Blue Skin di Gitrop, storie fantastiche e dove trovarle

Il nuovo volume Ottocervo, tra animali parlanti, ricerca dell'identità e sense of wonder

Con Blue Skin di Giuseppe Tropea, aka Gitrop, l'etichetta tarantina Ottocervo continua a dimostrare una grande attenzione verso gli esordienti, tramite una Factory che segue i giovani talenti e li accompagna nel loro esordio in un mercato sempre più vasto e variegato.

Gitrop infatti è un giovane autore classe 1997, originario di Catania, che ha ricevuto nel 2020 una menzione speciale al Lucca Project Contest per il progetto Sudo e pubblica ora il suo fumetto d'esordio, presentato in anteprima a Lucca Comics & Games e approdato in questi giorni in libreria e negli store online.

Blue Skin è un fumetto diverso dai precedenti volumi pubblicati da Ottocervo (Camerette di Frita, Tutti eroi di Ivan Appio e Ritagli di giornale di Rocco Casulli), opere che mantenevano una grande attinenza con la nostra realtà, mentre Gitrop apre le porte a un fantasy ambientato in un mondo fantastico e popolato da affascinanti creature.

La storia ha per protagonista Ardus, un ragazzo blu unico nel suo genere, che non è a conoscenza delle proprie origini. Tra queste pagine assistiamo a una quest avventurosa, che lo porta a scoprire la misteriosa e inquietante verità sul suo passato, in compagnia di una giovane fenice e di un cucciolo di porso (versione alternativa dell'orso polare).

La ricerca del proprio posto nel mondo e della propria reale identità, il sentirsi diversi, le difficoltà della crescita; insomma, un romanzo di formazione in chiave fantasy, non eccessivamente innovativo nella scelta dei temi ma in grado di imbastire una storia fresca, permeata da un incontaminato sense of wonder.


Blue Skin è frutto di un worldbuilding interessante, al punto che sarebbe bello leggere altre storie ambientate nel medesimo universo narrativo (datecene ancora, insomma!) ed è impreziosita da un lavoro di costruzione delle tavole molto libero e semza troppi schematismi e da una colorazione vivace e attenta.

Un volume che ha le carte in regola per appassionare chi divora manga e anime o anche chi è cresciuto con la passione del fantasy (anche videoludico o cinematografico e televisivo, per dire) e ora cerca un approdo diverso (così come in edicola può trovarlo, sempre tra i fumetti italiani, nel nuovo mensile Bugs Comics, Kalya).

La scelta coraggiosa di Ottocervo, per molti versi spiazzante, è quella di non adagiarsi su quanto già costruito bensì aprirsi a nuove strade, provare a non fare "fumetti alla Ottocervo" (che risulterebbe anche limitante alla quarta uscita), ma lasciare spazio alla fantasia di giovani artisti (finora estremamente talentuosi, ognuno in modo diverso).

(Giuseppe Lamola)



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