Kalya #1, l'esordio della nuova serie Bugs Comics
I Fondamenti traevano il potere dal nucleo vitale all’interno del proprio corpo, l’Alkest, che gli permetteva di plasmare il loro mondo grazie a un infinito potere. Un giorno, Malkuth, il Fondamento in grado di dominare la materia organica, ebbe l’ardire di creare la vita. Frammentando parte del suo nucleo vitale, egli creò i gjaldest. Questo fu il nome che Malkuth diede alla razza. Il nome dei suoi figli.”
Lo aspettavamo con impazienza da mesi e finalmente domani 9 novembre Kalya arriva nelle edicole italiane con il primo volume, che sarà disponibile in edizione regular (con la copertina di Elena Casagrande, che illustrerà tutte le prossime copertine) e variant (copertina illustrata da Carmine di Giandomenico).
La variant cover di Carmine Di Giandomenico.
Kalya è un fantasy nudo e crudo, e come in ogni fantasy che si rispetti gli autori – Luca Lamberti e Leonardo Cantone – ci danno i mezzi per esplorare questo nuovo mondo e conoscere la sua storia. Kalya si apre con la mappa del continente Theia, il luogo in cui si svolgeranno tutte le vicende, e la sua storia, la sua mitologia: una lotta tra divinità – i Fondamenti – è all'origine del continente stesso e dei suoi abitanti, i resti degli antichi dei caduti ancora oggi rendono unici i paesaggi di questo mondo in cui individui di razze differenti – umani, goblin, elfi e ovviamente gjaldest, il popolo più antico – vivono insieme le loro più o meno pacifiche vite.
Tra le esistenze più movimentate c'è proprio quella di Kalya, giovanissima avventuriera dal passato misterioso, emotiva ed impulsiva, che cerca di sbarcare il lunario con quelle che Tagh definirebbe attività “diversamente lecite”. Tagh è l'irascibile - ma in fondo tenero e affettuoso - compagno di avventure di Kalya, disprezzato dal mondo in quanto goblin e costretto anche lui a vivere di espedienti.
La loro – e la nostra! - avventura comincia il giorno in cui i due incontrano Dakan-Vyr, un gjaldest che ha vissuto per secoli e che, nonostante anche la sua razza non sia molto apprezzata dagli abitanti di Theia, continua a essere legato a Malkut e alla sua natura salvifica e ricca d'amore per le sue creature.
Dakan-Vyr è sicuro che i gjaldest debbano vivere in armonia con gli altri abitanti del continente, che debbano supportarli grazie alla loro potenza e saggezza. A Kalya e Tagh, il gjaldest chiede di recuperare l'Alkest, l'ultimo frammento di Malkut, che ha scoperto essere nascosto nel bosco del Felhem. L'Alkest, secondo Dakan-Vyr, potrebbe essere la soluzione al Morbo Pallido, la spaventosa malattia che imperversa per tutto il continente e colpisce indiscriminatamente.
Convincere Kalya non è difficile, a lei importa poco dei motivi per cui Dakan-Vyr cerca l'Alkest, la sola cosa che le interessa è riuscire a ottenere dal gjaldest delle risposte che possano chiarire qualcosa sul suo passato, sulla sua famiglia e sulla sua vera natura: Kalya infatti non è completamente umana e neanche completamente gjaldest, è un incrocio tra le due razze e non sa nulla delle sue origini... e di molte altre cose che la riguardano.
Inizia così un primo volume che riesce a introdurci in un mondo complesso, con una sua precisa geografia, storia, mitologia, con le sue razze e i suoi sistemi sociali, un mondo in cui la magia e gli dei sono reali e tangibili, un mondo in cui – proprio come nel nostro – nascere nel posto giusto, dalla famiglia giusta, è quello che scrive il tuo destino.
Un singolo numero è forse troppo poco per tirare delle conclusioni, ma certamente chi scrive si è fatta delle – ottime – prime impressioni: il worldbuilding sembra parecchio solido e coerente, pensato e realizzato con cura, senza tralasciare nessun aspetto fondamentale, anzi.
I personaggi che abbiamo incontrato in questo primo albo – Kalya e Tagh, Dakan-Vyr ma anche l'alchimista reale Leena e la sua guardia del corpo Aridan, nonché un elfo davvero molto, molto cattivo, senza dimenticare gli animali fantastici (scusate la citazione non voluta) che popolano i boschi e le città – sono tutti ben caratterizzati, forse ancora da conoscere un po' più a fondo, ma ognuno di loro si muove nella storia in una direzione ben determinata e suggerita da scopi e obiettivi differenti.
Tocca poi sottolineare la bellezza e la cura dei disegni: le tavole (disegnate per questo numero da Luca Lamberti) sono straordinariamente ricche di dettagli, sia per quel che riguarda il character design sia per le ambientazioni e gli sfondi. Lamberti ha creato qualcosa che è un po' una crasi – riuscitissima – tra il fumetto d'azione americano (soprattutto per la divisione delle tavole molto dinamica, non per forza condizionata da una gabbia fissa) e gli shounen d'avventura, grazie a una resa molto efficace delle scene di combattimento e d'azione, e un chiaroscuro che ricorda i retini tipici delle produzioni nipponiche.
La sceneggiatura di Lamberti & Cantone riesce a dare alla narrazione un ritmo che alterna momenti d'azione e altri più lenti e riflessivi, così che in tutto l'episodio non si ha mai né l'impressione di essere davanti a un infinito spiegone su Theia o sulle intenzioni dei protagonisti, né di indugiare solo sulle sequenze di combattimento: insomma, ci sono le botte da orbi, ci sono i mostri, ma c'è anche tutto quello che ci serve per viaggiare nel continente e legarci subito alla strampalata coppia di protagonisti.
Esordio dunque promosso a pieni voti e, per chi non si accontentasse di questo primo episodio, segnaliamo anche il primo volume (di tre) dedicato al mondo di Kalya, Theia, un albo che contiene informazioni dettagliate su storia, mitologia, geografia, razze e società dell'intero continente (un cartonato di grandi dimensioni che trovate però solo in fumetteria), impreziosito da disegni e bozzetti dei personaggi, uno strumento utilissimo per comprendere al meglio questo fantastico (perdonate l'orrendo gioco di parole) mondo.
Claudia (aka Clacca)
Kalya #1 - Il frammento del caduto
Bugs Comics, novembre 2022Cover: Elena Casagrande (regular), Carmine di Giandomenico (variant)
Testi: Luca Lamberti e Leonardo Cantone
Disegni: Luca Lamberti