Fumettocrazia consiglia #11: I migliori fumetti Marvel e DC pubblicati a Marzo 2024

Vi sentite persi nella sconfinata lista di uscite mensili?

Nessun problema, Fumettocrazia Consiglia è la rubrica che ogni mese vi guiderà nella giungla delle nuove uscite delle Big Two pubblicate da Panini.

ULTIMATE SPIDER-MAN 1

Jonathan Hickman a scrivere l’Uomo Ragno, dopo che sembrava avesse perso interesse in una serie ongoing? Con Marco Checchetto alle matite e Matthew Wilson ai colori? Una versione ispirata dal Peter B. Parker in crisi di mezza età visto al cinema in Into the Spiderverse, questa volta sposato con Mary Jane e con figli?

Il team artistico d’eccezione e le premesse hanno reso il “nuovo” Ultimate Spider-Man la serie più attesa dell’anno nel fumetto di supereroi, ma tanta aspettativa è stata ripagata?

In quest’albo di debutto, a soli due mesi dall’originale USA, gli ingredienti si uniscono in un piatto perfetto. Hickman ci mostra un protagonista sfuggente, in crisi d’identità e definito soprattutto dalle proprie relazioni con un supporting cast (sia familiare, che insapettato) che brilla sia per dialoghi che per character design.

La vera stella del primo numero è però Marco Checchetto. L’artista veneziano, raggiunta la piena maturità artistica su Daredevil, brilla nella narrazione sequenziale e nel far recitare i personaggi utilizzando una griglia molto fitta e un tratto dettagliato che però non appesantisce i volti, sempre molto espressivi, con il tutto accentuato dai colori del collaboratore di vecchia data Wilson.

Il montaggio finale, poi, è la perfetta sintesi di questa collaborazione artistica: un crescendo emozionante, in cui sono i personaggi a spingere avanti la narrazione e che ci apre definitivamente a un nuovo futuro.

Ultimate Spider-Man (2024) #1
Storia: Jonathan Hickman
Disegni: Marco Checchetto
Colori: Matthew Wilson
Lettering: Andrea Accardi (in originale Cory Petit)
Traduzione: Fabio Gamberini
Adattamento: Davide Tessera

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
[#149] È fisicamente una settimana


MOON KNIGHT 5: GLI ULTIMI GIORNI DI MOON KNIGHT

La serie su Marc Spector di Jed MacKay, Alessandro Cappuccio e Federico Sabbatini si conferma una delle migliori regolari Marvel in circolazione anche in questo finale (?) esplosivo.

L’autore canadese spinge ancora di più sull’azione nell’arrivare allo scontro decisivo con lo Spettro Nero, ma non per questo dimentica il lavoro psicologico fatto sulla varie identità di Moon Knight e la forza dei nuovi rapporti con l’improbabile cast allargato con cui si è affiancato il protagonista, vera forza nascosta della serie.

Alessandro Cappuccio si conferma stellare sulle splash page dei numeri di apertura e chiusura del volume e continua a progredire nella recitazione, soprattutto dei visi, dei personaggi. L’alternanza con Federico Sabbatini come altro artista regolare è fortunata. Nonostante il tratto più cartoonesco e dolce, l’uso forte dei neri dell’artista romano fa sì che si crei una continuità artistica che è difficile da riscontrare nella Marvel contemporanea. L’utilizzo di Partha Pratim per le sequenze di Palla Numero 8 e, soprattutto, di Alessandro Vitti per i flashback nel passato mercenario di Marc all’interno del maxi albo d’apertura sono state scelte felici che contribuiscono positivamente alla riuscita di questo volume che vi soddisferà nelle sue sequenze d’azione, vi farà empatizzare per i propri personaggi e vi lascerà con un solo interrogativo: E adesso? Datemene ancora.


Moon Knight (2021) #25-30
Storia: Jed MacKay
Disegni: Alessandro Cappuccio (25,30), Partha Pratim (25), Alessandro Vitti (25), Federico Sabbatini (26-29)
Colori: Rachelle Rosenberg
Lettering: Elleti (in originale Cory Petit)
Traduzione: Fabio Gamberini
Supervisione Edizione Ita: Aurelio Pasini e Cristiano Grassi

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
[#146] Born on a Monday


WONDER WOMAN 1

Cosa rende Wonder Woman così diversa da Batman e Superman?

