Tutto un altro Lupo Alberto - Celebrare un'icona della cultura pop
Sono passati cinquant’anni da quando, per la prima volta, è apparso nelle edicole italiane Lupo Alberto, il personaggio creato da Guido Silvestri, in arte Silver, nel 1973, e che nel 1974 esordisce sulle pagine del Corriere dei Ragazzi.
Con l’intenzione di festeggiare l’anniversario di Lupo Alberto nasce Tutto un altro Lupo Alberto, la raccolta curata da Lorenzo La Neve, membro del collettivo Bad Moon Rising Production, per i tipi di Gigaciao. La casa editrice (fondata da Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua) sceglie di celebrare la fattoria McKenzie con il contributo di diversi artisti che si sono cimentati nella reinterpretazione (grafica e non solo) del personaggio.
Quando esordisce nel 1974 il lupo era graficamente molto diverso da quello attuale: con gli anni il tratto di Silver si modifica e Alberto diventa tutto azzurro, un azzurro brillante che diventerà il tratto distintivo di una figura entrata nell’immaginario mainstream italiano.
Una vera e propria icona della pop culture, tra caramelle, linee di cartoleria, oggettistica, card collezionabili, giochi, videogame e tanto altro. Così celebre da diventare protagonista di campagne per il Ministero della Salute (Come ti frego il virus, 1991), Legambiente, Telefono Azzurro, Emergency e di due serie animate prodotte da Rai Cinema Fiction con Europool e France 2 nel 1998 e nel 2002 con Animation Band.
Al suo esordio il fumetto aveva un titolo diverso, La Fattoria dei McKenzie, ma il direttore del Corriere dei Ragazzi, Alfredo Castelli (creatore, tra gli altri, dell’Omino Bufo e Martin Mystère) convinse Silver a cambiarlo in Lupo Alberto e decise di farne il personaggio di punta della rivista. La sua intuizione fu ben ripagata, perché nel corso degli anni il lupo blu divenne una delle figure più amate nel panorama del fumetto italiano.
Le avventure di Lupo Alberto sono ambientate nella fattoria McKenzie, dove vivono i suoi comprimari, archetipi degli animali favolistici, e dove regna un caos allegro e sopra le righe. C’è Marta, la gallina eterna fidanzata di Alberto, Mosè, il grosso e manesco cane da guardia, Alcide, il maiale poeta, Krug, il toro irascibile e poi Enrico La Talpa e sua moglie Cesira. Enrico ha molti difetti: è uno sporcaccione, codardo e rompiscatole, ma è la perfetta spalla comica di Alberto (Beppe per Enrico!). Motore trainante di molte storie, la talpa coinvolge il lupo in una serie di vicende bizzarre e spassose. Il fulcro dell’intreccio è spesso l’amore di Alberto per Marta, un amore contrastato dalle convenzioni e dall’iracondo cane da guardia: il lupo cerca di trovare modi sempre più ingegnosi per incontrare la sua amata e Mosè cerca di impedire l’entrata del lupo nella fattoria. Alberto è un character grintoso e sfacciato e le storie di Silver sono una sapiente combinazione di ironia e satira sociale.
Le storie qui raccolte - scritte per la maggior parte da Lorenzo La Neve e in parte pubblicate originariamente sulla rivista di Lupo Alberto, con alcune aggiunte - riescono a cogliere la vena spavalda delle classiche avventure di Lupo Alberto. In Alla larga, lupastro! abbiamo Matilde Simoni che destruttura i tratti dei personaggi e inserisce anatre realistiche e galline di gomma nelle vignette. In Il congegno da Gaming Gaia Magnini, grazie al suo stile cartoonesco, catapulta i protagonisti in un videogame degli anni Novanta. Un altro richiamo ai videogame lo si trova in Talpavania, disegnato da Roberto D’Agnano, in cui Enrico e gli amici del bar si ritrovano in un labirinto sotterraneo abitato da bestie radioattive. Dalla bizzarra penna del Dottor Pira, un errore di scrittura trasforma Lupo Alberto in un albero.
In storie come Cuochi fenomenali, Ti presento i miei zii e Un tipetto un po’ noir, rispettivamente di Eleonora Simeoni, Fran e Alex Comandatore, ancora una volta le talpe sono protagoniste, mostrando quanto Enrico, Cesira e la nipotina Clara siano personaggi a tutto tondo e non semplici comparse (peraltro Clara è personaggio nuovo nato proprio tra queste pagine; n.d.r.). Nelle avventure troviamo vari omaggi a figure storiche del fumetto italiano: l’Omino Bufo, una striscia di Cuore di ciccia e un’intera sezione dedicata a Cattivik, il personaggio che Silver ha ereditato da Bonvi. Qui, tra le belle tavole di Roberto D’Agnano, Mattia “Drugo” Secci, Giacomo Bevilacqua e altri, il tratto di Spugna (nome d’arte di Tommaso Di Spigna) riesce a incarnare l’anima sporca e truce di Cattivik con le sue vibrazioni da underground comic anni Novanta.
Il volume è una sapiente operazione nostalgia che riesce a dare il meritato risalto a un fumetto molto amato, capovolgendo molti dei suoi cliché: come nella bellissima storia Marvelous Mrs La Talpa, sceneggiata da Lorenzo La Neve e disegnata da Francesco Guarnaccia, in cui Cesira, costretta dopo tanti anni a sopportare i comportamenti di Enrico, trova finalmente la sua voce e, come la Mrs Maisel di Amy Sherman-Palladino, diventa protagonista della sua storia, ribaltando la prospettiva di casalinga perennemente armata di mattarello e facendo di suo marito l’oggetto delle sue sfolgoranti performance da stand-up comedians.
L’esperienza è stata travolgente: le storie sono irriverenti e coinvolgenti, una lettura spassosa e rilassante che mi ha trascinato in un hygge moment, come quando da bambina leggevo le storie di Lupo Alberto o Topolino la domenica pomeriggio. Le rivisitazioni grafiche dei diversi artisti risultano sempre azzeccate, rispettose verso il maestro Silver e allo stesso tempo innovative, non limitandosi a riproporre in maniera ordinaria i tipici intrecci, ma anzi celebrando gli abitanti della fattoria in chiave nuova, dando spazio ai personaggi più iconici e interpretando in modo giocoso le avventure senza tempo del nostro amato Lupo Alberto.
Questa raccolta potrebbe contribuire in modo significativo al risalto di un fumetto che negli ultimi tempi ha attraversato un periodo difficile (come molte altre pubblicazioni), abbandonando le edicole, e il cui rilancio, pensato e avviato da Lorenzo La Neve, fa ben sperare anche per l’impegno di Gigaciao, che ha dimostrato di sapersi orientare molto bene nel mercato editoriale, ma soprattutto per la passione che ogni fumettista (davvero tantə!) ha impresso nell'omaggiare Silver e il suo lupo azzurro.
Raffaella Migliaccio