Il Mecenate Audace: i cartacei Jundo

Dal web alla carta


Qualche mese fa vi avevamo parlato di Jundo, piattaforma online di fumetti (disponibile anche come app) che periodicamente raccoglie in volumi cartacei le storie che pubblica, e lo fa seguendo questo criterio: tutto il ricavato dei cartacei, tolti i costi di stampa e di spedizione, viene completamente destinato all’artista.

Da un po’ non vedevamo l’ora di sfogliare i primi fumetti fisici di Jundo e, finalmente, il momento è arrivato! Nella sezione shop della piattaforma c’è l’elenco completo dei fumetti cartacei attualmente disponibili, anche se per acquistare è necessario prima iscriversi a Jundo. Precisiamo che, per chiunque abbia sottoscritto un abbonamento, le spese di spedizione dello shop sono gratuite.

Questi sono i fumetti cartacei pubblicati da Jundo che abbiamo letto:

Il Cacciatore di Idee, di Stefano Ficca (sceneggiatore), Valerio Cartuccia (sceneggiatore), Gabriele Scarafia (disegnatore), Claudia Giuliani (colorista)

Da dove vengono le idee? Questa è la più misteriosa delle domande, una di quelle che tutti si pongono, prima o poi... specialmente se sei uno scrittore che ha paura di confrontarsi con la pagina bianca. Ma se esistessero delle figure professionali il cui scopo è proprio quello di andare a caccia dell’idea giusta?
Ebbene, in questo fumetto esistono e vengono definiti “Cacciatori di Idee”, assoldati da quegli scrittori sotto pressione per la pubblicazione del loro prossimo best-seller. Questa in particolare è la storia di un Cacciatore di Idee di nome Escher e del suo ultimo ingaggio, che si rivelerà essere più complicato del previsto.

Il mondo costruito dai due sceneggiatori non può non ricordare il Sandman di Neil Gaiman (il quale, tra l’altro, ha dato una sua risposta personale alla domanda “Da dove vengono le idee?”), dall’episodio Calliope ad altri aspetti del regno di Sogno, come la biblioteca di Lucien, formata da libri che non sono mai stati scritti ma solo sognati. Tuttavia paragonare Il Cacciatore di Idee a Sandman sarebbe scorretto: il fumetto di Ficca e Cartuccia è infatti prima di tutto una storia d’avventura e d’azione, in cui il termine “cacciatore” non è stato scelto a caso. Certo, durante la lettura ci si imbatte in concetti che potrebbero spingere a qualche riflessione “platonica”, ma il punto è prima di tutto intrattenere chi legge principalmente attraverso combattimenti, colpi di scena e misteri da risolvere.

I disegni e i colori di Scarafia e Giuliani non deludono le aspettative e garantiscono un prodotto di buon livello, anche quando la sceneggiatura mette un po’ troppa carne al fuoco ed esagera con l’introduzione di personaggi e situazioni che avrebbero funzionato meglio con un maggior numero di pagine a disposizione.

Kamikaze, di Fabio Malpelo

Kamikaze è sicuramente, dal nostro punto di vista, una delle punte di diamante del catalogo Jundo! Il fumetto si presenta con una copertina da manga gekiga, ma non fatevi ingannare (o fatelo: rimarrete piacevolmente sorpresi!): il volume contiene generi ed estetiche diverse del fumetto e dell’animazione giapponese e occidentale.

Fatta questa premessa, la trama si può riassumere davvero in poche parole: il protagonista di tutti gli episodi, autoconclusivi (ad esclusione di una storia lunga a puntate che chiude il volume), è Chet Kamikaze, un criminale che viaggia di pianeta in pianeta e accetta pericolosi incarichi con lo scopo di arricchirsi. Ogni capitolo porta chi legge in un mondo visivo diverso che attraversa verdi paesaggi miyazakiani, bellissime donne pin-up che sembrano essere uscite da un fumetto di Flash Gordon, cow-boy che potrebbero essere colleghi di Tex, affollate metropoli di futuri visionari, detective vecchia scuola alla Bogart... E ogni capitolo viene scritto e disegnato sempre dallo stesso autore, Fabio Malpelo, che non tralascia nessun cliché di queste narrazioni e non si fa problemi a prenderle in giro.

Kamikaze è un fumetto divertente e scoppiettante che sarebbe riduttivo definire come un semplice omaggio ai diversi generi d’azione.


Memento
, di Arianna Calabretta

Protagonista di Memento è Emma, una studentessa universitaria che sente la pressione delle aspettative della famiglia e che è tormentata da un passato oscuro, oltre che da incubi che diventano sempre più reali... ma reali fino a che punto?

Le tematiche affrontate dalla storia sono molto delicate, come il lutto, il suicidio e la violenza sessuale. Temi non certo semplici da raccontare, specialmente quando sono così tanti tutti assieme, e il rischio è quello di non riuscire ad analizzarli come si dovrebbe. Probabilmente la storia avrebbe giovato se il focus fosse rimasto per tutto il tempo la situazione di Emma e della sua famiglia, evitando altre sottotrame (come quella dello scrittore).

Lo stile particolare dell’autrice affascina fin da subito chi legge, anche se a volte le tavole sono un po’ confuse e difficili da leggere. Il fumetto è caratterizzato da un uso consapevole del colore: l’autrice infatti alterna rosa e azzurri quasi zuccherosi ad una palette decisamente più dark, a seconda della scena che si sta raccontando.


Fiabe Nere, di Andrea Milana

Questo primo volume raccoglie due fiabe della tradizione popolare, rivisitate in chiave dark. I disegni di Andrea Milana sono davvero spettacolari e l’autore si prende il giusto numero di pagine per raccontare al meglio la storia. In entrambi i casi, l’incipit e lo svolgimento sono davvero ben raccontati: solamente andando verso il finale si ha la sensazione di non aver capito perfettamente la conclusione delle due storie, una piccola “sbavatura” che tuttavia non toglie il piacere della lettura.

Ormai il filone delle “fiabe dark” è ricco di titoli e il rischio potrebbe essere quello di ripetersi, ma non è il caso di questo primo volume di Fiabe Nere: anzi, speriamo che ne escano altri!


Concludiamo con quest’ultima nota: non abbiamo nulla da dire sulla qualità della stampa dei cartacei Jundo e il rapporto qualità/prezzo è sicuramente interessante (tutti i volumi costano 9,99 €).

Dal nostro punto di vista, molti dei fumetti accessibili dall’app sono più godibili se letti su carta (specialmente quelli già strutturati per la stampa e non per la lettura da smartphone) e non è un caso che il primo capitolo di tutte le storie si possa leggere gratuitamente: non è un segreto che l’abitudine di molti lettori e lettrici sia quella di leggere solo le prime tavole e poi, se il fumetto piace, acquistare il cartaceo quando disponibile.

I volumi Jundo mancano ancora di una certa cura editoriale, per ora (un riassunto della storia, una presentazione del progetto e degli autori, ecc...), ma contiamo che in futuro venga “aggiustato” il tiro per offrire un prodotto ancora più valido. La scelta di affiancare uno shop di fumetti cartacei ad una piattaforma di fumetti digitali, comunque, ci sembra vincente e non vediamo l’ora di assistere all’evoluzione di Jundo!

(Vanessa e Marco)


Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.

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