Tex #738/740 ovvero: il ritorno di Mefisto
Mauro Boselli e i fratelli Cestaro mettono in scena il ritorno dell'antica (e insuperabile) nemesi in un'ottima trilogia
Quando si legge una storia a lungo attesa, il rischio di una delusione è sempre dietro l'angolo: le grandi aspettative non sempre aiutano a essere gentili nei confronti dell'opera.Anticipo sin da subito che non è questo il caso della storia inaugurata ad aprile da Il Manicomio del Dottor Weyland, il numero 738 della serie regolare di Tex. Questa nuova trilogia, scritta dal curatore Mauro Boselli per i disegni di Raul e Gianluca Cestaro, segna il ritorno di Mefisto e riesce a convincere sin dalle primissime pagine, restando impressa per l'efficacia delle soluzioni narrative e visive adottate.
NUMERO: 738 / 740
DATA: aprile / giugno 2022
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Claudio Villa
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Gianluca & Raul Cestaro
Tutte le immagini © 2022 Sergio Bonelli Editore.
2022: l'anno di Mefisto
Come suggerisce correttamente Graziano Frediani nella sua introduzione al primo albo, sono trascorsi ormai ben 73 anni dall'esordio di Steve Dickart sulle pagine di Tex, eppure la nemesi per antonomasia di Aquila della Notte non ha perso un grammo della sua potenza e del suo fascino, anzi, ne ha acquisito ulteriormente con il trascorrere degli anni.
Dapprima semplice e intrigante prestigiatore (nonché spia al servizio del governo messicano), man mano Mefisto si è dedicato sempre più alle arti oscure e al crimine (nonché al sovrannaturale), rendendo di conseguenza sempre più cupe e dark le avventure in cui, spesso e volentieri, ha rubato il palcoscenico al buon Tex e ai suoi pards, tanto assumere in alcuni casi il ruolo di co-protagonista.
Come dicevamo, Mefisto ha vissuto ben 7 decenni di avventure* e le sue origini sono state rievocate proprio in queste settimane in due pubblicazioni di Sergio Bonelli Editore: con Tex contro Mefisto - La gola della morte inizia la raccolta di tutti gli episodi in cui Tex ha fronteggiato il suo nemico dall'aspetto mefistofelico e dallo sguardo sinistro, partendo dai primissimi episodi realizzati da G. L. Bonelli e Galep (ovvero Fuorilegge e La gola della morte); in Mefisto: Le origini del male, nuovo Speciale inedito di Tex Willer, vengono approfondite le origini di Mefisto e inserite nel grande affresco di rielaborazione dell'opera bonelliana portata avanti da Boselli sul mensile dedicato al giovane Tex (qui non a caso è affiancato ai disegni da Roberto De Angelis, artista che ha battezzato la collana e che ne è uno dei più felici interpreti).
Insomma, se ancora non si fosse capito, questo 2022 è un anno in cui, sulle collane di Tex, Mefisto ha (e avrà) un ruolo di prim'ordine.
Il Dottor Wayland, San Francisco e il Bedlam
Torniamo a questi tre albi, pubblicati tra aprile e giugno. Già dai titoli delle storie si possono evincere tre elementi chiave nello sviluppo delle trame, non troppo lineari (come spesso accade nelle storie firmate da Boselli) e che si sviluppano su più fronti, come una saga ad ampio respiro necessita.
Il Dottor Wayland è un famoso psichiatra che, grazie ad alcune cure innovative e sperimentali, sembra essere in grado di portare alla guarigione anche i criminali più folli. Opera all'interno di un Manicomio di nuova concezione, il Black Mountain Asylum, nella baia di San Francisco. Non ci addentreremo nei meandri della trama, né in cosa porta Tex e Carson in contrapposizione con questo nuovo modo di trattare i criminali e con chi c'è dietro. Ciò che ci preme evidenziare sin da subito è come la scelta dei luoghi sia alquanto peculiare e ben riuscita: gli scenari cittadini di San Francisco, in cui Tex e i suoi pards sono un po' dei pesci fuori d'acqua vista la loro natura errabonda e "libera", così come gli anfratti più tetri del "Bedlam" (modo in cui, nel linguaggio comune anglofono, si possono chiamare i manicomi), risultano assolutamente appropriati per l'atmosfera del racconto, al punto da divenire irrinunciabile teatro visivo e narrativo per le tetre macchinazioni di Mefisto.
La storia infatti non è un western "puro" ma spesso e volentieri si tinge di horror e certamente il contesto della narrazione risulta importante per la sua riuscita.
