Letture seriali: Swamp Thing - Metamorfosi

Verde di Paura: lo splendido horror nella palude firmato da Ram V e Mike Perkins


C'è una cosa che balza immediatamente all'occhio con lo Swamp Thing di Ram V e Mike Perkins, il cui primo volume è stato di recente proposto in libreria e fumetteria da Panini Comics. Basta infatti anche solo sfogliarlo, anche solo guardare la copertina, per intuire che in questa storia gli autori hanno voluto innestare (termine botanico mai così adatto) una particolare variante di genere, quell'horror che, in una storia di questo tipo, ha un fascino sottile, mentre è particolarmente marcato in questa occasione.


Del resto, le atmosfere orrorifiche hanno sempre fatto parte del DNA di Swampy (come lo chiamano gli amici), e ben lo può testimoniare la sfortunata serie televisiva che gli è stata dedicata nel 2019 da DC Universe la piattaforma streaming della DC Comics (potete recuperarla nel catalogo Prime Video). La produsse James Wan, uno che di Orrori e affini se ne intende, e infatti, sin dal primo episodio, era chiaro che quella palude era ben più mortale di quanto potesse apparire.

Ma torniamo al nostro fumetto, a questa miniserie che ha saputo riportare in auge un personaggio sempre affascinante e capace, con i suoi toni e modi, di raccontarsi al lettore in forme sempre diverse, sbocciando ogni volta a nuova vita.
All'inizio, ve lo concedo, potreste rimanere spaesati dalla lettura: le prime quaranta pagine o giù di lì sono infatti dedicate alla breve parentesi Future State di Swamp Thing, uno sguardo al futuro che colpisce a livello emotivo da una parte ma al tempo stesso lascia sin troppe domande a chi è sprovvisto di un qualsivoglia background (non a caso i due episodi erano stati originariamente inseriti in un volume brossurato dal titolo Future State: Shazam!/Black Adam, che rientrava tra le pubblicazioni proposte da Panini nel 2021 in occasione dell'evento editoriale dedicato al futuro dell'universo DC; n.d.R.).

Eppure, si intuisce che Ram V e Perkins hanno qualcosa in mente, che questo "epilogo" è l'inizio di qualcosa di inatteso (un poco come per altre pubblicazioni Future State). E infatti, basta addentrarsi in quella selva oscura che sono i primi capitoli di questa miniserie (dei 10 totali della prima stagione) per comprendere che quel vago sospetto era giusto.


Facciamo la conoscenza del nuovo "Avatar del Verde", Levi Kamei, ma non aspettiamoci una transizione lineare: il Nostro è afflitto da terribili incubi, una tenebra per lui inspiegabile, che lo trascina letteralmente dall'altra parte del mondo, legata forse al suo passato e alla sua famiglia, a qualcosa che è accaduto in terra natia e che potrebbe aver segnato il suo presente e futuro.

Perkins, che i lettori DC ben conoscono per il suo apporto a Lois Lane, qui tinge la penna in quel nero calamaio che molti artisti tengono nascosto nel proverbiale cassetto, fino a quando gli viene data la possibilità di scatenarsi con il macabro.
Rami e arbusti assumono connotati contorti, raccapriccianti, perché qui anche il più delicato dei fiori può uccidere, può essere letale al pari di quella perversa figura che nel buio della fredda notte cala sul deserto, miete vittime su vittime, mentre un anziano sceriffo cerca di trovare il bandolo della matassa, o un ago in un intrico di rose, se preferite ancora una volta un'analogia floreale.


Ram V, dal canto suo, fa talmente bene i compiti da rendere chiaro perché viene indicato dai più come una brillante promessa nel mondo dei comics.
Non dimentica ciò che Swamp Thing è stato, chi è stato e cosa ha saputo regalare al Fumetto, grazie a firme eccellenti come Alan Moore, ma sa gestire Levi e il suo universo, che è anche e sopratutto quello DC Comics.
Pare scontato dirlo, eppure Swampy è un character che è sempre stato considerato "ai margini" nel DC Universe, quasi fosse indipendente, tranne particolari occasioni, dalle azioni e dagli eventi degli altri characters in costume di spandex.
Invece lo scrittore indiano tiene ben a mente quanto radicato possa essere il rapporto di Swamp Thing con la cronistoria della Distinta Concorrenza, e così ecco anche un collegamento con la saga Fear State di Batman, qui rappresentato dalle Poison Ivy (non ho sbagliato, il plurale è corretto: se non sapete di che si tratta, non sarò certo io a rovinarvi eventuali sorprese e scoperte).

