Il Mecenate Audace: Incontri. Emily Dickinson

Tre episodi dalla vita (e dalla morte) di una delle poetesse più apprezzate di sempre


Di Emily Dickinson si è detto e scritto tanto. Su di lei sono stati pubblicati romanzi, girati film, trasmesse serie tv e, sì, anche realizzati fumetti (anche se al momento siamo a conoscenza solo del titolo di cui stiamo per parlare). Non è cosa da poco, per una poetessa che ha trascorso buona parte della sua vita auto-reclusa in una stanza. Eppure la vita di Emily Dickinson affascina tanto quanto le sue poesie (la stragrande maggioranza pubblicate postume), poesie che hanno influenzato chi arrivò dopo di lei e che ancora ammaliano chi le legge.

Molto di quello che si conosce di Emily Dickinson lo si deve alle sue lettere e a quelle di suoi amici e familiari che sono arrivate fino a noi. Tuttavia molto va ricostruito e reinterpretato, specialmente la natura dei rapporti tra la poetessa e alcune delle sue amicizie più intime. Emily Dickinson fu davvero omosessuale o bisessuale? Non lo sapremo mai con certezza, probabilmente, ma è questa la reinterpretazione che Thomas Govoni, Erica Dalle Luche, Lorenza De Luca e Michelle Reviglio danno in Incontri. Emily Dickinson, distribuito da Renape Presenta, progetto di microeditoria fondato dallo stesso Govoni che già ha dedicato diversi titoli alle tematiche LGBTQ+.


Il volumetto, con l’incantevole e azzeccata copertina di Laura Guglielmo, pesca tre eventi dalla vita di Emily Dickinson, tre racconti a tinte erotiche che sono anche tre incontri (appunto), i quali coinvolgono non solo la poetessa ma anche le persone che sono state molto importanti per lei, come l’amica e cognata Susan Gilbert e il fratello Austin. Le tre storie autoconclusive sono ambientate in periodi molto distanti tra di loro e raccontano un pezzetto dell’adolescenza, della maturità e anche della morte di Emily Dickinson: chi non conosce almeno un po’ la biografia dell’autrice potrebbe rimanere spaesato, ma dall’altra parte viene offerto uno spaccato che abbraccia diverse fasi della vita della poetessa.

Ai testi troviamo Thomas Govoni, che ha saputo evitare non solo i didascalismi ma anche il rischio di fare troppo affidamento sulle poesie di Emily Dickinson per raccontare i sentimenti dei personaggi (scelta che non sarebbe stata sbagliata, ma solamente un po’ scontata e “comoda”). I disegni invece sono opera di tre autrici che, nonostante abbiano stili diversi, ben si ritrovano in questa antologia, senza “stonare”.


Aprire le danze tocca ad Erica Dalle Luche, fumettista e graphic designer che racconta un episodio di Emily diciottenne, quando frequentava il collegio femminile. Dalle Luche è stata davvero una bella sorpresa e siamo curiosi di vedere il suo lavoro in futuro: a convincere sono soprattutto la regia, l’alternanza di primi piani e di vignette dedicate all’azione e all’ambientazione, nonché le espressioni fresche e spontanee dei personaggi.

Segue la storia di Michelle Reviglio, a cui probabilmente spetta raccontare l’episodio più complesso, specialmente in un numero così ridotto di pagine: il rapporto tra Emily Dickinson, Austin, Susan e Martha meritava un po’ più di spazio, anche solo per presentare così tanti personaggi che appaiono per la prima volta. Lo sguardo viene comunque catturato dai disegni, che risaltano con eleganza le pieghe dei vestiti e ogni ciocca di capelli.


Chiude l’episodio disegnato da Lorenza De Luca (che chi frequenta l’autoproduzione da un po’ ricorderà come membro di Manticora Autoproduzioni), che narra l’incontro/non incontro tra Emily Dickinson e Mabel Todd, la quale ne pubblicherà le poesie dopo la morte. De Luca dona una punta di frizzantezza all’intero volumetto, con una protagonista (non Dickinson, in questo caso, ma Todd) che rappresenta un punto di vista esterno alla famiglia Dickinson, un punto di vista che potrebbe essere simile a quello di chi legge: sia Mabel che il lettore, infatti, conoscono Emily Dickinson solamente attraverso le sue poesie.

Incontri. Emily Dickinson avrebbe potuto raccontare tanti altri eventi della vita di questa poetessa, ma l’esperienza di questo volumetto potrebbe non chiudersi qui. Il progetto di Renape, infatti, è nato da un’idea più ampia che fa ben sperare in un bis...

(Vanessa e Marco)


Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.

Post più popolari