Musubi Edizioni: anticipazioni sui primi titoli in uscita
Intervista a Marcello Cuomo, fondatore di Musubi Edizioni, sui primi manga previsti a gennaio e febbraio 2024
Ciao Marcello, grazie mille per aver accettato il nostro invito e benvenuto sul blog de Gli Audaci!
Grazie a voi, è davvero un piacere!
Parliamo di Musubi, una nuova realtà editoriale indipendente che, da gennaio 2024, porterà nuovi manga sugli scaffali delle librerie italiane. Come è nato questo progetto e chi c’è dietro?
L'idea di questo progetto è nata e cresciuta negli ultimi anni, con tanta ricerca e innumerevoli letture. Nasco come collezionista e spesso ho acquistato e letto manga in giapponese quando non li trovavo sul mercato italiano. Mi sono posto la sfida di fare il salto e diventare io stesso editore, di portare in Italia nuovi titoli, di vagliare attentamente ciò che scelgo di proporre ai lettori.
Hai praticamente realizzato il sogno di tuttə noi! Quindi al momento ti occupi soltanto tu della scelta dei titoli?
Sì, faccio da scouting anche perché mi trovo abbastanza bene col giapponese intermedio, leggendo tutto personalmente in lingua originale.
A proposito della scelta dei manga da pubblicare, puoi anticiparci qualcosa sui primi titoli di Musubi?
Assolutamente sì. Partiamo il 25 gennaio con COLORLESS, un manga sci-fi noir con tantissima dose di azione dell'autore KENT, in 7 volumi, concluso di recente in Giappone. È la storia di un futuro distopico in cui tutti i colori sono spariti e l'umanità è diventata mostruosa: qualcosa si cela dietro i frammenti di colori rimasti, un potere immenso, e ognuno cercherà di impossessarsene per i propri scopi.
Il 22 febbraio abbiamo deciso di pubblicare una storia forte, quella di LOVE AND CURSE della mangaka Fumiko Fumi, che portiamo per la prima volta in Italia. Si tratta della storia semiautobiografica di un percorso di crescita difficile, scandito da violenze sessuali in famiglia e un culto religioso asfissiante. L'autrice racconta in 3 volumi la rabbia, la ricerca di salvezza, la resilienza, il complicato rapporto di amore e odio all'interno di una famiglia disfunzionale. È un'opera forte ma molto emozionante.
Considerato che il mercato del fumetto, e in particolare quello dei manga, è enormemente in crescita in questi ultimi anni in Italia e l’offerta è molto vasta e variegata, dove si inserisce Musubi in questo scenario?
Vogliamo che i nostri lettori possano associare il nostro marchio a storie di qualità, scelte con cura e che possano appassionare tutti. Per questo pensiamo ad un "vibe" quando proponiamo una storia al pubblico. L'idea della nostra linea editoriale è come quella di un cinema: diamo ai lettori la scelta di vibe differenti, di titoli molto diversi tra loro. È qualcosa che esplicitiamo anche sul dorso dei volumi, con un piccolo tag colorato, è un hint che dice al lettore, anche meno esperto, quale vibe troverà all'interno della storia. Vorremmo ampliare la nostra collezione per avere più varietà possibile in questo senso e non settorializzarci in un genere, scartando tutti gli altri.
Quindi non le "classiche" etichette shounen/shoujo/seinen/josei che si riferiscono al target delle riviste delle prime edizioni giapponesi ma qualcosa che rimanda più ai contenuti e alle atmosfere delle storie, giusto?
Esatto. Le classiche etichette shounen/shoujo/seinen/josei sono sempre utilissime per inquadrare un manga, ma spesso si intrecciano tra loro. LOVE AND CURSE è considerato un seinen psicologico, ma specialmente nel secondo volume l'autrice analizza le cotte, le prime esperienze sessuali e amorose della protagonista, perciò si potrebbe pensare ad un josei. Oppure COLORLESS è una storia cupa, perciò l'etichetta seinen, ma il protagonista buono che protegge l'eroina della storia, sempre pronto a sfidare chiunque a suon di botte e colpi di pistola, può far pensare ad uno shounen.
Proprio a proposito di etichette e generi, nelle ultime settimane, dalla fine di Lucca Comics & Games, su Instagram ci sono state molte polemiche legate a quello che ha preso il nome di Shoujogate: oltre a Love and Curse ci saranno altri titoli pensati per un pubblico prevalentemente femminile? (per quanto, personalmente, non mi piaccia l'idea di indirizzare lə lettorə sulla base del loro genere, ma insomma, è per capirsi)
Sì, ho seguito tutta la polemica a riguardo ed è un discorso molto complesso, anche perché in Giappone gli shoujo sono cambiati tantissimo negli ultimi anni, come sono cambiate le lettrici e i loro gusti, se vogliamo parlare di genere, e come, d'altronde, è cambiato tutto l'intrattenimento. Stiamo vagliando degli shoujo, che non pensiamo possano essere dedicati solo ed esclusivamente ad un pubblico femminile (io stesso ero innamorato di Marmalade Boy negli anni Novanta), ma anche in questo senso stiamo cercando un titolo che possa essere in linea con ciò che cerchiamo in una storia.
