4 fumetti autoprodotti dalla Small Press Area del Comicon Napoli 2024
Chi ci segue con una certa costanza sa quanta attenzione cerchiamo sempre di riservare alle realtà dell'autoproduzione a fumetti. Per esperienza e per gusto riteniamo infatti che spesso in questo pezzetto di mondo della nona arte risieda un particolare fervore creativo, un'urgenza espressiva e anche una capacità di mettere in gioco le proprie competenze in maniera più ampia, tutti elementi che non sempre riscontriamo con uguale frequenza nel panorama editoriale tradizionale.
Alcuni giorni fa il nostro Andrea Martinelli si è immerso nella Small Press Area del Comicon di Napoli, dove ha pescato quattro autoproduzioni, differenti per stili, approcci, generi e intenti, ma tutte meritevoli di attenzione. Ecco i suoi consigli.
MALOMBRA di Salvatore Vivenzio Arianna Melone - Nuova Editoria Organizzata
Nuova Editoria Organizzata si sta imponendo come una delle realtà più interessanti del fumetto italiano autoprodotto. A Comicon 2024 hanno presentato Malombra, graphic novel scritto da Salvatore Vivenzio e disegnato da Arianna Melone. Una rilettura dell’orrore popolare in cui risulta evidente fin da subito quanto di loro stessi abbiano messo i due autori. Una storia cupa, di agnelli mascherati da leoni.
Siamo in un piccolo paese campano. Gianni De Martino, detto “l’architetto” per la sua ossessione nel pianificare, è un pesce piccolo della camorra vesuviana. Si occupa della “criminalità quotidiana”, come chiedere il pizzo e, se necessario, fare pressioni agli insolventi. Vive con la sorella Annarella e passa le sere a casa di Carmelina. La sua vita viene sconvolta all’improvviso quando scoppia una faida tra i clan. Gianni diventa sempre più irrequieto, nervoso. Si sente seguito, braccato, ma come è possibile? Dopo tutto lui è l’ultima ruota del carro. Nessuno sembra dargli ascolto, ma lui ne è sicuro. Qualcosa sta arrivando.
Malombra è una storia di ombre, di mostri, di scheletri. Di paure che crescono, tra rimorsi e rimpianti. Salvatore Vivenzio riesce a creare un'atmosfera e un tempo familiari, anche grazie all’utilizzo del dialetto che rende il tutto più concreto, tangibile. Un vortice in cui si viene risucchiati anche grazie allo splendido lavoro di Arianna Melone, una disegnatrice veramente straordinaria che ha saputo interpretare alla perfezione la sceneggiatura. Il tratto scelto, sporco, graffiato, istintivo è perfetto per veicolare il lento quanto inesorabile declino di Gianni nell’angoscia più totale. A questo si affianca uno stile regolare che sa quando è necessario sperimentare e osare con la gabbia, restituendoci delle tavole sensazionali.
Impossibile infine non citare anche la colorazione: un bianco e nero “sporcato” dal marrone, quasi come se il caffè di una tazza avesse colorato alla perfezione il fumetto. Disegno e sceneggiatura trovano il loro compimento massimo nel character design dei personaggi. Malombra gioca molto coi corpi, in particolare con quello del protagonista, metafora visiva di tutte le sue contraddizioni, ossessioni, fragilità e mancanze.
Un fumetto interessante che, senza grosse sorprese, ha fatto sold out durante la manifestazione.
CATTIVI di AA.VV. - Bangarang!Comics (Spike Comics // Aldo Terminiello // Effe // Chishi Neko // Giuliano Pistolesi // Giunia C. // Emmepetrucci // Becky // Gin // Ale Colonna // PosaPiano)
Cambiamo completamente genere e stile. Cattivi è il secondo antologico targato Bangarang!Comics, un collettivo “ruspante”, come amano definirsi. Lo scopo era quello di creare una raccolta di brevi storie a fumetti adatte a tutte le età. La sensazione, una volta terminato il volume, è proprio che ci siano riusciti.
Come in ogni antologico che si rispetti ci sono alti e bassi, storie che funzionano meglio e storie che funzionano peggio, ma nel complesso la lettura di Cattivi non può non divertire e, a volte, emozionare. I membri del collettivo (con l'aggiunta di due ospiti speciali, Arianna "Filo d'Oro" e Chiara Onofri) si passano in maniera eccellente il testimone, mettendo in mostra una grande abbondanza di stili e influenze, dall’animazione americana per ragazzi al mondo dei manga, e lo fanno riuscendo a mantenere una propria unicità, senza scimmiottare o copiare.
Cattivi ne ha per tutti: dalle atmosfere dolci ed emozionanti a quelle divertenti e demenziali. Il tutto nel nome di un’unica domanda: ma questi cattivi, saranno poi davvero così cattivi? Magari vogliono solo imparare a cucinare, farsi un’amico, difendere qualcosa o qualcuno. Tutte informazioni che scoprirete leggendo il nuovo antologico targato Bangarang!Comics.
