Fumettomachìa: le parodie dei capolavori del fumetto mondiale in un’antologia
…e qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure!
Lunga vita alle autoproduzioni e ai collettivi! Lunga vita a progetti come Fumettomachìa, volume antologico realizzato dal collettivo BlekBord che, nella pagina dei crediti, scrive:
"Ci scusiamo qualora qualcuno ritenesse di sentirsi offeso dai contenuti di questo volume, le nostre intenzioni sono pure e unicamente rivolte al fare satira, bonaria o caustica, delle Grandi Opere del Fumetto che abbiamo letto e amato."
Affermare la volontà e il diritto di fare satira, soprattutto di opere e di protagonisti tanto amati da tutti i lettori. Farlo con rispetto e grande capacità, mantenendo alcuni aspetti fondamentali dei fumetti scelti – con estremo riguardo verso la composizione, i colori e il lettering delle opere originali – e riuscire comunque a caratterizzare le numerose parodie con lo stile dell’autore, non è cosa da poco!
Si tratta di un progetto che si è sviluppato nel tempo, che ha coinvolto tanti autori, soprattutto del mondo delle autoproduzioni e che ha ricevuto il Premio Self Area a Lucca Comics & Games 2023.
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Il volume è suddiviso in sezioni dedicate a comics, manga, bande dessinée, fumetto italiano, e l’anfitrione che, con sagacia e ironia, accompagna il lettore tra fumetti e personaggi che hanno fatto la storia, è Scott McSando.
Nelle quattro pagine di ogni storia incontrerete Batman che, grazie ad un ricco che entra dalla finestra, capisce di dover diventare Bruce Wayne, il terrore dei miei genitori; Spider-Man che fa il contadino perché da un grande podere derivano grandi responsabilità; leggerete che Contratto con Dio è passato anche per contralto, combatto, contrasto e contatto. Verrete a conoscenza del fatto che V – sì proprio il V di Alan Moore – conosceva le canzoni di Francesco De Gregori e che Devilman, in arte Loverman, non era poi così cattivo.
Non sono sfuggiti all’originale omaggio Dragonball, Naruto, Tintin, Asterix, Diabolik, Dylan Dog, la Pimpa, Zerocalcare, Furetti Brutti aka Fumettibrutti e tanti altri. Ce n’è per tutti!
E se gli autori si sono divertiti a organizzare questa lunga domenica di divertimenti, noi ci siamo molto divertiti a leggere e ci sentiamo di confermare che Bone ricorda Casper, che gli elettrodomestici della Pimpa sono esageratamente entusiasti ma che Neil Gaiman, anche se è nato prolisso, le parole che usa – in effetti tante – le impiega nel miglior modo possibile. È quasi bravo come gli autori di Fumettomachìa… ma potrebbe non essere vero.
Resta a voi scoprirlo.
Francesca Capone