SYNTH/Org vol. 2, l'antologico Attaccapanni Press sulla vita aliena
Attaccapanni Press è un’etichetta indipendente che pubblica antologie tematiche con l’intenzione di unire esordienti, talenti emergenti e autori affermati. Scelta editoriale a mio avviso assolutamente apprezzabile per varietà di forme e temi.
Se SYNTH/Org vol. 1 (2019) aveva come protagonisti i robot e le intelligenze artificiali, SYNTH/Org vol. 2 (2022) è invece dedicata alla vita aliena. E anche questa volta la copertina è di LRNZ.
Tredici storie eterogenee per toni narrativi e stili grafici per un volume brossurato di poco più di duecento pagine che si presenta assolutamente coerente con il tema in ogni sua parte: a partire dal font e dalla struttura dell’indice, della postfazione scritta da Adrian Fartade e dei credits.
Apre la raccolta Growing pains di Noah Schiatti sulla costruzione dell’identità attraverso la metafora della “crisalide”; si prosegue con Dall’altra parte del cosmo di Rita e Caterina Cappelli e i loro personaggi che sembrano disegnati per i più piccoli ma con una storia che lascia nel lettore un po' di inquietudine.
Nature boy di Shannice Alogaga si presenta davvero originale per disegni e colorazione mentre Singolarità cinefila di Claudia Petrazzi è caratterizzata da umorismo e stile.
Iolanda Zanfardino ed Elisa Romboli firmano Breathe, una breve storia che racchiude tra disegni e colori estremamente gradevoli un messaggio molto importante per tutti noi; Theseus di Greta Xella armonizza chiari rimandi alla mitologia greca con lo spazio profondo.
Bloop di Stefano Meazza, inserisce tra vignette molto dinamiche sole onomatopee; il racconto La rapa di Marte di Samuele Bevacqua e Sofia Corsi invece affida la narrazione poetica ad un alieno alquanto originale.
Micorriza di Federico di Cera e Gaia Carlesso, è senza dubbio la storia più “fantascientifica” dell’antologia soprattutto sul versante testuale… uno spoiler: conoscere il significato del titolo aggiunge valore; Celestea di Alessandro Manetti – inaspettatamente - lascia il lettore con un quesito esistenziale: "voglio dire, tu come la definiresti un’entità di origine ignota, aspetto ed età inspiegabili, capace di generare vita dal nulla? Un Dio?".
Ariel Vittori con Il frutto di Aramis, affida la sua storia a un maestro e un discepolo del mondo animale; con Frisbee di Alessio Fiorinello facciamo la conoscenza di un simpatico alieno che forse meriterebbe un'intera serie di avventure.
Il ritorno di Margherita Castello (Leevolt), mostra delle tavole caratterizzate da un estremo dinamismo animate da un protagonista davvero ben caratterizzato nella sua complessità di forma e contenuto.
Un suggerimento: in chiusura leggere i credits (dove troverete se i singoli autori siano esordienti o meno) può riservare grandi sorprese!