite, una straordinaria capacità di custodire i segreti e un ancor più straordinario arrogante egocentrismo. Agitate - non mescolate! - bene il tutto e avrete tra le mani il cocktail perfetto di quello che si può definire "potere".
Nello scenario creato da Daisuke Igarashi, uno dei più visionari e talentuosi inventori di mondi e di storie del panorama fumettistico odierno, a cercare di accaparrarsi questo potere è soprattutto la Sanmonto, un'azienda che ufficialmente investe in ricerca spaziale ma che contestualmente - e in segreto - usa quegli stessi fondi per cercare di trovare il tipo di pianta perfetta a colonizzare un asteroide e iniziare lì un ciclo di vita utile a creare un'atmosfera respirabile per gli esseri umani, ma anche per migliorare il concetto stesso di essere umano attraverso la sperimentazione bioingegneristica che ha dato vita a ibridi dotati di capacità che vanno persino oltre quelle dei soldati meglio addestrati al mondo.
Il genio visionario che sta dietro alla sperimentazione animale è Okuda, un uomo inquietante e di poche parole che ha un rapporto ambivalente con le creature frutto della sua sperimentazione, un sentimento incomprensibile che fonde insieme compassione e totale mancanza di rispetto ed empatia.
Ma il potere è qualcosa che non si può condividere e così, all'interno della stessa Sanmonto, si delineano due fazioni contrapposte: da un lato Okuda e Sean, il figlio del presidente della compagnia, dall'altro la dottoressa Victoria. Da entrambi i lati si sperimenta sugli H.A., humanized animals, esseri le cui caratteristiche e capacità sono state accuratamente selezionate incrociando il genoma umano con quello di altri animali per dare alla luce individui in grado di rispondere agli ordini - esattamente come dei soldati umani - ma anche di sfruttare forza, velocità e modi di percepire il mondo circostante differenti propri delle diverse specie animali, come i ghepardi - velocissimi e implacabili con le loro vittime - o i delfini - capaci di comunicare con i propri simili in un modo quasi assimilabile alla telepatia.
Considerati poco più che strumenti per raggiungere gli obiettivi, gli esseri umani non ibridi di questa storia sembrano incapaci di osservare le loro creature e di riuscire a vedere oltre le caratteristiche per cui sono state selezionate. Eppure, gli H.A. dimostrano, dietro la loro imperscrutabile espressione ferina, di possedere legami, emozioni e sentimenti estremamente forti, che probabilmente saranno determinanti per l'esito della vicenda, almeno tanto quanto lo saranno gli intrighi e le macchinazioni degli esseri umani coinvolti...
In questi primi due volumi, Igarashi getta le basi per una storia imprevedibile ma soprattutto sottolinea, senza didascalismi di sorta, la piena sovranità del mondo selvaggio e naturale: per quanto l'umanità possa giocare a fare dio dentro ai suoi laboratori, per quanto possa convincersi di dominare tutto ciò che è diverso ed estraneo a essa, la natura ha una sua forza indomabile che si manifesta in ogni suo aspetto, dal più grande e feroce dei predatori alla più piccola e apparentemente debole delle piante. Igarashi dà sfoggio di tutto il suo immenso talento di disegnatore nelle illustrazioni e nelle scene dedicate agli ibridi, che si tratti di lotte sanguinose o di momenti di pura contemplazione.
Nellə suə personaggə, nelle loro espressioni e nei loro gesti, Igarashi infonde tutto il mistero dell'inconoscibilità della mente animale, l'incapacità di tradurre un pensiero nel nostro stesso linguaggio e, allo stesso tempo, un'empatia viscerale e muta che rende ogni essere così strettamente vicino, quasi sovrapponibile, a tutti gli altri.
Designs è un'opera affascinante ma che, come accade spesso con questo autore, non è di semplice lettura: Igarashi è un maestro straordinario ma - prendetela come una mia personalissima opinione - non sempre riesce a legare insieme le varie scene per darci una trama lineare e immediatamente comprensibile. Leggere e rileggere diventa un'azione fondamentale per riuscire a comprendere tutto senza perdersi nei dettagli, un'azione che trasforma l'esperienza di lettura - e quindi la storia - in qualcosa di circolare e infinito, che accresce ogni volta che lə lettorə torna sulle stesse pagine per cogliere qualcosa in più.
Restiamo in attesa dei prossimi volumi (la serie completa ne conta cinque) per scoprire quale sarà il destino dell'umanità e il suo rapporto con tutto il resto di ciò che vive - che si emoziona, che soffre, che ama e che gioisce - sul nostro pianeta.
Restiamo in attesa dei prossimi volumi (la serie completa ne conta cinque) per scoprire quale sarà il destino dell'umanità e il suo rapporto con tutto il resto di ciò che vive - che si emoziona, che soffre, che ama e che gioisce - sul nostro pianeta.
Claudia Maltese (aka clacca)