È sulla risposta a questa semplice domanda che Tom King costruisce il debutto della nuova serie dedicata all’Amazzone, messa di nuovo in contrapposizione al governo degli Stati Uniti d’America, da qui il nome “Outlaw/Fuorilegge” di questo primo arco narrativo. Lo sceneggiatore ex-CIA sceglie però di raccontarci Diana solo dall’esterno, lasciando che sia il nuovo temibile villain a raccontarne le gesta, adottando un approccio simile a quanto già visto sulle pagine di Supergirl - Woman of Tomorrow, dove invece erano le parole della piccola Ruthie a tracciare l’immagine di Kara; una scelta narrativa che ci distanzia dall’eroina ma che ha il grande pregio di riuscire a raccontare ancora meglio l’oscuro antagonista.

Se l’espediente di King risulta subito intrigante ciò che veramente fa fare a questo albo il salto di qualità è un comparto artistico da Oscar: la maturazione di Sampere è ormai completata e si vede in ogni singolo tratto che l’artista lascia su tavola. L’artista spagnolo disegna una Diana aggraziata e allo stesso tempo potente che si muove su tavola come una ballerina grazie ad una narrazione fluida che si esalta nelle scene d’azione anche grazie ad un sapiente uso di onomatopee sopra le righe. Morey, dal canto suo, è il perfetto partner perché capace anche all’interno dello stesso panel di mescolare toni tenui per enfatizzare il carattere realistico delle tavole di Sampere e contemporaneamente “aprire tutto” sugli elementi magici come lazo e tiara.

Wonder Woman #1 è in definitiva un cambio di passo notevole rispetto alle pur ottime gestioni recenti; una svolta frutto di un pitch non innovativo ma ben gestito e soprattutto di un comparto artistico superlativo: un debutto scintillante per una delle nuove testate di punta della Distinta Concorrenza.


Wonder Woman 1 (2023)
Storia: Tom King
Disegni: Daniel Sampere
Colori: Tomeu Morey
Lettering: Elleti
Traduzione: Francesca D'Annibale
Adattamento: Simon Bisi

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
[#134] The joy of punching nazis


LANTERNA VERDE: HAL JORDAN 1

Il motto della nuova era “Dawn of DC” era Un eroe alla volta ed ecco che non poteva mancare uno dei pezzi da novanta del roster della Distinta Concorrenza: Hal Jordan. Il poliziotto spaziale più amato torna protagonista di una serie che fa dell’esplorazione psicologica dello stesso Hal il suo punto forte senza però disdegnare un po’ di sane scazzottate in verde.

Adams ha già ampiamente dimostrato su The Flash di trovarsi pienamente a suo agio nel raccontare storie strutturalmente semplici che vengono sfruttate come rumore di fondo per concentrarsi poi soprattutto nelle relazioni tra il protagonista ed i comprimari come Carol, Kilowog e soprattutto Sinestro.

Proprio il ritorno della nemesi per eccellenza è il motore che muove l’azione di una serie che non disdegna mai di mostrare i muscoli di Xermánico: l’artista spagnolo, in rampa di lancio da un paio di anni come il connazionale Sampere, con questa serie spicca definitivamente il volo. Le tavole alternano costruzioni a campi larghi a vignette verticali, spesso utilizzate per illustrare i voli di Hal, intervallate dalle immancabili splash ad effetto dove i giochi di luce di Fajardo Jr. si prendono il palcoscenico: il colorista è solito usare una palette molto tenue, fatta principalmente di colori caldi e confortevoli, ma in questo caso eccelle nell’uso del freschissimo verde dei costrutti della Lanterna che irradiano le tavole fungendo spesso da unica fonte di luce.

Questi primi sei numeri sono un perfetto starting point per nuovi e vecchi lettori orfani di Geoff Johns.


Green Lantern (2023) #1/6
Storia: Jeremy Adams
Disegni: Xermánico - Scott Godlewski
Colori: Romulo Fajardo Jr
Lettering: Gianluca Pini (in originale Dave Sharpe)
Traduzione: Stefano Formiconi
Adattamento: Riccardo Galardini

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
[#138] Pane e Salame

HONORABLE MENTIONS

Loki: L’ingannatore

Dan Watters arriva in Marvel e ci racconta un Loki che fa i conti con il proprio passato, in un racconto che esplora bene sia la mitologia norrena che la versione più antieroica emersa negli ultimi 15 anni nella Casa delle Idee.


Nightwing 6

Ennesimo capitolo dell’acclamata serie di Taylor, Redondo e Lucas che questa volta si concentra non solo su Dick Grayson ma anche sui Titani in un nuovo scontro con Neron.

Batman – Detective Comics 4

La run di Mariko Tamaki è una delle più sottovalutate degli ultimi anni ma per fortuna ci siamo noi qui a dirvi che questa storia dedicata alla saga della Arkham Tower è un must read per i fan del pipistrello e soprattutto della batfamily.


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