L'idea, però, che un lettore possa sentirsi liberamente immedesimato all'interno di una storia è qualcosa che valorizziamo molto.
Il logo di Musubi è una sorta di nodo, di intreccio: puoi raccontarci meglio cosa vuol dire la parola “musubi” e cosa rappresenta il disegno che avete scelto come logo?
Musubu in giapponese vuol dire "legare", "unire", sia in senso fisico che metaforico ed è bella l'idea di un'azienda che voglia collegare tra loro i lettori per mezzo di una storia disegnata. Inoltre, il mizuhiki del logo, il nodo con la cordicella rossa e bianca, è qualcosa che fa parte della cultura giapponese sin dai tempi dell'era Asuka, dove si dice che i doni all'imperatore venissero abbelliti con il mizuhiki, e da cui è diffusa tutta una tradizione di doni abbelliti e decorati per altri, per valorizzare la cura e l'importanza che si dedicano all'altra persona.
Direi che le premesse sono ottime e non vedo l'ora di leggere i primi titoli a inizio 2024! A proposito del nuovo anno, avete già qualche fiera in calendario?
Ci stiamo muovendo a riguardo, però vorremmo avere prima dei contenuti importanti da portare in fiera, magari delle novità o degli annunci particolari, per poter affermare di parteciparci.
Allora ci vediamo prestissimo in libreria! Grazie mille per averci dedicato il tuo tempo e in bocca al lupo per tutti i prossimi progetti!
Crepi e grazie di tutto!
Abbiamo intervistato Marcello Cuomo, fondatore di Musubi Edizioni, una nuova casa editrice di manga di cui vedremo i primi titoli a inizio del prossimo anno. Marcello si definisce un grande appassionato di manga che ha deciso di "fare il salto" da collezionista ad editore, creando una nuova etichetta aperta ai più diversi generi narrativi e attenta alle esigenze dellə lettorə.
I primi due titoli di Musubi saranno Colorless di Kent, da poco concluso in Giappone con il settimo volume, disponibile dal 25 gennaio, e Love and Curse di Fumiko Fumi, tre volumi in tutto, in libreria dal 22 febbraio.
I primi due titoli di Musubi saranno Colorless di Kent, da poco concluso in Giappone con il settimo volume, disponibile dal 25 gennaio, e Love and Curse di Fumiko Fumi, tre volumi in tutto, in libreria dal 22 febbraio.
Segnaliamo l'iniziativa "suggerisci un manga" (che potete trovare qui sul sito dell'editore) attraverso cui lə lettorə potranno suggerire un titolo (attenzione! è possibile partecipare solo una volta al sondaggio!) pubblicato tra gli anni '70, '80 e '90 e ancora inedito in Italia.
Grazie a voi, è davvero un piacere!
Parliamo di Musubi, una nuova realtà editoriale indipendente che, da gennaio 2024, porterà nuovi manga sugli scaffali delle librerie italiane. Come è nato questo progetto e chi c’è dietro?
L'idea di questo progetto è nata e cresciuta negli ultimi anni, con tanta ricerca e innumerevoli letture. Nasco come collezionista e spesso ho acquistato e letto manga in giapponese quando non li trovavo sul mercato italiano. Mi sono posto la sfida di fare il salto e diventare io stesso editore, di portare in Italia nuovi titoli, di vagliare attentamente ciò che scelgo di proporre ai lettori.
Hai praticamente realizzato il sogno di tuttə noi! Quindi al momento ti occupi soltanto tu della scelta dei titoli?
Sì, faccio da scouting anche perché mi trovo abbastanza bene col giapponese intermedio, leggendo tutto personalmente in lingua originale.
A proposito della scelta dei manga da pubblicare, puoi anticiparci qualcosa sui primi titoli di Musubi?
Assolutamente sì. Partiamo il 25 gennaio con COLORLESS, un manga sci-fi noir con tantissima dose di azione dell'autore KENT, in 7 volumi, concluso di recente in Giappone. È la storia di un futuro distopico in cui tutti i colori sono spariti e l'umanità è diventata mostruosa: qualcosa si cela dietro i frammenti di colori rimasti, un potere immenso, e ognuno cercherà di impossessarsene per i propri scopi.
