Nuvole a Nord-Ovest, il nuovo manga di Aki Irie
Le strade che non piacciono a quest’auto, le sue curve preferite, quali sono le salite da cui è possibile ammirare bei panorami, i luoghi spesso caratterizzati dalla nebbia e i punti in cui, all’improvviso, si alzano forti raffiche di vento. Ho come l’impressione di essere tornato in un posto che mi era caro. È la prima volta che mi capita di incontrare una macchina così chiacchierona.
Kei Miyama ha 17 anni, vive in Islanda con un nonno molto affascinante, non ha più i genitori ma gli è rimasto un fratello minore che abita in Giappone con gli zii, ha sviluppato una dipendenza dal caffè, è impacciato con le ragazze, lavora come detective privato e sa parlare con gli oggetti. Ma questo è un segreto.
Kei è il protagonista di Nuvole a Nord-Ovest, il nuovo manga di Aki Irie con cui l’amatissima autrice torna nelle librerie italiane quasi dieci anni dopo l’uscita del primo volumetto de Il mondo di Ran e - oggi come allora - ci incanta con i suoi disegni e ci rapisce con le sue storie fin dalla prima pagina.
Kei è nel bel mezzo di una missione quando ha un incidente con la sua macchina e si ritrova a passare la notte in una desolata, gelida e immensa pianura. Lui, l’automobile ribaltata, la natura selvaggia e una ragazza misteriosa che sembra quasi un’apparizione: Aki Irie mette subito in chiaro che qui, anche se non ci sono streghe bambine capaci di crescere a loro piacimento, non mancherà comunque la magia.
A noi lettori non resta che lasciarci conquistare dai paesaggi aspri e grandiosi del nord Europa e dalle strane capacità di Kei, che certo non si limitano solo a riuscire a sentire le voci degli oggetti. Questo ragazzo alto e dinoccolato che sembra capace di mantenere il sangue freddo in ogni circostanza è in realtà dotato di un’abilità quasi magica di comprendere gli altri, di scovare i significati nascosti nel non detto. Per questo è così bravo a risolvere i suoi casi. Ma tutto il suo sangue freddo e le sue capacità deduttive sembrano sparire quando non riesce più a mettersi in contatto con Michitaka, il fratello minore che è rimasto con gli zii in Giappone e che da qualche tempo è diventato irraggiungibile.
Sicuro del senso di responsabilità degli zii, che lo avrebbero sicuramente avvisato se fosse successo qualcosa, e spaventato da questa continua mancanza di notizie, Kei e suo nonno Jacques volano senza perdere tempo in Giappone, per assicurarsi che tutto vada bene. Qui però non trovano nulla di quello che credevano e per Kei arriva il momento di risolvere un mistero che sembra molto più complesso di ogni altro caso su cui abbia mai indagato e, con l’adorato fratellino coinvolto nella vicenda e la vicinanza di Lilja – la ragazza-apparizione, non gli sarà facile mantenere il suo solito sangue freddo.
Aki Irie è una delle autrici seinen più amate, spesso accostata alla collega Kaoru Mori per l’eleganza del tratto e la bellezza sensuale dei suoi personaggi, e vedere la sua nuova opera sui nostri scaffali è una gioia immensa (soprattutto per chi, come la sottoscritta, aspettava questo momento fin dal primo colpo di fulmine con Ran). Nuvole a Nord-Ovest parte col botto e mai come in questo caso l’aggettivo vulcanico potrebbe essere perfetto per descriverlo: che l’Islanda, con i suoi orizzonti immensi e aspri, abbia rubato il cuore dell’autrice è evidente fin dalla copertina, i paesaggi sono di una bellezza incredibile che riesce a superare persino la barriera del bianco e nero. Ma Aki Irie è una grandissima artista e la sua bravura è evidente in ogni pagina: la cura per i dettagli, gli sfondi, gli oggetti, rende il mondo in cui i suoi personaggi si muovono molto più che realistico, tutto sembra così bello da superare la realtà stessa. Anche i suoi personaggi hanno un fascino incredibile, catalizzano l’attenzione del lettore ogni volta che compaiono ed è impossibile non cogliere la loro reale essenza dietro ogni sguardo, ogni espressione, al punto tale che dopo pochissime vignette sembra già di poterli comprendere fino in fondo… o di riuscire a farsi totalmente ingannare da loro.
Oltre che l’altissimo livello dei disegni, c’è da rimarcare anche la sua bravura di sceneggiatrice: non c’è un solo momento in cui la storia sembra perdere mordente, in cui la trama si appiattisce e l’attenzione del lettore cala, anzi! Il passato di Kei e della sua famiglia sono al momento uno dei misteri più interessanti della storia e noi lettori non vediamo l’ora di scoprire cosa sia successo in Giappone durante i mesi di silenzio di Michitaka, così come non aspettiamo altro che il vecchio Jacques continui a incantarci con i suoi trucchetti da sciupafemmine di grande esperienza e che Lilja sciolga un po’ la sua coltre di ghiaccio e ci lasci scoprire qualcosa di più di sé.
I manga di Aki Irie sanno come prendere le distanze dalle produzioni di massa (che pure alla sottoscritta piacciono tantissimo, sia chiaro!) e salire quel gradino in più che li porta tra le grandi opere d’autore e Nuvole a Nord-Ovest mi sembra la lettura perfetta per chi non conosce ancora quest’artista incredibile. Inoltre, finita la lettura di questo primo volume, avrete anche la fortuna di potervi leggere tutto d’un fiato Il mondo di Ran (da poco tornato disponibile sempre per J-Pop) e tamponare un po’ la voglia di scoprire come prosegue la storia di Kei.
Claudia Maltese (aka Clacca)
J-Pop Manga, 2022
Testi e disegni: Aki Irie