Ma sto uscendo fuori dal seminato, ritorniamo sul nostro solco ben scavato nell'Orrore, nella Paura, in un Body Horror verde, crudele eppure con un suo chiaro messaggio, una sua chiara direzione e volontà, per quanto ancora contorta in questo primo atto.


Non è un caso, dico sul serio, se questa mini in dieci numeri ha ottenuto un gradimento così alto, da spingere la DC Comics a mettere in cantiere un secondo ciclo di sei numeri, una "seconda stagione" che portasse avanti questa visione del personaggio.
È frutto del modo in cui Ram V e Mike Perkins lavorano di concerto per dare a Swampy quanta più tenebra possibile, stando sempre bene attenti che non manchino le giuste quantità di luce, perché troppo buio può uccidere, mentre la speranza (verde) apre porte nuove per un domani, non solo editoriale, che possa fiorire, che possa rendere onore al suo ruolo maledetto di difensore.

Ecco, "maledizione". Questo termine risuona prepotente nella testa durante la lettura, mentre penetriamo sempre più alla radice dei problemi di Levi, le sue difficoltà di straniero in terra straniera (che poi sono le stesse dello scrittore, che qui ha riversato molto del proprio personale sentire), mentre le domande si susseguono e tutti i pezzi cercano di combaciare, in un groviglio solo in apparenza inestricabile.
E questo potere che è anche una maledizione, terribile e mostruosa, mi ha fatto pensare ad un altro "verde", in questo caso della controparte editoriale, i cui echi "Immortali" si possono ritrovare anche in questo Swamp Thing.


Qualcuno avrà già intuito a cosa mi sto riferendo, ovvero ad Immortal Hulk di Al Ewing. Lungi da me mettere a paragone diretto le due opere, ma è importante notare come questi due personaggi, oltre che il colore, condividono sopratutto un comune destino, un complesso sottobosco di idee e narrazione che scavano, che incidono pesantemente su territori importanti come psiche, orrore e significati più alti e universali.
E che per tirar fuori tutto questo, i due autori abbiano usato l'oscurità, l'orrore, mai compiaciuto, ma strumento metaforico per dire altro, per nascondere dietro l'ombra e il raccapriccio qualcosa che rimanesse nell'inconscio di lettori attenti.
Altro caso che non è un caso, è il fatto che Ewing e Ram V sono attualmente i due sceneggiatori che si stanno occupando di Venom - un altro personaggio che di tenebra, oscurità e orrore se ne intende alquanto - portandolo verso un livello tutto nuovo (consiglio nel consiglio, recuperate anche la loro run, attualmente in pubblicazione, sempre nel catalogo Panini Comics).


Dal punto di vista artistico, come già accennato, Perkins compie un lavoro eccellente nello sfruttare la macabra opportunità che la storia gli offre, realizzando tavole dove il dettaglio è importante tanto quanto il saper mantenere alta la tensione, senza sfociare nello "splatter" compiaciuto, anche se qui il rosso è tinto di verde. Ad aiutarlo nell'intento, il lavoro del colorista Mike Spicer, che sa seguire e mai sovraccaricare le chine del disegnatore, lasciando che, di volta in volta, sia l'atmosfera generale che si vuole creare, ad ispirare e guidare il suo pennello.
Arrivato a questo punto, dovrei consigliarvi se recuperare o meno il volume, dovrei indirizzare il lettore verso l'opera: questo ciclo di Swamp Thing è adatto a tutti coloro che sono rimasti delusi dalla cancellazione della serie tv e vogliono ritrovarne il mood, a chi conosce poco il personaggio e vuole rimanere intrigato da questa sua "anima nera", e anche chi, più semplicemente, è un vorace lettore di fumetti DC Comics e sa quanto potenziale si nasconda in questa palude. Qui ampiamente sfruttato e fatto crescere, rigoglioso e pronto per essere messo in un vaso.. ehrm, sullo scaffale della libreria!




Swamp Thing vol. 1 - Metamorfosi
Panini Comics

Testi: Ram V 
Disegni: Mike Perkins
Colori: Mike Spicer

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