Il 22 febbraio abbiamo deciso di pubblicare una storia forte, quella di LOVE AND CURSE della mangaka Fumiko Fumi, che portiamo per la prima volta in Italia. Si tratta della storia semiautobiografica di un percorso di crescita difficile, scandito da violenze sessuali in famiglia e un culto religioso asfissiante. L'autrice racconta in 3 volumi la rabbia, la ricerca di salvezza, la resilienza, il complicato rapporto di amore e odio all'interno di una famiglia disfunzionale. È un'opera forte ma molto emozionante.
Vogliamo che i nostri lettori possano associare il nostro marchio a storie di qualità, scelte con cura e che possano appassionare tutti. Per questo pensiamo ad un "vibe" quando proponiamo una storia al pubblico. L'idea della nostra linea editoriale è come quella di un cinema: diamo ai lettori la scelta di vibe differenti, di titoli molto diversi tra loro. È qualcosa che esplicitiamo anche sul dorso dei volumi, con un piccolo tag colorato, è un hint che dice al lettore, anche meno esperto, quale vibe troverà all'interno della storia. Vorremmo ampliare la nostra collezione per avere più varietà possibile in questo senso e non settorializzarci in un genere, scartando tutti gli altri.
Quindi non le "classiche" etichette shounen/shoujo/seinen/josei che si riferiscono al target delle riviste delle prime edizioni giapponesi ma qualcosa che rimanda più ai contenuti e alle atmosfere delle storie, giusto?
Esatto. Le classiche etichette shounen/shoujo/seinen/josei sono sempre utilissime per inquadrare un manga, ma spesso si intrecciano tra loro. LOVE AND CURSE è considerato un seinen psicologico, ma specialmente nel secondo volume l'autrice analizza le cotte, le prime esperienze sessuali e amorose della protagonista, perciò si potrebbe pensare ad un josei. Oppure COLORLESS è una storia cupa, perciò l'etichetta seinen, ma il protagonista buono che protegge l'eroina della storia, sempre pronto a sfidare chiunque a suon di botte e colpi di pistola, può far pensare ad uno shounen.
Proprio a proposito di etichette e generi, nelle ultime settimane, dalla fine di Lucca Comics & Games, su Instagram ci sono state molte polemiche legate a quello che ha preso il nome di Shoujogate: oltre a Love and Curse ci saranno altri titoli pensati per un pubblico prevalentemente femminile? (per quanto, personalmente, non mi piaccia l'idea di indirizzare lə lettorə sulla base del loro genere, ma insomma, è per capirsi)
Sì, ho seguito tutta la polemica a riguardo ed è un discorso molto complesso, anche perché in Giappone gli shoujo sono cambiati tantissimo negli ultimi anni, come sono cambiate le lettrici e i loro gusti, se vogliamo parlare di genere, e come, d'altronde, è cambiato tutto l'intrattenimento. Stiamo vagliando degli shoujo, che non pensiamo possano essere dedicati solo ed esclusivamente ad un pubblico femminile (io stesso ero innamorato di Marmalade Boy negli anni Novanta), ma anche in questo senso stiamo cercando un titolo che possa essere in linea con ciò che cerchiamo in una storia.
L'idea, però, che un lettore possa sentirsi liberamente immedesimato all'interno di una storia è qualcosa che valorizziamo molto.
Il logo di Musubi è una sorta di nodo, di intreccio: puoi raccontarci meglio cosa vuol dire la parola “musubi” e cosa rappresenta il disegno che avete scelto come logo?
Musubu in giapponese vuol dire "legare", "unire", sia in senso fisico che metaforico ed è bella l'idea di un'azienda che voglia collegare tra loro i lettori per mezzo di una storia disegnata. Inoltre, il mizuhiki del logo, il nodo con la cordicella rossa e bianca, è qualcosa che fa parte della cultura giapponese sin dai tempi dell'era Asuka, dove si dice che i doni all'imperatore venissero abbelliti con il mizuhiki, e da cui è diffusa tutta una tradizione di doni abbelliti e decorati per altri, per valorizzare la cura e l'importanza che si dedicano all'altra persona.
Ci stiamo muovendo a riguardo, però vorremmo avere prima dei contenuti importanti da portare in fiera, magari delle novità o degli annunci particolari, per poter affermare di parteciparci.
Allora ci vediamo prestissimo in libreria! Grazie mille per averci dedicato il tuo tempo e in bocca al lupo per tutti i prossimi progetti!
Crepi e grazie di tutto!
Intervista a cura di Claudia Maltese
(aka Clacca)
Marcello Cuomo è laureato in editoria e giornalismo, basato in quel di Bari, collezionista spasmodico di manga, ha fondato Musubi Edizioni nel 2023.