FUMETTOMACHÌA di AA.VV. - BlekBord
Fumettomachìa è semplicemente il volume migliore con cui potreste approcciarvi al fumetto autoprodotto. Questo perché il progetto, a cura di Andrea Fasano e Alekos (BlekBord), vede la collaborazione di membri di Collettivo Viscosa, Storie Brute, Spaghetti Comics, Ultracani, Bad Moon Rising Production, Macondo Press e Acid Free. Insomma, in un colpo solo è possibile portarsi a casa un’opera che racchiude una miriade di artisti provenienti da ben otto collettivi diversi.
Ma cosa contiene, Fumettomachìa? Come suggerisce il nome stesso, questo splendido volume unico racchiude al suo interno la storia del fumetto mondiale, ma non come potreste immaginare. Trenta piccole parodie di quattro pagine ciascuna, dalla Pimpa di Altan a Devilman di Go Nagai passando per Little Nemo di Winsor McCay. Tutto con un unico obiettivo: omaggiare ma allo stesso tempo dissacrare, perché il fumetto, in fondo, questo deve essere. Divertimento sfrenato. Il lavoro fatto è stato notevole: alla base vi è uno specifico approccio filologico. Ogni storia mantiene alcuni degli aspetti peculiari del fumetto da parodiare, come la gabbia, il lettering, la palette, assecondando però al tempo stesso lo stile e l’estro degli autori coinvolti.
Un vero e proprio viaggio da Occidente a Oriente dove, ovviamente, si viene accompagnati dalla storia cornice di Scott McSando, alter ego di Scott McCloud e della sua celebre guida al mondo dei fumetti. A volte ci troveremo di fronte a un piccolo riassunto, altre volte verrà reinterpretato un singolo momento particolarmente iconico dell'opera. Tutto con un approccio originale che si mantiene in bilico tra la presa in giro e la manifestazione d’amore.
Un progetto, questo, che fu presentato alla Self Area di Lucca Comics & Games 2023 e che, meritatamente, si è aggiudicato il premio come miglior autoproduzione, nonostante l’agguerrita concorrenza. Lo trovate allo stand BlekBord nei vari festival del fumetto in giro per l’Italia. Non lasciatevelo sfuggire.
IL CANTICO DELLE BRACI di AA.VV. - Ragdoll (Elia Di Padova, Matilde Miconi, Francesco Vicentini Orgnani, Franky Vartuli, Matteo Vicentini Orgnani, Andrea Menichini, Veronica Ciancarini, Virginia Salucci)
Difficile spiegare a parole cos'è Il Cantico delle Braci. Il primo libro di Ragdoll, presentato al Comicon di Napoli 2024, è una bomba. Il collettivo di recente nascita parte in quarta, realizzando un’opera libera da ogni schema e convenzione. Il protagonista, Beniamino, è quello che potremmo definire un ignavo. Lavora per la Chiesa: sa cosa sta costruendo, eppure va avanti. Questo almeno fino al momento in cui è sua figlia a finire vittima delle sue stesse creazioni. Da qui parte Il Cantico delle Braci, una favola nera che riscrive la nascita del diavolo e della blasfemia attraverso un racconto epico e corale, tanto nella struttura quanto nella realizzazione.
Francesco Vicentini Orgnani è il responsabile dei testi. Dalla sua penna nasce il canovaccio che poi diventerà fumetto. Un metodo di lavoro atipico, dove ciascun disegnatore si è trovato a disegnare non partendo da una classica sceneggiatura ma da veri e propri racconti in prosa.
Sfogliando il volume si respira creatività, libertà, voglia di osare e di stupire. Un bellissimo progetto corale che ha saputo valorizzare l’estro artistico di tutti e otto i membri del collettivo, ma non solo. Numerosi sono infatti i contributi esterni, nello specifico ventuno, la cui particolarità è il non essere “semplici omaggi”, ma bensì componenti narrative vere e proprie: approfondimenti dell’ambientazione e dei personaggi, sequenze che portano avanti delle sottotrame, possibili futuri e altro ancora. Ne emerge un racconto esoterico dalle molteplici sfumature. Si ride, si piange, ci si commuove, e al termine si ricorda una cosa fondamentale: quanto la risata sia, molte volte, l’arma più potente che abbiamo.
Con questo primo lavoro Ragdoll punta in alto, osa, e fa bene. Il Cantico delle Braci è un volume di pregevole fattura, anche per quanto concerne la qualità cartotecnica, che non può mancare nelle librerie degli amanti del fumetto sperimentale. È possibile acquistarlo anche assieme all’artbook Canovaccio, contenente i racconti originali corredati di studi, bozzetti preparatori e layout. Il Cantico delle Braci rappresenta esattamente ciò che cerco quando mi reco agli stand dei collettivi indipendenti: voglio essere stupito, e così è stato.