Fangirl – il manga vol. 1, l'adattamento del romanzo di Rainbow Rowell

Sam Maggs e Gabi Nam raccontano a fumetti Fangirl

“Il problema con le situazioni nuove è che le regole più delicate sono proprio quelle che nessuno ti spiega. E che non puoi neanche cercare su Google.”

Cambiare vita è sempre tanto entusiasmante quanto difficile ma, quando sei una nerd introversa, timida, legata alla famiglia e ai personaggi della tua serie di romanzi preferita più di ogni altra cosa, allora è solo tremendamente difficile.

È così che inizia Fangirl, l’adattamento a fumetti dell’omonimo romanzo di Rainbow Rowell, in Italia grazie a Tunué. Cath è appena arrivata al college e la sua vita si è totalmente stravolta. Non deve semplicemente affrontare gente nuova e un ambiente diverso, deve lanciarsi in questa nuova esperienza senza Wren, la sua gemella, la persona che è sempre stata la sua metà, che è sempre stata accanto a lei, che la conosce e la capisce meglio di chiunque altro.


Anche Cath pensava di conoscere e capire sua sorella meglio di chiunque altro ed era sicura che sarebbero rimaste una accanto all’altra anche lì al college, ma Wren ha intenzioni diverse: non divideranno la stanza, non seguiranno gli stessi corsi e, per sottolineare ancora di più le differenze tra loro due, ha anche tagliato i capelli, così che la gente non passi il tempo a confonderle. Per Wren fare amicizia con persone nuove è facile tanto quanto per Cath è essenziale chiudersi nel suo mondo immaginifico.


Sì, perché Cath è una scrittrice. Per la precisione, è l’autrice della fanfiction più popolare su Simon Snow e sua grandissima fan. Il mondo di Simon Snow – quello che legge e quello che immagina – è il solo posto in cui sembra sentirsi sé stessa e adesso che non c’è neppure Wren a condividerlo con lei.

Così, mentre sua sorella gemella si diverte tra feste a base di alcool e ragazzi, desiderosa di cambiare completamente quella che era la sua vecchia vita, Cath – che è tutto tranne che è una fan delle novità – si ritrova a stringere un qualche tipo di legame con Reagan, la sua compagna di stanza, un po’ brusca nei modi ma a suo modo amichevole e affettuosa con lei; Levi, l’adorabile bravo ragazzo, amico (forse qualcosa in più?) di Reagan, che prende subito Cath a cuore e infine Nick, collega di Cath al corso di scrittura creativa che improvvisa con lei un duo creativo e uno strano rapporto di amicizia/collaborazione.


Questo primo volume (di quattro) è introduttivo senza perdersi a essere inutilmente didascalico. I personaggi ci vengono presentati attraverso gli occhi di Cath e il modo in cui si relazionano a lei, così che il nostro punto di vista si sovrappone – in senso narrativo quanto in quello emotivo – al suo. Nonostante la sua nuova vita non sia poi così tanto male, Cath non riesce ad abituarsi: le manca Wren, si crede più immatura e incapace di chiunque altro e non riesce a comprendere pienamente il valore dellə suə nuovə amicə. E quando da casa arriva una notizia sconvolgente e la prof di scrittura creativa critica il suo racconto su Simon Snow, il mondo sembra completamente crollarle addosso…

La storia è piena di cliché che però credo non smetteranno mai di piacerci: c’è la ragazza timida e ingenua catapultata in un mondo che non le appartiene e che però la accetta così com’è, ci sono i due ragazzi – biondo/solare/dolce vs. moro/misterioso – con cui ci si aspetta inizi presto una love story, c’è la famiglia amorevole ma incasinata e c’è l’amica molto meno ingenua che dà supporto alla protagonista.


Il punto non è mai quanto banali e già visti siano questi elementi ma come si combinano tra loro e qui sta la bravura di Rowell – autrice della storia originale – e di Maggs, che quella storia l’ha adattata e l’ha trasformata in un fumetto che funziona perfettamente (sceneggiatura, regia e chara design sono impeccabili). Inoltre, i disegni di Gabi Nam sono perfetti per la storia, il suo stile è più da amerimanga e le fisionomie dei personaggi, così come le ambientazioni, riescono a rendere molto bene l’ambientazione, sicuramente più di quanto non si sarebbe riuscito a ottenere con uno stile più canonicamente da shoujo.

Claudia (aka Clacca)



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