È morto Max Capa, leggendario padre del fumetto underground italiano

L'artista è scomparso all'età di 79 anni

È morto Max Capa, artista leggendario e padre del fumetto underground italiano. La sua scomparsa, all’età di 79 anni, è avvenuta a Parigi il 20 novembre 2023, ma la notizia si è diffusa solo nel corso degli ultimi giorni «perché Max aveva deciso da tempo di isolarsi dall'Italia e dalla rete», come suggerisce il fumettista Hurricane Ivan, che lo definisce come «il più caotico propulsore di fumetti e riviste indipendenti in circolazione (anzi, in latitanza)», che ora «ha lasciato questa dimensione». 

Max Capa, ritratto fotografico di Joe Zattere (fonte: Comicsando)

Sempre Hurricane ha condiviso sui social un ricordo di Max Capa, che vi riportiamo come utile descrizione del suo lavoro e della sua importanza:

«Da molti è considerato come il padre del fumetto underground, ma è una definizione riduttiva: Max Capa era un situazionista, un "negazionista" dadaista, un provocatore, uno scrittore visionario di Favole Grottesche, e soprattutto un creatore di riviste improbabili e tutte geniali... "Apocalisse", "Flash-Back", "Robota Nervoso"...e ovviamente la famosa "PUZZ", che era la sua gloria e la sua condanna. Perchè la critica ama le etichette, e poi è difficile scollarsele anche quando poi fai milioni di cose per dimostrare altro. E da quel momento in avanti Capa è sempre stato, per molti, solo il creatore di "Puzz" degli anni '70. Nonostante tutto il panico creativo che continuava a seminare per tutto il periodo successivo, in una continua e ostinata sperimentazione.

Lo avevo contattato per la prima volta nel 2004, per intervistarlo sulla mia fanzine "The Artist". Le mie domande erano stupide e ingenue, ma le sue risposte situazionismo puro.

Da là ho voluto coinvolgerlo in ogni progetto possibile: "Puck!", il festival "AFA" (dove partecipò anche di persona, con una mostra e una "conferenza psichedelica" che trovate su youtube), il "Tex Situazionista" e ovviamente anche il primo numero di "Capek", che contribuì a fondare. Avere Max Capa a bordo per me non significava solo avere uno degli artisti più geniali che si potessero ospitare, ma un vero e proprio DDT contro ogni piattume culturale... per i democristiani del fumetto, quelli che si accontentano sempre della stessa storia, era come l'aglio per i vampiri.

Spero che venga ricordato a dovere, anche da chi non l'ha capito, perchè il suo segno ha tracciato una strada verso territori oscuri e inesplorati... e senza Max Capa, che ha aperto le porte dell'inferno prima di noi, sarebbero ancora materia sconosciuta.»

Nino Armando Ceretti, in arte Max Capa, nasce a Giussana (Venezia, Italia) nel 1944. Di origine friulana, prenderà cittadinanza francese senza dimenticare di essere nato sui bordi del Tagliamento. Disegnatore, pittore e polemista, dipinge circa cinquecento quadri, "tele dalle varie farciture espressioniste andanti sul grottesco, su supporti assai diversi, fecondando pure muri, oggetti vari, totemobiles, bandes-rouleaux/bandes-volantes, spaventapasseri estetici"...

Realizza varie migliaia di disegni sparsi, di stampa e d'arte, parecchie "storie disegnate nel modo sequenziale" (ossia fumetti), strisce, alcuni libri.

Alla fine degli anni Sessanta i suoi fumetti raggiungono i canali più specializzati, come Ploff, la fanzine del Cartoon Museum di Camillo Moscati, ma anche fogli underground del movimento situazionista e giornali satirici.

Nel 1971 pubblica Puzz, una testata dalla periodicità, fogliazione, dimensione e caratteristiche più variabili che siano mai state pubblicate. Questa esperienza sarà ricordata dall'autore nel libro "Puzz & Co. 1971-78... 1991" (Nautilus, Torino, 1991).

Nel 1972-1973 collabora con Pi Kappa (il mensile di Peter Kolosimo).

Nel corso degli anni viene pubblicato da numerose testate (Apocalisse, Flash Back, Robota nervoso eccetera), compresa la rivista di fantascienza Urania (Mondadori).

Alla fine degli anni Settanta si trasferisce in Francia, con sporadici rientri in Italia, e si dedica alla pittura e alla grafica.

Dal 2004 è in internet con un proprio blog, ricco di immagini.

Muore in un ospedale a Parigi (Francia) il 20 novembre 2023.

[Fonte per la bio: sito della Fondazione Franco Fossati]


Alcuni link e video per approfondire:

Articolo di Mecenate Povero:
Puzz, una delle prime riviste indipendenti a fumetti

Lo speciale AFA su Max Capa:



La conferenza psichedelica ad AFA con i big dell'underground:



N.B. Si ringrazia Maya Quayanni per le segnalazioni.


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