Il Mecenate Audace: Jundo
Il "Netflix dei fumetti" che non rinuncia al cartaceo... anzi!
Sul finire del 2020 venne annunciata una nuova app con un ambizioso obiettivo: abbattere le barriere del fumetto e dare maggior risalto alle nuove generazioni di artisti, in modo da diffondere nuovi stili e generi del fumetto. Questa app si chiama Jundo e, ad ora, conta ben 18 storie originali all'interno del suo catalogo! La piattaforma è già disponibile per i dispositivi Android e iOS, compresi iPad e Tablet, ed è accessibile anche da desktop. L'abbonamento costa solo 1,99 € al mese e il primo capitolo di ogni serie è disponibile gratuitamente, previa registrazione.
Jundo nasce dalla volontà di quattro fondatori che non hanno mai creduto al fatto che il digitale fosse nemico del cartaceo, ma che anzi i due media potessero collaborare per creare un nuovo modello di lettura: un'idea forte riassunta anche da uno degli slogan della piattaforma, "il Netflix dei fumetti". Questa espressione ha cominciato a circolare durante le campagne social di Jundo, attirando anche appassionati che, per un fraintendimento, si aspettavano di trovare nell'app anche manga famosissimi come One Piece... Ma lo scopo di Jundo è chiaro: dare spazio alle nuove voci del fumetto (del resto, su Webtoon nessuno si aspetta di trovare Attack on Titan e altri titoli del genere). A tal proposito, sul sito dell'app troviamo scritto questo:
"Al
momento su Jundo sono presenti le nostre opere Original e Internazionali, ma
ancora non abbiamo prodotti super mainstream. Lo scopo è arrivarci il prima
possibile, nel frattempo scopriamo insieme le opere mainstream del
futuro!"
Abbiamo citato Webtoon, ma il confronto
con Jundo non è proprio corretto. Infatti la missione di Jundo non è solo
quella di offrire dei webcomics, ma anche dei fumetti cartacei: infatti, quando man mano i fumetti raggiungeranno
in digitale la lunghezza di un volume, verranno stampati e resi disponibili in
un futuro e-commerce, pronti per
essere acquistati ad un prezzo che si aggirerà intorno ai 10 €. Particolare da
non sottovalutare: gli abbonati a Jundo
non pagheranno le spese di spedizione! C'è un aspetto molto positivo anche
per gli autori: infatti, tolte le spese per la stampa, il 100% del ricavato
delle vendite spetterà a loro. Stando alle indicazioni sul sito, i primi volumi
verranno pubblicati già a partire da maggio.
Incuriositi dal progetto fin dai primi annunci sui social, abbiamo esplorato Jundo in lungo e in largo. Dopo la registrazione, l'app ti chiede quali sono i generi e gli stili che preferisci, in modo da consigliarti fin da subito storie che potrebbero piacerti (come già fanno altre piattaforme simili). Abbiamo trovato generi classici come Storico, Fantasy, Slice of Life, ma anche "Per farsi due risate" e "Storie per farti sentire bene", se si preferisce il mood piuttosto che un genere specifico. Una volta fatte queste scelte, il lettore si ritrova davanti una schermata in "stile Netflix", suddivisa in "Fumetti scelti per te", "I più seguiti" e "Le ultime uscite". Dato l'accostamento con Netflix ci si potrebbe aspettare una schermata molto più ricca, con decine e decine di fumetti in più tra cui scegliere, ma bisogna considerare il fatto che il progetto è davvero molto giovane e il suo periodo di crescita è appena cominciato!
Navigando tra i titoli, si nota fin da
subito la presenza di stili di disegno non ascrivibili direttamente ad una
"scuola" particolare (fumetto bonelliano, fumetto euromanga, ecc...)
ma sono davvero particolari e anche piuttosto vari: che sia per i disegni o per
il genere di storia, ogni tipo di lettore troverà più di un titolo che lo
stuzzicherà abbastanza da cominciare la lettura.