Un racconto triplo avvincente
Lo anticipavo all'inizio ed è giusto tornare sulla qualità di queste tre storie che, in definitiva, non deludono, anzi. Personalmente ho apprezzato in maniera particolare le prime due parti, per il loro ritmo sempre sostenuto, per la continua escalation che porta al climax della conclusione del secondo episodio (molto faticoso attendere un mese per vedere come la storia sarebbe andata avanti!) e per alcune sequenze davvero da antologia.
Segnalo ad esempio le oltre trenta pagine iniziali del primo albo: un inizio in medias res che porta allo svelamento di un certo personaggio del cast (che non anticipo per evitare di rovinare il gusto della lettura a chi ancora non ha letto gli albi), gestite in maniera encomiabile, con un ritmo da manuale della sceneggiatura e una cura nei dettagli nei disegni che rasenta la perfezione.
Ancora una volta Boselli si dimostra fedele custode di una tradizione lunga oltre 70 anni, pur sapendo come concedersi felici e azzeccati momenti per sperimentare soluzioni tutt'altro che banali. Lungi dall'essere un mero esecutore di trame trite e ritrite, Boselli si muove sul confine sottile (ma, per chi scrive, estremamente affascinante) tra il rispetto per il personaggio e la serie - per la loro riconoscibilità e per l'appagamento dello zoccolo duro dei fan - e un'evidente spinta verso la modernità, nel modo di costruire le scene e di intrecciarle tra loro - dando così ragione anche a coloro che cercano una narrazione che resti al passo coi tempi.
In quest'operazione difficilissima (eppure miracolosamente riuscita, e non è la prima volta, né ci auguriamo sia l'ultima!), Boselli si può avvalere del contributo di due fuoriclasse. Gianluca e Raul Cestaro realizzano nelle oltre 300 pagine di questa trilogia la loro prova più matura, portando avanti un lavoro di sintesi stilistica e di cura delle tavole che ha pochi eguali nel panorama fumettistico italiano contemporaneo.
Da quasi un anno, i due fratelli campani, mese dopo mese, riescono ad accompagnare i lettori di Dylan Dog con le loro cover per la serie regolare, sempre muovendosi nel sottile equilibrio tra classico e moderno con un'eleganza complicata da eguagliare: su Tex, per certi versi, il loro approccio segue gli stessi principi.
Il loro metodo di lavoro è unico nel panorama del seriale italiano: realizzano infatti una tavola completa a testa, riuscendo ugualmente a mantenere un'incredibile armonia e organicità del lavoro, senza stacchi o passaggi a vuoto.
Mai paghi e sempre in movimento in termini stilistici, meticolosi nell'esprimere l'espressività dei personaggi (ma anche bravi a contenersi quando si tratta di personaggi granitici come Tex), ampiamente a loro agio nel descrivere atmosfere cupe e a tratti inquietanti, i Cestaro Bros sfoderano qui molte delle frecce del loro arco, ben consci di giocare una partita di alto livello. Pagine di grande impatto, realizzate senza elemosinare dinamismo e con un'ottima scelta nelle inquadrature, tale da rendere poco statiche anche le lunghe sequenze dialogate.
Insomma, una storia avvincente, una di quelle narrazioni che non smetteresti mai di leggere, ricca di senso dell'Avventura, di colpi di scena e in grado di mantenere (o scatenare) l'interesse verso i personaggi e le loro gesta. L'unico difetto è lasciarci con il desiderio di leggerne la conclusione subito, senza attendere mesi **.
* Non tantissime, in realtà, in termini numerici, visto che le sue apparizioni, sono sempre state "importanti" nell'economia della serie e ben centellinate, come quelle di Yama.
** Sì, la storia disegnata da Fabio Civitelli durerà ben 4 mesi (da luglio a ottobre).
P.S. Ringrazio Francesco Cascione e David Padovani (che ha scritto di queste storie qui e qui) nonché tutti i "vecchi cammelli" per le interessanti discussioni su Tex e altro, e segnalo anche due video interviste sulla trilogia di Mefisto, rispettivamente a Mauro Boselli e ai fratelli Cestaro, realizzate per la rubrica Quaderni bonelliani su Lo Spazio Bianco, che trovate qui e qui.
TEX: Il Manicomio del Dottor Weyland / I misteri di San Francisco / Bedlam!
NUMERO: 738 / 740
DATA: aprile / giugno 2022
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Claudio Villa
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Gianluca & Raul Cestaro
Tutte le immagini © 2022 Sergio Bonelli Editore.