Girl Juice - Affacciarsi alla vita adulta con l’ironia da “brat girl”

La giovane autrice underground Benji Nate fa il suo esordio in Italia con un’opera che riflette la realtà e le sfide odierne di molte giovani donne

Crescere, esplorarsi, immergersi in quel mare in tempesta che è la vita adulta per trovare il proprio posto nel mondo e, soprattutto, per “farsi salvare da un bagnino hot” in caso di annegamento: tutto questo è Girl Juice, l’ultima opera della fumettista Benji Nate, che esordisce in Italia con questo volume pubblicato da BAO Publishing ma che è già autrice di Lorna, Catboy ed Hell Phone

Narrato con quell’ironia da “brat girl” che vi farà sghignazzare dalla prima all’ultima pagina, Girl Juice è il fumetto che fa per voi se vi sentite perse, giudicate da una società sempre più votata alla performatività o se per qualche strano motivo provate nostalgia per quel periodo della vostra vita in cui, superati i vent'anni, non eravate più adolescenti ma neanche adulte e non sapevate bene che fare della vostra vita.

A tal proposito neanche le protagoniste di questo fumetto hanno le idee chiare e procedono a tentoni: Bunny, protagonista indiscussa del fumetto ma anche della vita delle persone che incontra, si ripropone di diventare una “Dmilf”, ovvero una milf con cani al posto dei figli. Poi abbiamo Nana, Tula e Sadie, le sue tre coinquiline (perché sì, nel 2024 chi è che può permettersi una casa indipendente? Non certo delle ventenni).

Nana a primo impatto sembra bilanciare l’energia caotica dell'amica Bunny ed essere più posata ma è solo un’impressione. Infatti, se Bunny passa da un ragazzo belloccio ad un altro, Nana passa letteralmente da un clown all’altro, salvo poi superare questa sua attrazione per i pagliacci dichiarandosi un clown lei stessa e completando la transizione con tanto di naso rosso e guardaroba sgargiante. Completano il quartetto Tallulah e Sadie, coppia lesbica che ci ridà speranza almeno nell’amore. 

Tallulah, detta Tula, è un’aspirante youtuber la cui ricerca disperata di follower la porta ad attirare un demone in casa costringendo le amiche a performare un esorcismo con l’aiuto di un sexy parroco dall’aspetto tormentato. Infine Sadie è un po' la mamma del gruppo, quella che tiene i conti in casa, ti fa mangiare le verdure e si ricorda di pagare le bollette. 

Pagina dopo pagina le nostre protagoniste cercano di prepararsi al meglio per il futuro che le aspetta affrontando colloqui, avventure amorose e temibili campeggi all’aria aperta, il tutto narrato con quella leggerezza e quell’ironia frivola che aiutano tutti noi ad arrivare a fine giornata meno esauriti possibile. È quindi facile riconoscersi nelle avventure e nei problemi di queste ragazze, anzi il cuore del fumetto forse risiede proprio nella naturalezza con cui vengono raccontati i piccoli momenti quotidiani delle protagoniste che, tra problemi e divertimenti, si mostrano sempre per quello che sono, sia nei momenti scanzonati, che sono la maggior parte, sia quando si toccano corde più serie, come l’episodio in cui la madre di Bunny, che non approva lo stile di vita libertino della figlia, viene a farle visita. 

Un altro aspetto da rimarcare è il fatto che ogni striscia, oltre ad essere incredibilmente divertente, riesce a raccontarci stralci di una girlhood che raramente vediamo rappresentata, soprattutto con toni così leggeri e allegri: le nostre protagoniste abitano insieme, convivono tra alti e bassi e le vediamo approcciarsi alla vita a viso aperto; sono intelligenti, stupide, divertenti, eccitate, egoiste e tanto altro, tutto senza mai perdere l'appoggio delle proprie amiche. 

La freschezza e la genuinità di queste strisce è anche dovuta al fatto che erano state originariamente concepite come un contenuto per i social. Nate infatti aveva iniziato a pubblicare i fumetti di Girl Juice sul suo account instragram @benjinate e sul suo Patreon. La transizione dal digitale al cartaceo si nota anche nella struttura delle vignette. Infatti, escludendo le pagine inedite, la struttura del fumetto si ripete: ogni episodio è composto da sei vignette quadrate che occupano una pagina nella sua interezza, un metodo che funziona sui social ma che risulta gradevole anche su carta stampata, una pagina tira l’altra.

Insomma, Girl Juice è un’opera che riflette la realtà e le sfide odierne di molte giovani donne adulte ed è principalmente a loro che il fumetto si rivolge ma senza mai prendersi troppo sul serio. È una lettura che vi farà ridere, vi farà sentire capite e rappresentate e soprattutto vi farà venire voglia di proporre alle vostre amiche di affittare un appartamento insieme per vivere avventure glamour all’insegna della crescita personale. 

Wendy Costantini

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