Il lettore, specialmente se bazzica già
Webtoon ma anche altre app come Tapas, noterà che i fumetti proposti da Jundo
sono già pensati per essere stampati e quindi non hanno la tipica lettura a
scorrimento verticale, in cui il concetto di "tavola" sparisce a
favore del cosiddetto "infinite canvas" teorizzato da Scott McCloud.
Invece è presente una suddivisione "classica" in tavole e si può
scegliere di visualizzarle una per volta oppure a pagine affiancate,
ingrandendo a piacimento, proprio come accadrebbe in un normale pdf. Questo
potrebbe far pensare che la lettura, in particolare da smartphone, non sia
molto pratica, ma in realtà il tutto è facilmente leggibile. Certo, coloro che
preferiscono la carta stampata potrebbero comunque trovare
"respingente" questo modo di leggere, specialmente quando il testo
dei balloon è piccolo, ma questo tipo di lettori può comunque utilizzare Jundo
come una sorta di "anteprima" per decidere se comprare o meno il
cartaceo.
Navigando l'app, si notano alcune
caratteristiche che ricordano effettivamente Netflix e altri servizi di
streaming, come la barra di avanzamento della lettura del singolo capitolo. Da
cellulare è anche possibile classificare i fumetti in "Non fa per
me", "Leggi dopo" e "Aggiungi alla collezione". Queste
ultime due sezioni fanno riferimento ad una pagina in cui il lettore può
ritrovare le proprie storie preferite e quelle che ha intenzione di leggere.
Queste possibilità, ma anche la pulizia della grafica e la facilità di
utilizzo, rendono Jundo un progetto più
professionale rispetto ad altri esperimenti tentati in Italia che, tra alti
e bassi, continuano comunque ad essere presenti ma non particolarmente
competitivi.
La presenza di queste realtà testimonia
il bisogno di avere in Italia nuovi approcci al fumetto, sia da parte dei
lettori che degli autori, e Jundo potrebbe essere l'inizio di qualcosa di nuovo
e duraturo. Non a caso la missione di questo progetto è quello di offrire un doppio canale di distribuzione che
possa anche sperimentare un nuovo equilibrio per quanto riguarda le royalties
dei volumi cartacei. Di sicuro sono stati di ispirazione non solo le app più
famose e già citate, ma anche realtà italiane che da anni si offrono come
modello alternativo di editoria a fumetti, come ad esempio l'Associazione
Culturale Mammaiuto, uno dei collettivi più noti dell'autoproduzione italiana.
Non ci resta che consigliarvi alcune
delle storie pubblicate su Jundo, anche se vi consigliamo di trovare voi stessi
i fumetti che più vi ispirano!
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Fiabe Nere di Andrea Milana Scopri gli
infiniti volti della paura con i racconti delle Fiabe Nere, una raccolta che
trae ispirazione dalle tradizioni popolari di tutto il mondo rivisitate in
chiave horror.
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Ashley is still alive di Michele MJ Plantamura e Mercy Sara Essere una bambina prodigio non è facile ed entusiasmante come ci si
potrebbe aspettare, e questo Ashley lo sa bene. Soprattutto se ci si ritrova a
10 anni alle medie, sola e tormentata dai bulli. A casa la situazione non è di
certo migliore, ha un rapporto terribile con i genitori. Tutta questa pressione
è insopportabile per lei. Come si fa a vivere così, in piena crisi, tutta sola
nella spettrale cittadina di Grimville?
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Forelsket di Matteo Filippi e Lorenzo Ridolfi Per scrollarsi dall'apatia causata da un amore impossibile, il poeta
Hans Christian Andersen intraprende un viaggio verso la sua isola natia. La
traversata via mare diventa avventura quando mostri orribili e magici compaiono
su Fionia. Kay, un soldato, sarà affiancato dallo scrittore per porre fine alle
orde della Regina delle Nevi. Andersen ha la volontà necessaria per vincere le
sue storie?